King’s Bounty II è l’attesa nuova incarnazione di una serie ormai storico franchise di King’s Bounty, uno dei capostipiti degli RPG strategici a turni. Grazie ad una preview build su PC, abbiamo potuto testare il titolo prima dell’uscita, prevista per il 24 agosto prossimo su PC, PS4, Xbox One e Nintendo Switch. Il nuovo titolo di 1C Entertainment espande ulteriormente l’universo della serie, con questo capitolo ambientato nel reame di Nostria, che rischia di vedere la propria fine a causa di una terribile minaccia.
Come prevedibile, l’unica persona in grado di scongiurare la catastrofe sarà il/la protagonista: possiamo quindi scegliere tra 3 personaggi con classi differenti: il mercenario, la maga e la paladina. I tre hanno già un background definito, il proprio carattere e le proprie motivazioni di partenza, che però potremo “indirizzare” nel corso della partita. King’s Bounty II è infatti un RPG e come tale dà al giocatore la possibilità di intraprendere determinate scelte che andranno a plasmare ulteriormente la tendenza del personaggio, secondo percorsi quali il Potere, l’Anarchia, Ordine, Astuzia. Questo dona al titolo una discreta profondità a livello ruolistico, che si percepisce nonostante i personaggi siano già predeterminati. Purtroppo non è presente un inizio “differenziato” per ognuno dei tre, e a prescindere da chi sceglierete vi ritroverete comunque a partire dalle prigioni di Crucis.
Quello che fa di nuovo King’s Bounty II rispetto ai suoi predecessori è un cambio di prospettiva del giocatore: ora infatti ci si ritrova a esplorare il mondo di gioco con una vera e propria visuale in terza persona, pensata per immergere meglio il giocatore nell’universo che lo circonda. Questo si traduce quindi in un’esplorazione sia a piedi che a bordo del nostro fidato destriero. Il mondo aperto è anche disseminato di steli che ci permetteranno il viaggio rapido in qualsiasi luogo già visitato. Il gioco è ricco di NPC pronti a sommergerci di missioni secondarie, piuttosto differenziate tra loro, da quello che ho potuto verificare in questa build preliminare.
Ma oltre ad esplorare ed accettare missioni, ci si ritrova naturalmente anche a combattere: il sistema di King’s Bounty II è uno strategico a turni abbastanza classico. Il campo di battaglia è diviso in esagoni, che rappresentano le caselle di azione delle nostre unità. Queste ultime sono parte del nostro esercito, e ne possiamo scegliere di diversi tipi, a seconda anche di determinate scelte di percorso ruolistico (ad esempio creature oscure). Ogni unità, composta da un certo numero di elementi, possiede le sue statistiche precise, compresi punti di forza e debolezza, abilità passive e attive da utilizzare in battaglia, ma oculatamente. La battaglia è scandita da turni basati sull’iniziativa e il “comandante”, in questo caso il protagonista, può intervenire durante i turni per utilizzare ad esempio pergamene o incantesimi, sia offensivi che difensivi. Si può notare subito come attaccare in modo casuale non porti a nulla di buono, ma è necessario ponderare con attenzione il posizionamento delle unità e le mosse da effettuare. Queste ultime infatti otterranno esperienza solo se usciranno vive dal campo di battaglia e credetemi che non è assolutamente scontato. In caso perdiate tutti i membri di un’unità, potrete tranquillamente reclutarne altri dai mercanti appositi, pagando naturalmente fior di quattrini. Esistono naturalmente anche mercanti di equipaggiamenti, armi e magie, che vi daranno una discreta scelta su come impiegare il vostro sudato oro.
Insomma, il sistema di combattimento sembra essere sufficientemente intrigante e potenzialmente profondo da attirare l’attenzione degli appassionati. Unendo a questo elemento l’aspetto ruolistico, che ci è sembrato abbastanza intrigante soprattutto osservando l’albero delle abilità, ci potremmo trovare davanti a qualcosa di molto interessante. Un elemento che non mi ha convinto in queste prime battute di gioco è stata l’eccessiva semplicità degli enigmi ambientali proposti, risolti in alcuni casi in modo un pochino troppo casuale.
Difficile ora esprimersi sul lato tecnico, essendo una build preliminare, ma in generale le prestazioni sembrano buone, con qualche calo di framerate in alcuni frangenti che sarà certamente fixato in fase di rifinitura. Il doppiaggio inglese è buono, purtroppo (comprensibilmente) non è presente quello italiano, ma il gioco è completamente localizzato nella nostra lingua.
Non voglio proseguire oltre nella disamina di un prodotto ancora parziale, lontano comunque più di un mese dall’uscita, ma il consiglio, soprattutto per gli appassionati del genere, è di tenere d’occhio molto da vicino questo titolo, perché potrebbe regalare inaspettate soddisfazioni.