Abbiamo avuto l’opportunità di provare la closed Alpha di un nuovo GDR che si sta affacciando al panorama internazionale, sviluppato da una piccola ma promettente software house finlandese. Stiamo parlando di Iron Danger, e ora vi racconteremo la sua storia.
Sviluppato dal giovane e talentuoso team Action Squad Studios, Iron Danger si propone come un GDR a turni in tempo reale, che innalza la narrazione a focus centrale dell’opera, coadiuvato da un gameplay che si rifà ai classici isometrici o, più semplicemente, ai GDR party based, modificandone però sensibilmente le meccaniche, grazie anche all’introduzione di un’interessante novità, ovvero la Trance Mode.
Mitologia, Macchine e Magia
Non è di certo la prima volta che ci troviamo di fronte ad un prodotto che vuole raccontare una storia in un mondo pervaso dalla magia, dalle leggende, e da macchine sviluppate da chissà quale antica civiltà. Alcuni esempi possono essere Arcanum: Of Steamworks and Magick Obscura, piuttosto che l’amatissima Eberron, ambientazione di (non c’è bisogno di presentazioni) Dungeons and Dragons. Ma il team di sviluppo ha comunque accettato questa sfida, deciso a portare sui nostri schermi una storia originale, in un universo che, un salto nel tempo alla volta, ci risulterà piuttosto familiare.
L’incipit del gioco ci mette nei panni di una giovane ragazza di nome Kipuna, costretta a fuggire dalla propria casa, messa a ferro e fuoco da un’armata di Northlanders. In quest’avventura, intraprenderemo un lungo viaggio fra città, foreste primordiali, mistici dungeon, camminando fra vere e proprie divinità viventi, affrontando temibili mostri meccanici e aberrazioni che dimorano nel sottosuolo. Sullo sfondo c’è un mondo in rovina, che arde della guerra fra la città di Kalevala e le forze dei Northlanders, guidati dalla spietata Witch Queen. In questo viaggio Kipuna non sarà da sola, ma unirà le forze con altri compagni che incontrerà sul suo cammino, ognuno dotato di un proprio set di abilità, come il buon fabbro Blacksmith.
La nostra avventura inizierà in un piccolo villaggio, protagonista però di un tragico evento. Le terribili forze dei Northlanders, hanno assediato il piccolo insediamento, trucidando i popolani per chissà quale truce ragione. Dopo un brevissimo intro, tra fuoco e urla, faremo finalmente conoscenza con la nostra protagonista, la giovane Kipuna, la quale a parte lo sconcerto e lo sconforto per la terribile situazione, non riesce a trovare una ragione per questo ingiusto massacro.
Interessanti scelte di gameplay
La giovane, seppur abile con il bastone ferrato, può poco contro le ingenti forze nemiche, ed intravede nelle fuga, l’unica via di salvezza. Fin qui, nulla di particolarmente extra-ordinario, almeno fino al momento di una rovinosa caduta nel sottosuolo. Qui, la giovane farà il suo primo incontro con Lempo, un’entità soprannaturale sotto forma di cristallo dai poteri straordinari. L’incontro però sarà poco piacevole, perchè dalla caduta, Kipuna si risveglierà con una scheggia di questo mistico cristallo conficcata nel petto. Questo evento scatenante, permetterà alla protagonista di accedere a poteri incredibili, tra i quali magie via via sempre più potenti e dagli effetti devastanti, ma che vede fra i più importanti la capacità di manipolare il tempo. Stiamo parlando della Trance Mode, come accennatovi all’inizio.
Trance Mode
Innescata all’inizio d’un combattimento, o attivabile mediante la rotella del mouse – piuttosto che l’icona testuale – la Trance Mode ci permetterà letteralmente di manipolare il tempo, portandolo avanti ed indietro a secondo delle nostre necessità. Contrariamente dagli altri GDR simili, in Iron Danger i turni sono scanditi dai battiti del cuore, dove ogni battito corrisponde ad un turno. Sfruttare a dovere questa modalità sarà cruciale per la sopravvivenza nelle battaglie, e vi diciamo subito che quest’ultime sono decisamente toste. Ovviamente, inizializzare uno scontro significherà entrare in automatico nella Trance Mode, portando il tempo di gioco in stasi – simile ad una pausa tattica. Fintanto che non sceglierete le azioni di combattimento, il tempo non andrà avanti, lasciandovi tutta la libertà di cui necessitate per intraprendere un’ azione. Ricordate che sarete comunque capaci di portarlo avanti od indietro manualmente. Diversamente, nel caso in cui voleste muovere i vostri personaggi, attaccare od utilizzare un oggetto, l’avanzare del tempo progredirà in base al timing necessario per intraprendere l’azione. In soldoni: Kipuna dovrà spendere più battiti per lanciare una palla di fuoco, e Blacksmith ne userà di meno per attaccare con il suo martello a due mani. In ogni caso, la strategia è molto importante, come lo stesso posizionamento in battaglia. I nemici sono sorprendentemente forti e picchiano decisamente duro – non sappiamo se si tratti di un maldestro bilanciamento dovuto all’Alpha build del titolo – ma abbiamo appurato che il gioco premia un approccio bilanciato tra attacco e difesa, prediligendo le schivate e le parate, alla corsa selvaggia per il campo di battaglia.
In ogni caso, quello che ci è sembrato durante queste ore di prova, è che non ci sia una vera e propria meccanica di Game Over. Se uno scontro dovesse risolversi con la morte di tutto il party, il gioco ci permetterà di tornare indietro nel tempo, senza l’accenno alcuno della classica schermata di “Carica partita” o “Game Over”. Probabilmente il team di sviluppo rivedrà questa meccanica, perchè non tutti gli scontri sono risolvibili tornando indietro nel tempo, una volta irrimediabilmente compromessi. Eh sì, perchè seppur Kipuna goda di questo enorme potere, il rewind temporale rimane circoscritto ad un numero finito di battiti.
Interazione ambientale
Viaggiare per le lande di Iron Danger, significa esplorare dungeon e luoghi dalla natura incontaminata, dove i pericoli si celano spesso dietro l’angolo. Seppur la sfida centrale c’è sembrata affidata ai combattimenti, lo stesso ambiente ha un ruolo preponderante, sia nelle fasi di battaglia sia nell’esplorazione più placida. Il gioco non ne fa un mistero, infatti ci ricorda più di una volta, sia attraverso il tutorial che alcune sequenza di dialoghi fra i personaggi, che interagire sapientemente con l’ambiente circostante può essere la chiave tra la vita e…un rewind. Ci è capitato di sterminare orde di nemici con una singola palla di fuoco ben centrata nel mezzo d’un campo d’erba fresca. Certo, non siamo ai livelli a cui Divinity: Original Sin c’ha abituato, ma veder prendere fuoco il campo e i mostri è stata una discreta soddisfazione – ludicamente parlando. Lo stesso principio è stato adattato ai puzzle e agli enigmi ambientali presenti nei dungeon. Potreste trovarvi di fronte gargantuesche porte in pietra che vi sbarrano il passaggio, quindi perchè non colpire con il martello il meccanismo di pulegge che ne regolano l’apertura? Certo, può non essere carino penetrare nella tana di un mostro sotterraneo in siffatta maniera, però dubitiamo che bussare sia l’opzione migliore. Non mancheranno gli enigmi che sfrutteranno le capacità di viaggio nel tempo di Kipuna: tra l’altro ci sono sembrati quelli più riusciti, in quanto stimolano l’ingegnosità.
Comparto Tecnico
Iron Danger sfrutta il medesimo engine grafico di Pillars of Eternity, ovvero l’Unity Engine. Nonostante ci siamo trovati di fronte un’Alpha, l’impatto grafico è di buon livello, seppur il titolo soffra di sbavatura nell’antialiasing. Il gioco è stato testato su una GTX 980 e un i7 4790k, e a dettagli medi non abbiamo superato i 42 fps, ma essendo un prodotto ancora in lavorazione, ci sembra più che normale non sia perfettamente ottimizzato. Abbiamo riscontrato qualche incertezza nel pathfinding, sopratutto in combattimento, e un input lag in alcune fasi decisamente fastidioso, ma nulla che un Alpha non possa sopportare. Sfortunatamente il titolo non gode di doppiaggio e – al momento – non presenta la traduzione italiana.
Conclusioni
I ragazzi di Action Squad Studios hanno tra le mani un prodotto promettente, che punta a miscelare diverse scelte interessanti di gameplay, in un GDR classico che guarda inevitabilmente al futuro. Ovviamente la strada è ancora lunga, ma chi ben comincia è a metà dell’opera. Ringraziamo il team di sviluppo per averci concesso l’opportunità di giocare Iron Danger in anteprima per voi e osserveremo con interesse questo nuovo titolo, che si appresta ad arrivare su PC, PS4 e Xbox One nel corso del 2019.