Recentemente il tanto criticato titolo di esplorazione spaziale No Man’s Sky ha ricevuto un nuovo major update, intitolato Beyond. E nel corso della giornata di oggi è stata pubblicata, da vari siti, una nuova intervista al boss di Hello Games, lo studio di produzione del titolo.
Sean Murray si è sempre fatto notare, sin dall’annuncio del titolo, per la sua grande parlantina e la sua schiettezza. E il gioco, nel corso degli anni che hanno visto il massivo supporto, ha visto anche lo studio mantenere una rigida linea di silenzio sui lavori in corso.
Cerchiamo di fare un po’ di luce sulle ultime interviste che Murray ha rilasciato. La prima, quella che è stata pubblicata da GamesRadar, ha visto lo sviluppatore parlare, in maniera molto approfondita, proprio di questo silenzio stampa quasi forzato portato avanti da Hello Games dal 2016. Sean Murray è stato molto diretto, e ha detto che soprattutto dopo tutte le critiche, stare in silenzio era l’unica cosa da fare. Murray ha anche fatto un paragone con altri grandi team di sviluppo, come EA, ma anche Bethesda, che sono sempre molto attivi quando si tratta di sedare gli animi dei giocatori scontenti. Il leader di Hello Games si è dichiarato contro questo tipo di scelta perché, secondo lui, “rispondere ai giocatori, cercare di placarli… è semplicemente inutile“.
Una posizione molto forte, che è stata anche ribadita nella seconda intervista che Murray ha rilasciato, stavolta a PCGamesN. In questo caso Murray ha parlato del feedback della community.
I giocatori sono sempre molto utili quando si tratta di individuare i problemi in un videogioco. Questo non si può negare. Ma la cosa che posso dire è che sono molto meno utili quando si tratta di individuare le soluzioni a questi problemi. Per esempio, sono molto bravi a dire ‘Non mi piace la gestione dell’inventario’, ma, quando si tratta di dare una soluzione, tirano fuori le cose più folli. E questo non è molto utile.
Insomma, non ci è andato proprio con i guanti di velluto. Ma, in difesa della community, Murray ha anche dichiarato che il feedback è comunque molto utile, e che, nel corso del supporto di No Man’s Sky, circa il 70% delle patch contenevano elementi segnalati dalla community.
In chiusura di questa intervista, Murray ha anche ringraziato la community del gioco, in quanto ancora molto attiva dopo anni, e la considera ancora un elemento molto importante per la promozione del titolo con i propri amici, elemento che porta No Man’s Sky ad essere ancora giocato da molti utenti.
E voi che ne pensate di queste dichiarazioni? Fateci sapere nei commenti!