Si complica l’affare che vede l’acquisto di Activision Blizzard da parte di Microsoft. L’operazione “monstre” di 68.7 miliardi di dollari del publisher americano da parte della casa di Redmond è stata al centro dell’attenzione del mondo videoludico per diverse settimane, e il dibattito si è acceso soprattutto sulla questione legata alla gestione delle IP.
Un elemento che è stato considerato in misura minore ma comunque molto importante è il fatto che una simile operazione, di tale portata, ha richiesto l’intervento degli enti antitrust. Per chi non sapesse cosa sono, si tratta di enti specifici che mirano ad evitare che un’azienda possa assumere in maniera forzata, attraverso accordi commerciali, una posizione di predominio/monopolio di un dato settore economico. Avendo le due compagnie delle consociate in giro per tutto il mondo, in pratica la situazione si è andata a riflettere sugli enti antitrust di tantissime nazioni. Nei mesi scorsi tutte le nazioni coinvolte hanno avallato l’operazione, e nella data del 26 Aprile era prevista la decisione da parte di CMA, l’ente inglese dell’antitrust.
Per far sì che l’operazione andasse in porto, Microsoft si era data tempo fino alla metà del 2023 per dichiarare concluse le fasi dell’acquisto di Activision, consapevole che avrebbe dovuto raccogliere il parere positivo degli enti antitrust. Anche un solo no avrebbe di fatto bloccato la manovra.
Il “no” decisivo è arrivato proprio dalla CMA, che ha dichiarato l’accordo “preoccupante” sotto diversi aspetti: in primis lo sguardo si è rivolto al cloud gaming, dove l’acquisto di Activision avrebbe portato un vantaggio a Microsoft troppo grande, ma è rientrato nel discorso anche la questione della gestione delle IP più importanti di Activision: un accordo di esclusiva per IP come Call Of Duty andrebbe ad accrescere il mercato di Xbox in maniera eccessiva. Stiamo facendo dei piccoli e semplici esempi per farvi capire, ma ovviamente la sentenza estende il suo spettro a tutte le IP di Activision.
Questo “blocco” ovviamente rende l’acquisto di Activision da parte di Microsoft più dilatato nel tempo, in quanto la casa di Redmond ha già deciso di ricorrere in appello contro la decisione, e si sta affacciando all’orizzonte una dura battaglia legale: Microsoft si è però detta fiduciosa che riuscirà a concludere l’acquisto di Activision entro il 2024.
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