Valar morghulis, lettori!
Il nostro primo incontro mensile di questo viaggio letterario nel mondo nerd è incentrato su un libro che narra la storia di un mondo a dir poco fondamentale per il genere fantasy/videoludico. Chi di voi giocatori non conosce World of Warcraft? MMORPG famoso in tutto il mondo, vanta ormai un’estensione del suo universo narrativo in altri giochi indipendenti, come Hearthstone ed Heroes of the Storm (sì, quest’ultimo esiste ancora, lo giuro…): molti personaggi iconici della serie sono conosciuti dalla maggior parte del pubblico nerd (la sensuale arcimaga Jaina Marefiero o Arthas – aka Re dei Lich – ad esempio) e sicuramente avrete avuto modo di provare curiosità riguardo al loro passato.
Non tutti però possono arrivare a conoscere le vicende che caratterizzano la storia di WoW: sia perché non apprezzano il titolo (gli MMO sono un genere particolare), sia perché non hanno il tempo di livellare un personaggio per ore ed ore. O, semplicemente, molti di voi sono giocatori accaniti di Hearthstone/Heroes of the Storm e l’interagire con così tanti personaggi diversi tra loro ma ben caratterizzati vi spinge a saperne di più sul loro conto. I tre volumi della Storia di World of Warcraft, editi da Magic Press Edizioni, possono aiutarvi. Vediamo perché.
Illustrazioni, mappe ed emozioni
Partiamo da dove non si dovrebbe mai partire: dalla copertina. Quest’ultima ha il suo bel valore, presentandosi in forma rigida e con un bellissimo ritratto di un personaggio iconico del periodo storico trattato. Nel primo volume, ad esempio, si può osservare Medivh il Guardiano. Ogni tomo ha delle dimensioni ben bilanciate: non supera le 200 pagine ma si estende parecchio in altezza. Il perché di queste altitudini?
Sì, ogni volume contiene delle tavole a colori uniche, disegnate appositamente per La Storia. Viene dunque giustificata la mole di ogni testo, vista la necessità di dare un giusto formato alle illustrazioni. Ognuna di esse è una gioia per gli occhi: vengono ritratte scene, momenti e personaggi fondamentali per la storyline. Il fatto che siano originali e non delle mere immagini già presenti nei titoli online aggiunge quel profumo di collezionismo alla pietanza che non guasta per nulla. Oltre ai ritratti si trovano anche disegni più importanti atti ad aiutare il lettore a gestire le informazioni recepite: schemi, mappe e cosmologie ben organizzate e spesso disposte su due pagine (v. la mappa di Azeroth) in modo da permettere un’analisi più approfondita e semplice alla lettura.
Dalla forma al contenuto
La Storia presenta al lettore tutte le vicende dell’universo di World of Warcraft, dall’inizio ad oggi (la serie è ancora in corso). Sottolineiamo tutte le vicende: il testo si apre proprio sull’origine dell’universo e degli elementi che governano l’esistenza. Luce, Vuoto, Natura… chi ha giocato ad uno dei titoli sopra citati troverà sicuramente familiari questi termini. Il narratore onnisciente che solitamente prende le vesti di un vero e proprio storiografo dedito a raccontare le vicende passate, qui si comporta più come un teologo: la nascita degli elementi, dei titani e di Azeroth viene narrata in chiave mitica, con tanto di figure eroiche che con il loro sacrificio danno vita a veri e propri culti religiosi in loro onore (la Mano d’Argento vi dice qualcosa, Paladini?). Vi avvertiamo: questa prima parte della Storia può risultare particolarmente ostica alla lettura: le informazioni sono tante e i punti di riferimento con la lore che conoscono i giocatori sono pochi. Superata questa fase, il lettore verrà catapultato nell’intimità di ogni razza di Azeroth: dall’origine dei Troll (la razza più antica tra tutte, lo sapevate?) alla nascita dei cosiddetti Umani, senza dimenticare Nani, Gnomi, ed Elfi nel mezzo. Insomma, la fase mitica lascia spazio alla fase enciclopedica di ogni tribù e popolazione. Oltre queste pagine viene finalmente trattata la parte più interessante di storia del regno di Azeroth e dei suoi abitanti: conflitti come la Guerra degli antichi o la lotta tra i draghi cromatici, l’istituzione di un Guardiano di Azeroth (la bella Aegwynn, madre di Medivh) e i preparativi per la costruzione del Portale Oscuro. Quest’ultimo avvenimento, di importanza enorme per tutta la storia di WoW segna addirittura la cronologia degli eventi narrati in precedenza: non viene infatti fornita una datazione precisa al lettore, ma solo quanti anni prima del portale oscuro il fatto sia avvenuto. Questo dettaglio storiografico dona un tocco di fantasy all’intera opera di gran classe, oltre a fissare un punto cardine negli Annales di Azeroth.
Conclusioni e verdetti
Per quanto riguarda l’analisi generale, il parere è più che positivo. Vi consiglio caldamente la lettura non solo per la grande mole di informazioni sul passato di ogni personaggio e sugli avvenimenti che hanno segnato l’universo di WoW, ma anche per il modo in cui la conoscenza viene trattata. Non vi è mai confusione tra un evento ed un altro, ogni fase viene introdotta con piccole nozioni atte a colmare ogni dubbio nel lettore, le lunghe descrizioni geografiche sono sempre accompagnate da illustrazioni in modo da dare quella corrispondenza descrizione-visione necessaria a chi legge di luoghi che non conosce. In definitiva, leggere La Storia di World of Warcraft è come analizzare un’enorme enciclopedia illustrata e di facile fruizione. Scoprire il passato di eroi come Anduin Lothar, della nascita di signori elementali come Ragnaros o di enormi crociate contro il Re dei Lich, si rivelerà un’esperienza interessante e completa sotto ogni punto di vista. Non importa se siete nobili lettori dell’Alleanza od orgogliosi lettori dell’Orda: entrambe le parti ne rimarranno affascinate.
Al prossimo libro con Inchiostro Nerd!