Il franchise di Mortal Kombat è tornato ufficialmente alla ribalta negli ultimi dieci anni circa dopo tre capitoli eccezionali che hanno raccontato una storia che sembrava concludersi con il finale visto in Mortal Kombat 11 dell’anno scorso. Il titolo nel corso dei mesi è stato aggiornato ed ha visto l’arrivo dei sei nuovi personaggi acquistabili tramite DLC singoli o in un unico pacchetto, ma NetherRealm ed Ed Boon hanno deciso di non fermarsi nel migliorare ed ampliare la loro ultima opera. Ecco così che con Mortal Kombat 11: Aftermath sono arrivati inaspettatamente altri tre personaggi e una nuovissima espansione della storia.
NetherRealm Studios è sicuramente una delle migliori software house del settore nel creare una storia avvincente all’interno di una struttura di un fighting game, che non è cosa da poco. I personaggi accattivanti, le animazioni facciali di alta caratura e l’azione senza frani hanno reso la storia di Mortal Kombat 11 una delle migliori della serie, con un finale davvero spettacolare e che ha portato Liu Kang a diventare un dio del fuoco grazie a Raiden. Questo gli ha permesso di avere la meglio sull’antagonista Kronika ed avere il compito di progettare una nuova linea temporale alla fine del gioco.Per quanto non mi sarei mai aspettato che ci fosse alcun tipo di continuazione dopo questi accadimenti, non posso fare a meno di ringraziare gli dei anziani per l’arrivo di Aftermath.
In questa espansione è presente una nuova campagna che si svolge direttamente dopo il finale del gioco base. In questa nuova trama vedremo Shang Tsung, Nightwolf e Fujin impedire a Liu Kang di usare i suoi nuovi poteri e creare un nuovo destino per tutti. Shang Tsung rivela che anche Liu Kang ha bisogno dell’elmetto di Kronika, distrutto nella battaglia finale, per poter modellare correttamente una nuova linea temporale. Se si intervenisse senza quello strumento si rischierebbe la distruzione della clessidra ed un irrimediabile frattura del tempo stesso. Vedere Shang Tsung nella schiera dei “buoni” è stata una divertente antitesi ai suoi soliti tentativi di dominare il regno della Terra.
Mortal Kombat 11: Aftermath è un’ottima vetrina per i vari personaggi introdotti tramite DLC e correlati alla saga Mortal Kombat. Ciò significa che personaggi come Joker e Spawn non saranno coinvolti, ma il focus è posto sugli altri character come Shang Tsung, Nightwolf e Sindel dei “vecchi” DLC e poi le new entry Fujin e Sheeva. Ogni personaggio ha un proprio capitolo da protagonista, in genere intorno a cinque combattimenti. Anche Shao Kahn potrà essere utilizzato in alcuni combattimenti. Realizzare delle espansioni della storia di un videogioco non è mai un compito semplice ma Aftermath è semplicemente un’aggiunta perfetta al gioco originale, anche grazie alla presenza dei viaggi nel tempo già presentata nella trama dello scorso anno. Riesce a intrecciare i personaggi dei DLC con i soliti volti noti, anche se molti di questi rimangono per lo più in background.
Oltre all’espansione della storia, il DLC Aftermath per Mortal Kombat 11 include anche tre personaggi nuovi di zecca. Fujin e Sheeva li ho già stati menzionati poche righe fa, e rappresentano il ritorno di combattenti già presenti in alcuni capitoli della serie e che i fan richiedevano a gran voce. Ovviamente non poteva mancare un volto nuovo e che questa volta arriva direttamente dal mondo del cinema degli anni ’80, sto parlando del leggendario RoboCop.
Fujin, il dio del vento e fratello di Raiden, ha debuttato per la prima volta in Mortal Kombat 4. Anche se pare un personaggio importante, è stato giocabile solo in un’altra capitolo, quella di Mortal Kombat Armageddon. Dal suo ritorno in Mortal Kombat X come NPC nella modalità storia, i fan hanno sperato di vederlo ottenere un ruolo che merita e NetherRealm gli ha sicuramente reso giustizia in questa espansione. Come dio del vento, Fujin è essenzialmente un airbender vivente, un essere che ha il controllo di tutta l’aria che lo circonda. Ciò gli consente alcuni attacchi basati su tornado e folate di vento ed ha anche la capacità attraversare da una parte all’altra lo stage in pochi secondi. Ha anche la sua fidata balestra e una spada, rendendolo un personaggio molto equilibrato.
Rispetto a Fujin, Sheeva è stata giocabile un po’ più spesso dal suo debutto in Mortal Kombat 3, con la sua ultima apparizione solo due capitoli fa. Essendo della stessa razza di Goro, Sheeva è stata a lungo una delle lottatrici preferite dai fan ed è ancora molto divertente da usare in questa ultima iterazione. Le quattro braccia di Sheeva la rendono una forza da non sottovalutare in battaglia, poiché può spezzare gli arti dei giocatori con relativa facilità. Per un essere così massiccia, è anche piuttosto veloce e può avere la meglio degli avversari con combo velocissime. Considerando che questo capitolo non aveva nemmeno Goro giocabile, l’aggiunta di Sheeva è sicuramente apprezzata e aiuta ad aggiungere valore a questa espansione.
NetherRealm Studios è stato uno dei migliori del settore nel portare nei vari roster diversi personaggi dai mondi più disperati, come Freddy Krueger in Mortal Kombat 9. Mortal Kombat 11 ha già aggiunto personaggi di terze parti come Joker, Spawn e Terminator, il che rende RoboCop una new entry azzecatissima. Non solo hanno aggiunto RoboCop, ma sono riusciti anche a farlo doppiare Peter Weller, storico interprete dei film originali. RoboCop è un personaggio davvero divertente da utilizzare, più lento rispetto alla media (esattamente come dovrebbe essere), ma può anche infliggere danni enormi molto rapidamente. Oltre ad essere equipaggiato con la sua pistola, ha anche un fucile d’assalto e un lanciafiamme che può lacerare i nemici.
Insieme a una nuova storia, Mortal Kombat 11: Aftermath riporta le Friendship nella serie. Invece di massacrare il vostro avversario alla fine della battaglia con le Fatality, le Friendship vi permettono di essere gentili. Sentitevi liberi di guardarne alcune su YouTube, ma io vi consiglio di sperimentale da soli, alcune sono davvero stupende. La mia preferita finora è quella di RoboCop, ma tutte quelle che ho visto finora sono fantastiche.
Mortal Kombat 11 contrasta la tendenza del rilascio di DLC scialbi e senza mordente con l’espansione Aftermath. Un ottimo è stato fatto inoltre nel dare spazio sia ai vecchi sia ai nuovi personaggi nella nuova storia, permettendo alla trama di risultare fresca e originale. Combinando questo con i tre nuovi personaggi, Fujin, Sheeva e RoboCop, Mortal Kombat 11: Aftermath indubbiamente è un ottimo modo per far tornare i fan sul titolo o avvicinare nuove persone a questo stupendo picchiaduro.
Probabilmente era già il miglior titolo nel genere di appartenenza di questa generazione ma ora, con l’arrivo di Aftermath, Mortal Kombat 11 fa un ulteriore passo in avanti, aggiungendo contenuti divertenti con una nuova trama incentrata sui personaggi introdotti nei DLC, tre nuovi e senza dimenticare il ritorno delle Friendship. Si tratta di un must have per tutti i fan e per gli amanti dei picchiaduro.