Nella sezione dedicata ai videogiochi indipendente alla Milan Games Week 2018 qualcosa ha attirato la mia attenzione: su uno dei monitor agli angoli, forse le zone più sacrificate rispetto ad altre, ho intravisto un’immagine che mi ha subito trasmesso qualcosa. Una scena composta da colori ovattati eppure luminosi e ombre molto accentuate.
I miei colleghi di NBG presenti hanno subito fatto appello alla loro conoscenza videoludica con una semplice parola: Limbo. Non appena però ci siamo avvicinati e abbiamo iniziato a parlare con i ragazzi responsabili del progetto una cosa hanno voluto mettere bene in chiaro: non è Limbo, affatto. In particolare in merito alle meccaniche del gioco, che si distaccano profondamente dall’opera di Playdead.
Per chiarire a chi ancora non ha compreso a cosa faccio riferimento, sto parlando di DUSK, titolo indipendente a opera di un gruppo di ragazzi del Politecnico di Milano, nato nell’ambito del corso di Design e Programmazione di Videogames, ma ora con l’intenzione di estendersi ben più in là.
https://www.youtube.com/watch?v=AvY7NrZlfhc&feature=youtu.be
DUSK è un platform stealth 2D ispirato direttamente ad Oddworld: Abe’s Odyssey e ad altri classici degli anni ’90. Il protagonista è un robot abbandonato a se stesso, in un mondo misterioso e oscuro, dove gli ultimi raggi del sole morente illuminano le rovine di una civiltà ormai estinta. Il personaggio non potrà arrecare danno ai nemici, ma tramite la DUSK Gun, un’arma molto particolare, potrà usufruire della luce per creare zone d’ombra in cui nascondersi e una volta carica utilizzare la pistola per “controllare” coloro che lo cercano. I nemici stessi però saranno equipaggiati con delle DUSK Gun, rendendo il tutto decisamente più complicato. Ci saranno diversi tipi di “schiavi” controllabile mediante l’arma, ognuno con abilità diverse per aiutarci a superare i livelli.
Si tratta di un gioco pensato appositamente per l’azione stealth e per sfidare il giocatore a superare situazioni complesse tramite il proprio ingegno e la risoluzione di particolari puzzle ambientali.
Lo stile grafico e di design rimanda ad un’ispirazione fantascentifica, insieme ai particolari colori scelti, la cui implementazione però è ancora in corso. I ragazzi stanno cercando di dare al gioco un’identità ancor più marcata e riconoscibile.
DUSK, come detto, è ancora in lavorazione, e ancora non si ha una data per la pubblicazione. Di certo comunque vorrei segnalarvi che si tratta di un progetto da tenere d’occhio (visitate qui il portfolio), realizzato da ragazzi ricchi di amore per quello che fanno, come tutti in questo splendido mondo indie.