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Hop Hop Gadgets! – Il mondo del cosplay con Azione Cosplay Prato

a cura di Giulia Spataro 10 Maggio 2018
a cura di Giulia Spataro 10 Maggio 2018
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Rieccoci con una nuova puntata di Hop Hop Gadgets! Quest’oggi ci concentreremo sui materiali più utilizzati per poter costruire un cosplay/una prop, utile per gli inesperti, ma anche per chi già possiede diversi anni di esperienza a riguardo. E questa piccola, grande, guida è stata possibile grazie alla conferenza di Azione Cosplay Prato a Ludicomix 2018, con Elisa Torrini e Dario Cioffi.
Una convention interessante incentrata su questo fantastico mondo, dove è stato possibile assimilare consigli e dritte sia sui materiali, sia sull’interpretazione da avere col proprio cosplay. Ma, come detto all’inizio, questa guida sarà incentrata solo sui materiali che i due cosplayer hanno elencato in efficaci slide mostrate durante l’incontro. Non preoccupatevi, però: prossimamente arriveranno anche tutti gli altri articoli; non disperate!

Cosa sono le prop?

Semplicemente: è tutto il materiale che compone una scenografia. Che sia a livello teatrale, che sia a livello di cosplay. Solitamente, in questo mondo, si possono trovare con più facilità armi o armature, ma anche il semplice elmetto può essere considerato una prop. O anche uno scettro o un anello.
Gli accessori nel mondo del cosplay sono tra le cose più difficili da realizzare, insieme alla parte sartoriale. Per poter creare queste prop, sono necessari dei materiali che si possono trovare online – La Gazzetta del Cosplay, Amazon, … – o in alcuni negozi di bricolage. Ma oltre ai materiali, è anche giusto saper sfruttare ogni minimo oggetto a portata di mano.
Guardare un oggetto e cercare di capire cosa ricorda non è facile, almeno non per tutti, ed è per questo che è molto utile sperimentare con i cartamodelli. Perché le prop, principalmente formate da materiali, vengono modellate su una base chiamata cartamodello. Disegnare i pezzi del proprio gadget/dei propri gadgets può aiutare ad avere un quadro più ampio della situazione e aiutare a scovare oggetti che possono fare al caso nostro. Come nel caso di Elisa che, per fare la bacchetta di D.va Magical Girl, ha usato come base un’ascia da carnevale in plastica.

Per il cosplay di Aranea Highwind, di Final Fantasy XV, per fare i bottoni argentati sul petto/corpetto, ho utilizzato dei filtri per rubinetti. 

– Elisa Torrini

I materiali

Si è parlato molto di materiali, ma effettivamente: quali sono? E quali sono quelli più costosi, rispetto a quelli lowcost? Non vi preoccupate: avrete ogni risposta alle vostre domande.
Partiamo dal foam: cosa è il foam? E’ ciò che, comunemente, viene utilizzato per il dentro delle scarpe, materassi, cuscini… Materiale gommoso che, in TV, viene mostrato come un oggetto in grado di poter ricreare la nostra o altrui forma. Ovviamente, ciò che viene utilizzato per il cosplay è leggermente diverso, ma la componente è la stessa. E’ un materiale termoformabile, è liscio e flessibile, in grado di poter essere piegato a proprio piacimento grazie anche al calore di un phon termico. Per queste sue caratteristiche, però, spesso ha bisogno di un’anima rigida per rinforzare ciò che si vorrà creare. Questo per la sua natura leggera, come un foglio di carta. E questo è indipendente dai formati e spessori in vendita. Ma se ce ne sono di diverso tipo, vuol dire che hanno anche un nome, no?
Craft foam e l’EVA foam, infatti, sono i nomi con cui è possibile distinguere il materiale prima citato. Si differenziano per la densità, principalmente, dove il primo è adatto per parti di armature, accessori e dettagli vari grazie alla sua sottilezza; il secondo può essere usato come base per armi, armature e/o oggetti abbastanza grandi. Il Craft foam non è altro che la gomma crepla, mentre l’EVA è più conosciuto come Etil Vinil Acetato.
Passiamo al worbla, materiale molto utilizzato nel mondo del cosplay per la sua praticità e leggerezza, a un costo abbastanza elevato. Come il foam, anche il worbla è un materiale termoformabile, utilizzato per ricoprire altri materiali come il foam, il materassino, il polistirene e tanti, tanti altri. Principalmente viene utilizzato per le armature, specialmente quelle femminili, ma è adatto ad armi, accessori e oggetti che non siano troppo flessibili. Ma quale è la sua speciale caratteristica? Che non ha bisogno di colla per essere attaccato ad altro worbla. Niente più colla a caldo, niente più dita incollate fra loro; l’unico rischio sarà quello di non bruciarsi con il phon termico quando si andrà a modellare il materiale. Non male, no?
Forex e Plastazote, nominati da Elisa, non sono la nuova kriptonite di Superman, ma materiali abbastanza complessi e curiosi. Il primo è un pvc espanso a cellule chiuse, mentre il secondo è semplicemente una schiuma di polietilene reticolato a cellule aperte. Entrambi sono adatte per armi, armature e accessori ma, il Plastazote, viene considerato più adatto anche per oggetti di grandi dimensioni.
E poi c’è lui, il materiale più improbabile di tutti: il materassino da yoga. E’ sicuramente uno tra i materiali più low cost sul mercato, trovabile in tantissimi negozi di sport, e può essere un valido sostituto del foam. Anch’esso è termoformabile, e possiede una parte ruvida e una più, anche se non del tutto, liscia. Utilissimo per chi è alle prime armi con questo nuovo mondo di prop. Per intenderci: con il materassino da yoga sono riuscita a creare l’arma da gioco di Mei – Overwatch! Provare per credere!
Plexiglass, fimo per accessori di bellezza, vetroresina per gemme dall’aspetto più realistico, legno e tanto, tanto altro, può esser usato per dar vita ai vostri cosplay.

Il cosplay è anche fantasia. 

– Dario Cioffi

Hop Hop Gadgets! - PropPrimer? Parliamo di make up?

No, continuiamo a parlare di prop! Come nel make up, la fase del passaggio del primer è molto importante, specialmente prima del passaggio colore. Ma quando dobbiamo mettere il primer? E si chiama proprio così? 
Come nel foam, anche i primer si differenziano per molte caratteristiche e spesso sono materiali che si possono trovare ovunque, anche in casa infondo ai cassetti della propria scrivania. Viene passato non appena il nostro gadget/la nostra prop ha una base definitiva, pronta per essere colorata.
Si parte dal Vinavil, utilizzato specialmente per foam e materassino, per far si che il colore non si sgretoli o si stacchi, fino a finire addirittura al gesso. Ma andiamo con ordine!
Il Vinavil, dopo esser passato, crea una superficie liscia e dura, rendendo l’oggetto meno flessibile e più pesante. Sicuramente adatto per alcuni pezzi di armature, ma non prop che richiedono un certo tipo di flessibilità. Infatti, per questo tipo di esigenza, esiste il Flexipaint adatto specialmente per il foam, facendo aderire il colore su una superficie flessibile, ma resistente.
In alternativa, può essere utilizzato il Plastidip – bomboletta spray – utilizzabile per foam e worbla. Volete però un effetto resistente, rispetto al Vinavil? Ebbene, il gesso è ciò che fa per voi! Bomboletta spray o pennello non fa differenza; il gesso viene utilizzato su worbla e polistirene. Mi raccomando: scegliete bene il gesso da utilizzare, perché non tutti possono dare l’effetto che più immaginate!

Colorazione

Dopo aver passato il primer e averlo fatto asciugare, è possibile passare il colore! Elisa ne elenca alcuni, tra cui gli acrilici a pennello, colore dato con l’aerografo e le bombolette spray.
Usare gli acrilici non è così facile come sembra, in quanto è molto importante studiarsi le varie tecniche per riuscire a creare l’effetto che più si adatta a ciò che vogliamo. Un esempio è la tecnica del “pennello secco”; si tampona una base già colorata per creare un effetto più realistico, vissuto e invecchiato, arrugginito o metallico in base a ciò che vogliamo mostrare e ottenere.
Le bombolette spray sono tra le più comuni e tutti sognamo di poter prendere una di queste e cominciare a colorare a più non posso! Elisa però ricorda che, per usare questo tipo di colorazione, è importante l’utilizzo di una mascherina e di poter colorare in un area areata, libera dalle mura. Attenzione! 
L’aerografo, però, è quello più complicato e più bello di tutti! E’ perfetto per creare sfumature naturali, con colori acrilici diluiti o colori appositi. Unica pecca? Vi servirà un compressore!

Strumenti di un cosplayer a lavoro

Abbiamo parlato molto di materiali e per quanto riguarda gli strumenti? In alcune righe, sparse qua e là, ho nominato il phon termico – pistola termica – e pennelli, ma è giunto il momento di dar spazio anche a loro!
Il primo fra tutti è il Dremel, per poi passare al taglierino, carta vetrata, pistola termica… e pennelli. Ma a cosa servono?
Beh, taglierino e pennelli sono abbastanza scontati, ma il Dremel… cosa è? Viene utilizzato per incidere, intagliare, fresare i materiali sopra citati. In questo modo avrete un lavoro più professionali e sicuramente più pulito, realistico. Immaginate una spada col filo senza il Dremel e solo con un taglio netto obliquo fatto con forbici, taglierino o carta vetrata! E beh, quest’ultima gioca un ruolo importante per la pulizia del proprio oggetto, in quanto può essere utile per eliminare piccoli filamenti o imperfezioni che possono nascere durante il lavoro.
Anche le colle fanno parte degli strumenti di lavoro e possiamo farci aiutare da colla Bostick e colla a caldo che sarà la vostra amica e peggior nemica, in quanto a piccole bruciature e attenzioni. Ma state tranquilli: vi salverà molte volte la vita!
Ma se le colle fanno parte del mestiere, lo sono anche le attaccature! Parliamo di attaccature in grado di farci indossare un’armatura o un vestito.
Velcro, automatici, passanti e ganci, elastici o cerniere… la sartoria qua la fa da padrona e bastano piccoli accorgimenti per poter indossare un gambale senza difficoltà, grazie a questi strumenti citati. Strumenti, ma anche materiali che, durante le fiere, vi scoprirete portarvi sempre dietro con ago e filo per essere più sicuri e tranquilli. Però c’è chi non è pratico di questo e lo capisco bene. Infatti, esiste l’opzione di incollare i pezzi del proprio cosplay su una base già fatta! Un esempio sono i gambali o stivali della propria armatura incollati su uno stivale vecchio e in disuso, ormai diventato parte integrante del personaggio che andrete a portare.

Elisa: cosplayer di Azione Cosplay Prato

Solitamente, per chi si affaccia su questo mondo, si ritrova a essere molto spaesato. Questo perché su internet si possono trovare sì le risposte alle nostre domande, ma non in maniera esaustiva, come ha fatto invece Elisa, insieme a Dario.
La giovane cosplayer si è presentata alla conferenza col cosplay di Brigitte, da Overwatch, e prima di iniziare ha parlato di sé, mostrando questa sua grande passione per le prop – armi, armature, accessori vari – iniziando dal 2012.

Iniziai col sartoriale, imparando molte cose da mia mamma. Poi andai a Lucca Comics e vidi un sacco di cosplayer fantastici con queste armature enormi e fighissime dei miei personaggi preferiti… Ho subito pensato: “… devo farli anch’io!”.

– Elisa Torrini.

Il mondo del cosplay affascina e sprona le persone a fare cose incredibili, come Elisa, che è riuscita a realizzare armature e armi degne del loro nome. La sua esperienza è stata molto utile, anche per via delle domande che le sono state rivolte, da parte delle persone, subito dopo la fine della sua parte:
Domanda: Stai lavorando a qualche nuovo progetto o a qualcosa in particolare?
Elisa: In realtà sto lavorando a tantissime cose. Ad esempio, sto facendo Mila di Fire Emblem e tantissimi altri cosplay che avevo già iniziato e che vorrei finire.
Domanda: Tutto con prop, con i materiali spiegati?
Elisa: Sì, anche perché sono cosplay che presentano molte armature e le prop sono quasi d’obbligo.
Domanda: Come viene applicato il gesso?
Elisa: Si tratta del fondo gesso, trovabile nei negozi di bricolage o su Amazon, su La Gazzetta del Cosplay e tanti altri siti internet. Si passa, solitamente, col pennello e non va lavorato, in quanto è un prodotto già pronto per l’uso. Ovviamente vanno dati vari strati, io tendo a dare massimo quattro strati, altrimenti comincia a diventare pesante. Alternati, magari, col Vinavil.
Domanda: Il foam può essere usato per degli artigli? Perché l’ho usato e non ha aderito bene, o comunque è stato molto difficoltoso farlo combaciare. Ricordo di aver utilizzato il forex.
Elisa: Tendo a usare il foam per tutto, quindi lo consiglio. Però può essere utilizzato come materiale analogo per la creazione di artigli, certamente.
Domanda: Per chi non ha il manichino, come può misurare e provare un’armatura stando sicuri per le misure?
Elisa: Personalmente, il manichino l’ho avuto da molto poco, e ho sempre provato i pezzi dell’armatura addosso. Ogni volta che facevo una parte, la provavo, guardando poi la reference e le dimensioni, partendo dal cartamodello e facendo tutta la prop in cartoncino o con vari strati di carta. Provo questi pezzi, vedo come rende addosso e se vedo che torna bene, in fatto di proporzioni, lo realizzo. Ci sono però altri metodi che utilizzano molto i cosplayer, dove ricoprono la parte del corpo con pellicola trasparente e poi con scotch di carta o isolante che, ritagliando dopo aver disegnato il modello, risulterà essere proprio la parte del corpo ricoperta. In questo modo si avrà il cartamodello il più simile a noi e sarà più facile poterci lavorare sopra.
A questo punto della conferenza, però, si comincia a essere più tranquilli e intervengono altre persone per mostrare come è possibile creare un manichino prendendo, semplicemente, una vecchia maglia, o pantaloni, e scotch isolante. Il procedimento è molto semplice: si indossa la maglia e, grazie all’aiuto di qualcuno, si passa intorno al corpo il nastro in modo da prendere, così, le nostre misure. Fatto ciò si andrà a tagliare dietro il manichino, così da sfilarlo e poterci infilare dentro degli stracci o qualcosa in modo da dare spessore e durezza. Si richiude ed ecco a voi il vostro manichino fatto in casa!
Domanda: Con la colorazione, specialmente a spray, conviene fare diversi strati?
Elisa: Personalmente parto sempre dal colore più scuro, dopo di ché tendo a creare le sfumature con le bombolette, anche grazie al raggio d’azione che, più indietro vado e più sfumatura riesco a creare.
Un ringraziamento speciale ad Azione Cosplay Prato per la conferenza interessantissima e la redazione di Natural Born Gamers fa i suoi complimenti! Presto arriverà anche la parte di Dario, e come sempre vi invito a non perderla, insieme ad altre chicche sul mondo dei gadget e dei cosplay!
Parola d’Ispettrice Gadget!

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Giulia Spataro

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