Qualche giorno fa il Crew Dragon-1 è stato finalmente recuperato dal personale dell’ISS. Questo segna l’inizio di una nuova era, quella del Turismo Spaziale. Il compito di questa missione (Crew demo-1) era di dimostrare come i razzi di SpaceX, precisamente il Falcon 9, fossero sicuri per i viaggi spaziali e come, grazie al Crew Dragon, il trasporto di privati sia possibile. Grazie all’impegno di tutti gli scienziati dell’azienda la missione ha avuto un lieto fine e da luglio lo spazio sarà una realtà per tutti. Tecnicamente i viaggi con i privati esistono già da molto tempo, ma a livello di denaro si parla di circa 20 milioni di dollari. Molti ricchi da tutto il mondo hanno pagato cifre (senza senso) per arrivare lassù, ma sfortunatamente non tutti i lanci andarono come previsto. Basti pensare al Challenger nel 1986, che per un errore minimo esplose, portando con sé la vita di 7 persone. Come disse qualcuno: “Essere in un razzo, è come essere seduti sopra ad una bomba”
Da allora ne è passato molto di tempo e la tecnologia si è evoluta parecchio, riducendo di molto la percentuale di incidenti (e di vittime). Quest’anno saranno passati 50 anni da quando Neil Armstrong ha messo piede sulla Luna, e quale modo migliore di celebrarlo se non l’inizio di una nuova era. La possibilità di andare lassù ci è “offerta” da Elon Musk, che grazie alla sua folle idea del riutilizzo ha ridotto del 50% il prezzo di un “biglietto”. La sua tecnica consiste nel far atterrare gli stadi dopo averli sganciati dalla nave madre, usando semplicemente un GPS e dei motori ausiliari. Personalmente sono molto contento della cosa, perchè ho sempre visto lo spazio attraverso i videogiochi come una lontana e fantastica avventura, e pensare che presto potrei partire, mi esalta.
Ma i viaggi in orbita non sono le uniche cose che SpaceX ha in mente di fare. Come già tutti sappiamo, esiste già il piano per arrivare su Marte e far partire una vera e propria colonia, ma ancora prima è in programma un viaggio (nel 2023) che porterà i partecipanti nell’orbita lunare per 7 giorni, rientro incluso!
Anche Marte è un pianeta che abbiamo visto e rivisto nei videogiochi (Doom tra gli altri) e fra veramente pochissimi anni l’uomo avrà conquistato un altro pianeta. Una storia degna del miglior videogioco.
Grazie alla corsa alla Luna 50 anni fa abbiamo fatto passi da gigante a livello tecnologico, ma il progresso richiede sacrificio e quindi non è stato semplice arrivarci. Basti pensare a tutti i lanci che sono falliti prima di arrivarci (Apollo 1, Luna 1958A). Adesso però con il Trattato sullo spazio extra-atmosferico le nazioni non sono più in gara su chi arriverà per primo su un certo pianeta, poichè non sarà possibile rivendicarlo come parte del proprio stato, e quindi per molti sarebbe una spesa di soldi inutile e ciò rallenta lo sviluppo.
Noi videogiocatori abbiamo vissuto più di altri esperienze che ci hanno fatto “vedere lo spazio”, in tutti i modi possibili. Abbiamo visto su Starcraft razze provenienti da tutte le Galassie combattersi fra di loro pur di ottenere potere illimitato. Abbiamo visto come in Alien l’uomo, espandendosi su nuovi orizzonti, abbia trovato la morte. Su Destiny abbiamo affrontato minaccie spaziali, proteggendo l’umanità e preservando la nostra razza. E ammettiamo anche di aver pianto, con To The Moon.
Altre persone hanno immaginato un futuro verosimile per l’umanità, creando capolavori come Futurama, Star Wars, Star Trek, e il più recente Interstellar.
Sicuramente sono state esperienze indimenticabili, che ci hanno segnato sia come videogiocatori, ma soprattutto da sognatori, con la speranza che un giorno anche noi avremmo affrontato queste avventure.
Detto questo, dopo il completamento di questa missione si è fatta la storia e gli umani si preparano a raggiungere un altro pianeta, proprio come l’inizio di un videogioco. Ci vediamo nello spazio.