Lust from Beyond è un gioco horror di Movie Games Lunarium che nasce dalle ceneri di Lust for Darkness, non molto amato da pubblico e critica. Tuttavia, lo studio di sviluppo ha deciso di andare avanti riproponendo alcuni elementi di riferimento. Infatti il genere di riferimento è lo stesso, e l’intenzione di unire l’occulto all’erotico rimane.
Lust from Beyond riparte proprio da lì con successo, visto che la campagna ha raggiunto un obiettivo di finanziamento ben superiore a quello richiesto. Ad ogni modo siamo lontani da un prodotto completo, e oggi a nostra disposizione abbiamo solo una demo.
La nostra prova
A prescindere da come si evolverà molto probabilmente la produzione, l’intenzione dei suoi creatori è di non concepirlo come un sequel diretto. Tuttavia si riparte dalla stessa visuale in prima persona, e il giocatore si ritrova in una sfarzosa casa, connessa a una realtà parallela che strizza l’occhio alla mitologia lovecraftiana. La narrazione vedrà Victor Holloway, un nuovo adepto del Culto dell’Estasi, come protagonista. Si tratta di un personaggio diverso dal primo titolo, e quindi probabilmente una storia differente dal precedente capitolo, con il quale condivide solamente il medesimo immaginario.
Nell’esplorazione degli scenari lineari delle due realtà, verremo a conoscenza di nuovi dettagli su di esse e dovremo risolvere dei puzzle, per il momento elementari, basati sulla ricerca di oggetti oppure piccoli rompicapo. Si tratta di una formula abbastanza rodata, la cui efficacia dipende dalla varietà degli enigmi e da quanto risultino veramente stimolanti. È chiaro che sia comunque presto per un giudizio finale. Rimane ancora un po’ opaca ma intrigante la trama di Lust from Beyond, che ad ogni modo rimarca l’obiettivo di far convergere l’horror lovecraftiano con elementi erotici. Di contro è stata aggiunta una Censorship Mode, una modalità che aggiunge la censura alle scene più hot.
Nell’ora scarsa di gioco rimangono piuttosto convincenti i modelli poligonali e texture, qualitativamente convincenti sia per le stanze della magione così come per il Lusst’ghaa. In conclusione, possiamo dire che cerca di scrollarsi il passato di dosso: quando, e se ci riuscirà, ancora non lo sappiamo, ma dei punti di partenza ci sono e quindi non resta che aspettare.