La vita bugiarda degli adulti è una serie prodotta e distribuita da Netflix che uscirà sulla piattaforma a partire dal 4 gennaio. Tratta dall’omonimo romanzo edito nel 2019 da Edizioni E/O scritto da Elena Ferrante, La vita bugiarda degli adulti vede Edoardo De Angelis alla regia mentre ad interpretare i vari personaggi che si susseguono ci sono Giordana Marengo, Valeria Golino, Alessandro Preziosi e Pina Turco.
La vita bugiarda degli adulti si compone di 6 puntate, è scritta da Elena Ferrante, Laura Paolucci, Francesco Piccolo e Edoardo De Angelis che provano a raccontate una Napoli anni ’90 diversa da quella che siamo abituati a vedere con altre serie ben più note.
Trama ufficiale: Napoli anni Novanta
La serie è un ritratto potente e singolare del passaggio di Giovanna (Giordana Marengo) dall’infanzia all’adolescenza negli anni Novanta. La ricerca di un nuovo volto, dopo quello felice dell’infanzia, oscilla tra due Napoli consanguinee che però si temono e di detestano: la Napoli di sopra, che s’è attribuita una machera fine, e quella di sotto, che si finge smodata, triviale. Giovanna oscilla tra alto e asso, ora precipitando ora inerpicandosi, disorientata dal fatto che, su o giù, la città pare senza risposta e senza scampo.
Personaggi e tematiche: mondi opposti
Giovanna è una giovane ragazza che conosce ben poco di cosa c’è al di fuori di casa sua: la sua vita si è sempre svolta al Vomero – quartiere della Napoli bene – ma ha tanta voglia di saperne di più. Un giorno, sente i genitori parlare di lei e una frase la incuriosisce fino ad ossessionarla: secondo il padre lei assomiglia sempre di più alla zia.
Vittoria (Valeria Golino) è la sorella di Andrea (Alessandro Preziosi), padre di Giovanna. Una donna di cui non si sa nulla, se non che non ha una buona considerazione in famiglia, tutt’altro. La ragazza decide di contattarla tanto il desiderio di conoscere la zia così odiata da tutti ma a cui, a quanto pare, somiglia così tanto. Il padre decide di accompagnarla e di farle conoscere finalmente i luoghi da cui proviene, così diversi da ciò che la figlia conosce.
Vittoria infatti abita ancora nella casa che era dei genitori a Santa Maria del Pianto, dove le ambizioni sono più terrene e – a quanto pare – la verità, seppur dolorosa, regna sovrana. Giovanna rimane affascinata da quello che sembra un mondo totalmente estraneo e lontano che eppure sente così vicino.
Da qui inizia un viaggio alla scoperta di una Napoli sconosciuta, attraverso gli occhi di chi non si lascia condizionare dal luogo da cui proviene. La vita bugiarda degli adulti finalmente mostra una Napoli senza per forza criminalità organizzata, con i soliti cliché che di solito le sono attribuiti da chi vuol raccontare solo un aspetto di una città così piena di vita e variegata.
Si indaga piuttosto la sostanziale differenza di classi sociali che popolano Napoli, la diversa natura dei propri personaggi accentuata in maniera decisiva anche dal crescente uso del dialetto stretto man mano che si scende verso zone più popolari. Se Giovanna e la sua famiglia usano un accento che si percepisce ma senza invadenza, Vittoria parla con termini profondamente intrisi di napoletaneità, veraci, senza traduzione e, talvolta, incomprensibili.
La bugia fa da padrona sempre e Giovanna si rende finalmente conto di tutte le costruzioni fasulle che le sono state costruite attorno per permetterle una vita agiata e senza pensieri, non dandole però modo di formarsi realmente al mondo al di là.
La vita bugiarda degli adulti è sicuramente un prodotto audace nel panorama italiano delle serie, con una buona scrittura e un ritmo incalzante dato anche dall’utilizzo dalla varietà delle canzoni proposte e dal loro utilizzo. Racconta personaggi femminili forti e fuori dal comune, proponendo quell’atmosfera anni Novanta così carica di ideali e di colori tanto da dettare un vero e proprio stile.
Seppur la storia sia ben messa in scena, si perde ogni tanto dietro evitabili buchi di trama o si sente la mancanza di approfondimento, ad esempio nell’analizzare il rapporto tra Giovanna e padre che sarebbe stato interessante da esplorare.
La vera forza di La vita bugiarda degli adulti è la costruzione delle ambientazioni e di atteggiamenti più che nel racconto vero e proprio. Non vi è un vero e proprio crescendo nell’arco delle 6 puntate, che risultano simili tra loro nelle intenzioni.
Conclusione: bugia e verità
Netflix ha comunque voluto osare: la differenza tra La vita bugiarda degli adulti e la trasposizione di L’amica geniale distribuita invece dalla Rai è tangibile sin dalle prime immagini. Due prodotti profondamente differenti, considerando l’enorme abisso di libertà di alcuni canali piuttosto che di altri.
Questo per dire che la nuova serie tratta dal romanzo di Elena Ferrante si caratterizza sicuramente di ottimi interpreti che danno vita a personaggi ben delineati, seppur l’intreccio talvolta risulta macchinoso e poco approfondito.
La vita bugiarda degli adulti dona sensazioni, suggestioni che lo spettatore deve interpretare per poter apprezzare realmente una serie che ha delle altissime potenzialità. Edoardo De Angelis si dimostra comunque un autore che senza cadere in banali stereotipi, riesce a raccontare diversi aspetti di Napoli, una città difficile da far comprendere fino in fondo a chi non l’ha mai davvero vissuta.
La vita bugiarda degli adulti, prodotta da Netflix e Fandango e distribuita da Netflix, tratta dall’omonimo romanzo di Elena Ferrante edito da Edizioni E/O, esce in streaming il 4 gennaio e si compone di 6 puntate.
Data di uscita: 4 gennaio
Puntate:6
Paese: Italia
Anno:2023Soggetto: La vita bugiarda degli adulti di Elena Ferrante
Distribuito da: Netflix
Produzione: Netflix, Fandango
Regia: Edoardo De Angelis
Genere: Drammatico
Cast:
Giordana Marengo
Valeria Golino
Alessandro Preziosi
Pina Turco
Rossella Gamba
Azzurra Mennella
Raffaella Rea
Biagio Forestieri
Susy Del Giudice