“Due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana, ma riguardo l’universo ho ancora dei dubbi”.
Iniziamo la recensione di questo film citando una delle più celebri frasi di Albert Einstein. Tenetela quindi bene a mente.
Con ben 4 statuette Oscar guadagnate da Parasite, Bong Joon-ho torna finalmente all’opera dietro la macchina da presa con il suo ultimo film, Mickey 17. Il film è distribuito dalla Warner Bros.
Scritta e diretta da lui, la pellicola si presenta come un multigenere satirico che punta tanto a far divertire e intrattenere quanto a riflettere (soprattutto).
TRAMA SENZA SPOILER
Anno 2054. La vita sul pianeta Terra è diventata insostenibile. Criminalità e corruzione dilagano all’impazzata, spingendo quante più persone possibili a cercare miglior vita in altri pianeti. Tra di loro c’è anche Mickey Barnes (Robert Pattinson) che, per sfuggire a creditori senza scrupoli, decide di trasferirsi sul pianeta Niflheim, prossimo alla colonizzazione, con un compito… davvero speciale!
Lui è un “Sacrificabile“. Il suo lavoro è morire in continuazione per testare la sopravvivenza sul pianeta, popolato da bizzarri animali alieni e ricercare quindi il bene per l’umanità. Ma nessun problema! Ogni volta che Mickey muore viene stampato un suo clone che mantiene tutti i ricordi del predecessore. La situazione però si complica quando viene stampato un suo “doppione”… alquanto stizzoso.
MISCHIARE I GENERI
Se vi sono piaciuti i film di Bong Joon-ho sicuramente questo film si unirà alla lista. Un multigenere che spazia tra commedia, grottesco, fantascienza e avventura, capace di far ridere e riflettere. Sempre con quel tocco di satira sociale che solo Bong sa trasporre sul grande schermo.
Qui ritroviamo la sottile riflessione sulle differenze dei ceti sociali mostrate in “Parasite”. Ritroviamo l’action e il grottesco di “Snowpiercer” e, non per meno importanza, le tematiche ambientaliste e sulla tutela degli animali rappresentate in “Okja“.
Citando solo due tematiche illustrate nel film, durante la visione non potrete fare a meno di notare quanto sia ridicola, becera e pericolosa la stupidità umana dei poteri forti. L’uomo stupido al potere fa danni. Sempre!
L’altra tematica è ancora più bella ma non ci sbilanciamo troppo per non farvi spoiler. Vi diciamo solo che a volte, gli animali sono più “umani” degli esseri umani! E ci fermiamo qui.
Insomma, Bong ha la capacità di parlare di argomenti così delicati e attuali in modo eccelso. E lo fa pure a cuor leggero.
COSA ASPETTARSI QUINDI?
Da una parte la regia coreana, con la sua sottile critica sociale verso i poteri forti e l’annientamento dei diritti umani.
Dall’altra parte la produzione americana, focalizzata sull’intrattenimento e sulla spettacolarizzazione del prodotto cinematografico.
A livello di stesura quindi, Mickey 17 richiamerà principalmente lo stile di Okja e Snowpiercer, film in cui Bong ha collaborato con gli Stati Uniti. Non troverete, invece, la magistrale regia e la tecnica usate per “Parasite”, seppur ricordiamo che alcune tematiche di quel film sono riconducibili benissimo anche a Mickey 17.
Per concludere, a noi è piaciuto molto! Seppur non sarà ai livelli di Parasite, siamo certi che Mickey 17 riuscirà a farvi passare due orette e mezza di puro intrattenimento. Ed è proprio bello quando ci si può divertire, anche trattando tematiche più serie.
Recensione redatta da Ruben Zumpano
