
Luigi’s Mansion 3 è il nuovo titolo che Nintendo ha sfoderato nel corso di questo 2019 appartenente alla grande famiglia del mondo di Mario. A ben vedere il numero tre pare proprio essere ricorrente: terzo capitolo di questa saga horror-humor con protagonista Luigi, e terzo titolo dell’anno dopo i validissimi Yoshi’s Crafted World e Super Mario Maker 2.
Ormai quasi ogni personaggio della famiglia di Mario è stato sfruttato… ehmm, ha avuto in dedica una specifica serie e Luigi, naturalmente, non può far eccezione. Il fratello, più smilzo e slanciato rispetto all’idraulico più famoso al mondo, è infatti protagonista dal lontano GameCube di questa serie, dove gli elementi tipici dell’horror, non a caso il gioco è uscito proprio il giorno di Halloween, si fondono con numerosissime note umoristiche. Si sa, dei due, Mario è il fratello più intraprendente e coraggioso: un leader nato. Luigi al contrario è d’indole più introversa. A volte riflessivo, ma indubbiamente anche più fifone. Il character perfetto per un gioco di questo tipo!

Paura, eh?
Questo terzo capitolo si presenta dunque come una produzione ambiziosa e, con tutta probabilità, è considerata da Nintendo il cavallo di battaglia per le festività 2019. Il titolo di riferimento, quello da acquistare a tutti i costi, la killer application. …vediamo se davvero le cose stanno così!
Apparizioni… sparizioni…
Come sempre le storie che accompagnano i titoli Nintendo non hanno pretesa d’esser particolarmente complesse in quanto ad antefatti. L’incipit vede infatti il nostro protagonista dal verde cappello in viaggio su un pullman, assieme a Mario, la Principessa Peach e tre Toad, intento a dirigersi per una meritata vacanza-soggiorno omaggio presso un misterioso albergo: l’hotel Miramostri per la precisione!
Invito poco rassicurante. Subito scesi dal mezzo capiremo immediatamente che c’è qualcosa che non va. Tutto il personale è a dir poco… fluttuante. La stessa proprietaria, tale madame Malberta Crisantemi, mostrerà dei modi di fare alquanto sospetti. Il tempo di accomodarsi nelle relative stanze e la frittata è fatta.

Un gelido benvenuto
Il narcolettico Luigi, in compagnia del fidato cane-fantasma Poltercucciolo, non resisterà a schiacciare un bel sonnellone ristoratore. Del resto, lo aspetterà un lungo periodo insonne. Svegliatosi nel cuore della notte, scoprirà che gli ambienti interni dell’Hotel Miramostri sono leggermente mutati, in peggio. Le stanze dei suoi amici sono ora deserte e, una volta giunto sul pianerottolo… Fermiamoci qua, appena prima che la situazione degeneri definitivamente. Come avrete sicuramente capito, starà all’”impavido” Luigi indagare sui responsabili di queste sparizioni e, di conseguenza, porvi rimedio.

La stanza all’arrivo…

…e dopo la mezzanotte!
Dyson ® o Folletto ®? Poltergust!
Fifone d’indole ma al contempo risoluto nel tentare di salvare la pelle ai propri amici, Luigi si troverà ad affrontare minacce e misteri tenebrosi d’ogni tipo. Non temiamo, dalla nostra avremo comunque il dolcissimo e fido Poltercucciolo nonché tutta una serie di strumenti tanto strampalati quanto utili. Su tutti l’aspirapolvere Poltergust G-0M con tutti i suoi accessori. A dispetto della stravaganza di questi item, i controlli sono intuitivi ed immediatissimi, ma non per questo banali o scontati. A riprova di ciò, il tutorial iniziale è tanto semplice e basico quanto efficace. Anche i successivi, ma mano che arriveremo a disporre di questo o quell’accessorio, si riveleranno ugualmente ben concepiti. Come risultato ultimo, padroneggiare torcia, aspirapolvere e diavolerie varie regalerà momenti d’indubbia ed insospettabile soddisfazione!

Il Poltergust G-0M è tutto nostro!
Indubbiamente la doppia funzione aspirante e soffiante dell’aspirapolvere Poltergust G-0M diverrà la vostra tecnica più fidata ed utilizzata. Indispensabile nei combattimenti ma utile anche in un’infinità di differenti modi in situazioni di ricerca o di recupero. Tenete conto che se appoggerete la mascherina del Poltergust G-0M ad alcuni tipi di oggetti, questi ultimi, per il vuoto creatosi, potranno essere trattenuti dall’apparecchio e, una volta invertito il flusso d’aria scagliati come veri e propri oggetti da lancio. Funzioni simili sono assolte da una luce psichedelica che potrà aspirare fuori da quadri il soggetto in esso dipinto (ma anche rivelare particolari nascosti) e soprattutto dalla ventosa, che vi consentirà letteralmente di strappare e “stappare” specifici oggetti.

Dietro ogni supereroe c’è sempre uno scienziato con le sue invenzioni
Resta di stucco, è un barbatrucco!
E poi c’è Gommiluigi! In inglese gli è stato dato il nome di Gooigi, ma la sostanza non cambia. Il nostro alter ego di materiale gelatinoso, creato dal Prof Strambic, vecchia conoscenza della serie di Luigi’s Mansion, ci aiuterà a raggiungere luoghi per noi inaccessibili o ad agire contemporaneamente in diversi punti dell’ambiente circostante. Grate e pertugi strettissimi non saranno più un ostacolo, grazie alla sua capacità di deformarsi. Attenzione però, Gommiluigi ha un punto debole. Se verrà a contatto con dell’acqua si scioglierà all’istante. Niente paura, il Poltergust G-0M lo rigenererà tutte le volte che vorrete e dunque potrete riutilizzarlo liberamente. L’idea di un personaggio incorporeo, o quantomeno non solido, non è certo una novità nel mondo dei videogiochi, ma i problemi inseriti in questo Luigi’s Mansion3 che un character del genere può risolvere sono davvero ben concepiti e strutturati.

Gommiluigi ha appena recuperato una gemma segreta. Ce ne sono sei per ogni piano dell’hotel.
Il gommoso alter ego di Luigi porterà con sé anche un’ulteriore, gradita feature, il gioco in cooperativa. Volete giocare con un amico o con giocatore in tenera età come un fratellino/cuginetto/figlio? Un JoyCon per ciascuno ed il gioco è fatto, il primo giocatore controllerà Luigi, il secondo Gommiluigi! Oltre alla modalità storia in cooperativa sono comunque presenti due modalità alternative di gioco, appositamente concepite per il divertimento multigiocatore. Una serie di minigiochi “Giochi paranormali” e un survival “Torre del caos”. Entrambi sono ben realizzati e divertenti, ma siamo felici che una modalità cooperativa “vera” sia stata inserita nella modalità principale.

In due è meglio
Grand (e gross) Hotel
Se per un cacciatore d’ectoplasmi una buona strumentazione è essenziale, per un buon videogame di questo tipo è altrettanto importante l’ambiente nel quale ci ritroveremo ad indagare. Questa è indubbiamente una delle note più liete e sorprendenti di Luigi’s Mansion 3. La ricchezza e la varietà dei dettagli inclusi nell’hotel Miramostri, con i quali quasi in tutti i casi si potrà interagire, vi stupirà non solo per il loro numero ma anche per la coerenza e l’armonia con le quali sono stati inseriti.

Una hall poco rassicurante
Sbirciare da fessure di muri crepati, utilizzare specchi per osservare dettagli altrimenti fuori dalla nostra portata visiva. Ecco alcuni piccoli esempi tanto semplici quanto geniali. Il backtracking, obbligato in questo genere di titoli per rendere il tutto un po’ più “intricato”, diviene quindi un piacere e non, come in moltissimi casi, una forzata seccatura. Non si avrà del resto quasi mai la sensazione di non saper cosa fare o dove andare. Di perdersi nelle azioni da compiere o di procedere per tentativi. Se una determinata cosa non la potete ancora fare, state pur certi che ve ne accorgerete da soli e non perderete tempo nel realizzare dei prematuri tentativi. La struttura stessa, a piani, dell’hotel vi aiuterà in tal senso. Per un boss sconfitto, quasi sempre vi sarà nuovo tasto da avvitare sulla pulsantiera dell’ascensore per raggiungere nuovi misteri e nuove sfide.

E il meno, è fatto!
Tutta questa mole di elementi a cui dedicare tempo ed attenzioni è per giunta disseminata in una stupefacente varietà di ambientazioni. I primi piani dello stabile contengono grossomodo tutte le location tipiche di una struttura ricettiva di gran lusso. Salendo troveremo piani con ambientazioni ben più inusuali per un hotel. Anche grazie a ciò, la ripetitività e la noia sono letteralmente messe al bando. Niente collezionismo fine a sé stesso. Persino gli oggetti più inerti non saranno mai disseminati o nascosti “in serie”, sempre allo stesso modo. Al contrario il recupero di ciascuno di essi ci stimolerà sempre in modo diverso, divertente e mai frustrante.

Un museo di notte. Un altro grande classico
Esplora, ricerca, risolvi
Gran parte del tempo che dedicherete in Luigi’s Mansion 3 nell’aiutare il nostro idraulico nelle sue peripezie verrà dunque impiegato nell’esplorazione e nella risoluzione d’enigmi, più o meno complessi a seconda dell’importanza del conseguente premio. Il bilanciamento tra azione e riflessione è sicuramente riuscito, anche se quantitativamente pende leggermente in favore di quest’ultima. Esplorare, risolvere, andare di aspirapolvere e… gli scontri con i boss. Se i combattimenti normali non sono particolarmente vari od ispirati, le sfide con i guardiani sono senza ombra di dubbio uno degli altri pezzi forti del gioco.

Musica spettrale
Intendiamoci, avere a che fare con fantasmi… ordinari è comunque uno spasso. La resistenza all’aspirazione. Lo sbattacchiarli a destra e a manca per indebolirli, colpendo nel frattempo i loro compari, genera delle sensazioni perfettamente evocative dell’azione che stiamo facendo compiere al nostro caro Luigi. In ogni caso, ciascun fantasma avrà sulla testa un numero, che esprimerà i Punti …Vita (!) rimanenti a sua disposizione. Una volta portato a zero, il vostro fidato Poltergust G-0M potrà concludere il suo lavoro aspirando il malintenzionato spiritello di turno.

Mummie in un gioco di fantasmi? Non fatevi ingannare, basterà trovare il bandolo della matassa!
Quando però si parla di battaglie con i boss, siamo ad uno step ancora superiore. Avremo sempre a disposizione il medesimo campionario di tecniche, ma dovremo utilizzarle in maniera sapiente e concatenata per avere la meglio in questo tipo di scontri. Un consiglio: non pensate mai d’avercela fatta di sicuro. Le sorprese, fin troppo frequenti e reiterate, sono sempre dietro l’angolo.
Una fifa blu, un visore rosso
Che stiate accingendovi a combattere o a risolvere un puzzle, la componente ilare non vi abbandonerà mai. Innegabilmente le espressioni impaurite di Luigi la faranno da padrone, ma in altri casi avrà reazioni d’esasperazione, magari per l’ultimo falso allarme che lo avrà fatto trasalire, o di “scampato pericolo” dopo essere venuto a capo di una situazione particolarmente a rischio.
I nemici non sono certo da meno, tutti con un proprio modo di fare e delle movenze precise. Alcune chicche sono davvero geniali, come il fantasma che nell’apprestarsi a combattere mima il gesto di rimboccarsi le maniche. Proprio come se le avesse per davvero! Mimica, espressioni facciali, inquadrature: tutto contribuisce a rendere il gioco ancor più godibile e divertente, oltre che, beninteso, in linea con le atmosfere che propone.

Ray Tracing e RTX 2080 Ti scansatevi proprio! L’ombra del faccione di Luigi prodotta dal proiettore in primo piano!
Non manca poi una buona dose d’autoironia. Ad esempio, il già citato Professor Strambic ci omaggerà di un visore VR che ci aiuterà nelle videate dei menù e per la mappa. Nel porcelo è impossibile non riconoscere uno dei maggiori fallimenti di casa Nintendo: il tristemente noto e rosso Virtual Boy. Ribattezzato per l’occasione Virtual Boo, questa console stand alone degli anni ’90, dallo schermo monocromatico rosso, proprio come i menù che ci verranno messi a disposizione, ebbe un parco titoli insulso e non fu capace di raccogliere il minimo successo né in Giappone né in occidente. Appena lo avremo tra le mani il Professor Strambic commenterà: “È all’ultima moda. Rosso. Sono sicuro che sarà un successo!”. Come dire, bravo nelle invenzioni, incapace nelle previsioni.

Il Virtual Boy originale…

…e la sua versione horror. Fidatevi, faceva molta più paura l’originale!!!
Strumenti e note d’accompagnamento
La vostra esperienza nell’hotel più paranormale dei videogiochi sarà accompagnata da un comparto sonoro di tutto rispetto. Batter di denti di Luigi a parte, le musiche sono tutte ben concepite. I motivetti sono spesso in stile divertente, ma eseguiti con sonorità lugubreggianti Un mix perfetto e sicuramente adattissimo allo spirito del gioco. Ovviamente aspettatevi anche degli arrangiamenti calibrati esattamente sul livello in cui vi state muovendo. Ambientazione antico Egitto? Musica egizia!
Anche altre scelte risultano tutte particolarmente azzeccate e coerenti con lo spirito di questo Luigi’s Mansion 3. Le inquadrature ad esempio svolgono in maniera magistrale il loro compito, zoommando quando serve, magari per farci cogliere un dato particolare, o allargando il campo visuale quando è richiesta una visione d’insieme. Il bello è che tutto viene realizzato in maniera spontanea, naturale, senza che il giocatore quasi se ne renda conto. Del resto, anche la scelta di realizzare un ambiente 3D, ma con una visuale ed uno scrolling tipici dei titoli in 2D, appare come la scelta più idonea a mettere il giocatore nelle condizioni di massimo comfort possibili. Almeno per una volta, un titolo che non propone telecamere ballerine o angoli di visuale schizofrenici. Per quanto riguarda eventuali differenze tra la modalità di gioco portatile e quella in dock, non abbiamo notato particolari scostamenti. Entrambe risultano fluide e senza alcun tipo di difetto grafico.

Si chiama Ectopatra!
In ultimo i salvataggi. I progressi vengono registrati automaticamente, praticamente ad ogni passaggio da una stanza o ambiente ad un altro. Nessun timore di dover rifare sessioni di gioco o di dimenticarsi di salvare prima di un momento cruciale. Il giocatore potrà quindi dedicarsi completamente al godimento del gioco, senza questo tipo di preoccupazioni.
Mistero svelato
Al termine di questa disamina, non possiamo non convenire sul fatto che Luigi’s Mansion 3 sia effettivamente il titolo di riferimento proposto da Nintendo per la sua Switch nel corso di questo 2019. Controlli perfetti ed immediati. Mille cose da fare mai ripetitive e mai banali. Una ricchezza di particolari e di trovate sorprendenti. Un’interattività grandiosa perfettamente distribuita in una grande varietà di location. Questo in sintesi quanto vi abbiamo già descritto. Infine, un’ultima considerazione: adoriamo i giochi dove si ha costantemente la sensazione di “avere tutto sotto controllo”, di essere in ogni istante sempre perfettamente padroni della situazione e del da farsi. Ecco, Luigi’s Mansion 3 appartiene indiscutibilmente a questo novero di nobili produzioni.
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Avessi una switch lo giocherei volentieri. Gran bella recensione!