Ormai invecchiato di un anno, ma con ancora addosso il fascino di un titolo al suo Day-One, I Am Setsuna, gioco di ruolo old school, approda anche sulla nipponica Nintendo Switch. Sviluppato da Tokyo RPG Factory e distribuito da Square Enix, il titolo è un alchimia spettacolare, con moltissimi richiami al passato.
Trama
Per mantenere la pace, una volta ogni dieci anni veniva offerto un sacrificio a un demone. In un’occasione, tuttavia, il demone si fece violento prima dello scadere dei dieci anni.
Gli abitanti dell’isola, terrorizzati, tentarono di placare la sua ira offrendo in sacrificio Setsuna, scelta per i suoi poteri magici.
Gameplay
I Am Setsuna, che sia chiaro, non è un titolo adatto a tutti. Solo in pochi, infatti, potranno goderne al massimo, spinti probabilmente da quella voglia rimasta ferma ai primi grandi giochi di ruolo di un tempo. Suddivisi in “Party” i componenti del vostro team affronteranno nemici più o meno temibili durante il corso della storia, con la possibilità di ottenere potenziamenti e nuovi armi per adeguarsi al nuovo livello di difficoltà che andrà via via aumentando. Con una visuale aerea leggermente angolata, quasi da videogioco strategico, Setsuna non ha troppe pretese, ma meccanismi che funzionano maledettamente bene. La schermata di gioco è sempre ben chiara, le magie e le mosse del vostro team sono parte essenziale per la buona riuscita di una battaglia, e i viaggi per spostarsi da una città all’altra sono semplicemente fantastici, pieni di oggetti da raccogliere che porteranno sicuramente un valore aggiunto al vostro inventario. Attenzione però, come una volta, sarete voi i soli responsabili dei vostri file di salvataggio, quindi pensateci bene prima di incappare in qualche loop in cui non potrete più uscirne fuori.
Comparto Tecnico
Difficilmente una colonna sonora diventa quasi il punto forte di un videogame. In I Am Setsuna, invece, lo è. Perché se provassimo ad immaginarci l’intero titolo senza un briciolo di melodia, probabilmente sarebbe tutto piatto, incolore e monotono. La composizione dei brani è superlativa e le musiche si incatenano perfettamente tra una vicenda ed un’altra. Graficamente non è proprio il massimo, ma forse siamo pronti a perdonare una “pecca”, se cosi vogliamo chiamarla, purché lasci il posto ad un gameplay davvero coinvolgente, e una realizzazione ambientale veramente fantastica. La neve, che caratterizza pressoché l’ottanta per cento del gioco, è piacevolmente avvolta da folate di vento che spoglieranno gli alberi innevati, rivelando fogliame arancione in stile primaverile. La realizzazione dei mostri è ben curata e i dialoghi sono assolutamente coinvolgenti, vi potrete facilmente perdere in chiacchiere con gli abitanti delle città che attraverserete, perdendo mezz’ore intere ad ascoltarli.