Amate i “Kart racing games” E siete fan di alcuni pezzi di storia marchiati Nickelodeon come Spongebob, i Rugrats, Hey Arnold! e TNMT? In questo caso, abbiamo proprio il gioco che fa per voi! O per meglio dire, “avremmo potuto avere”.
I videogiochi sul genere Kart racing, indubbiamente, coprono per non pochi giocatori il ruolo spesso coperto dai picchiaduro: quasi chiunque li ha provati almeno una volta, anche non-gamers (per gli amici, “Babbani”), ed è sempre piacevole farci una o due partite per passare il tempo, specie se con/contro i propri amici.
Se molti di noi sono cresciuti con Tekken e Mortal Kombat, altrettanti possono sostenere di aver fatto lo stesso con Mario Kart e Crash Team Racing, giusto per scadere negli esempi più banali e terra-terra. Al riguardo, i peruviani di Bamtang hanno sfornato Nickelodeon Kart Racers, pubblicato da GameMill e Maximum Games, titolo che prova a seguire la scia leggera, spensierata e per tutti rilasciata da questi titoli, ma qualcosa dev’essere andato storto: forse i suoi creatori non avevano previsto che nel perseguire ciò a cui si punta con questi titoli, avrebbero potuto incappare in una buccia di banana o in una bomba vagante, rischiando così di produrre un titolo molto, molto lontano dall’essere sullo stesso piano qualitativo, ad esempio, dei giganti citati.
Così è – ahinoi – successo, e anche se potremmo farla davvero breve, per senso del dovere vediamo comunque di andare a fondo nel capire precisamente cosa non sia andato liscio nella fase di realizzazione.
Spongebored
Essendo un titolo molto “povero”, possiamo semplificare questa disamina dividendola comodamente in una manciata di aspetti: iniziamo con quello del gameplay, il più salvabile, ma allo stesso tempo comunque lontano dalla sufficienza.
Le vostre gare si svolgeranno su tre differenti tipi di superficie: asfalto, Slime (il corrispettivo delle parti acquatiche) e aria. L’asfalto è indubbiamente la parte più divertente e meglio realizzata, in cui possiamo tra l’altro dilettarci nello sfruttamento di derapate dalla durata ben calibrata, in modo da ottenere boost aggiuntivo (come appunto in Mario Kart e CTR, does it ring a bell?). La seconda parte riguarda lo Slime che, come vi abbiamo detto, trattasi delle parti acquatiche, ma dobbiamo anche aggiungere che lo Slime è allo stesso tempo la sostanza che ci offrirà l’utilizzo del turbo: questo vuol dire che quando avremo a che fare con chiazze e pozze di Slime durante le parti sull’asfalto, dovremmo assolutamente collezionarle per aumentare la nostra riserva di turbo. Come avrete ormai capito, durante le parti acquatiche il turbo sarà in continua ricarica, essendo lo Slime stesso la superficie di gara, cosa che purtroppo non contribuirà assolutamente a rendere queste sequenze meno noiose. “Staticità” è la parola che meglio descrive la parentesi liquida delle piste, in cui non potremo nemmeno mettere a frutto la nostra abilità con le derapate.
Riguardo la terza parte, quella in aria, lasciamo perdere: il gioco si limita ad una copia sputata degli alianti di Mario Kart, ma la quasi totalità delle brevissime aree in cui dovremo “guidare” in aria saranno cortissime e nel peggiore dei casi buggate, o eccessivamente influenti nel ribaltare la classifica: per farvi capire l’entità del problema, in una gara in particolare sono passato da primo a quinto perché quattro kart precipitati nel baratro, hanno respawnato metri davanti a me, quel povero cristiano che oltretutto ha affrontato la quasi totalità del tragitto in aria usando il turbo al suo massimo. Ma no, meglio sbagliare, cadere, ed essere ricompensati con un teletrasporto in prima posizione. Easy.
L’ultima componente di cui non abbiamo parlato riguardo il lato relativo alle corse è la disponibilità di usare oggetti: anche qua, niente di sostanzialmente nuovo, con tante copie di consumabili prese dagli altri Kart Racing games e addirittura con alcuni oggetti a svolgere lo stesso ruolo, ma con un’estetica ed un nome diversi. Mancanza di creatività who?
La desolazione di NKR
Ora che vi abbiamo fatto capire che il gameplay non è proprio brillante, siete finalmente pronti a sapere tutto sul resto, che come vi abbiamo detto è persino peggiore. Credetemi.
Procediamo con il prossimo gradino, legato a farvi capire quali personaggi utilizzeremo e dove. Nickelodeon Kart Racers ci offre 12 personaggi differenti, e già questo numero non è proprio il top. Se pensate che siamo troppo severi nel sostenerlo, provate a nominare i personaggi che inserireste in un gioco come questo considerando anche solamente Spongebob e TNMT: siamo sicuri che arrivereste comunque a 12 senza forzare troppo la mano, e la cosa non va affatto bene considerando che parliamo di due sole serie animate su un totale di 4 presenti nel gioco. Ma potremmo anche andare oltre questo problema, o meglio, avremmo potuto: il punto è che i personaggi non parlano e non contano su nessuna vera personalizzazione in particolare. Nemmeno un urlo, una frase di esultanza, uno scherno durante un sorpasso. Gli è stato attribuito un consumabile unico a tema, che non sà sempre di speciale, e a cui avremmo preferito la voce e magari qualche modello di veicolo più personalizzato. Invece ci ritroviamo con poteri che spesso sono meno influenti di altri oggetti standard, e alcuni dei nostri personaggi preferiti appartenenti al mondo del buonumore senza la capacità di proferire parola. Nemmeno. Una. Singola. Parola.
Per adesso non il massimo insomma, ma aspettate, perché è in arrivo il turno delle piste, che renderanno il tutto ancora peggiore: sono 24, e questo non è affatto un male, anzi! …peccato che dopo qualche decina di minuti inizieranno a puzzarvi, e dopo altrettanti minuti capirete che trattasi di tracciati blandissimi, l’uno la copia dell’altro, e senza varietà se non per qualche “sudden death” occasionale, o qualche boa da prendere obbligatoriamente nel verso giusto – pena l’eliminazione. Le piste non riescono a brillare nemmeno esteticamente ed anzi riescono a diventare un vero pugno nell’occhio specialmente nelle discutibili parti verde acido dovute allo Slime come superficie di gara. Per il resto, ci sembrerà di avere davanti agli occhi un titolo PS1/PS2 con l’aggiunta dell’HD. Ed è doveroso ripeterlo: le piste hanno ricevuto un copy-paste così pesante che faticherete seriamente a distinguerle.
Nemmeno le modalità di gioco ci aiutano, offrendoci niente di nuovo se vogliamo tirar fuori il più mero degli eufemismi: i soliti gruppi di piste chiamati “Coppa X”, la corsa libera, la sfida a tempo. Non è presente nemmeno una modalità dedicata alla battaglia, per quanto anch’essa rischi ormai di puzzare di vecchio se non curata con un filo di estro. L’unico lato positivo è la presenza del couch coop fino a 4 persone, ma la positività viene immediatamente mitigata dall’assenza di qualsiasi componente online. Sembra proprio che non ci possa essere un singolo aspetto ritenibile solido a tutto tondo, insomma.
“Dettagli” chi?
Ora dovreste esservi fatti una bella idea: conoscete la qualità che il gameplay può vantare, sapete quanti personaggi e quante piste siano presenti nel gioco, e le modalità offerte per rendere il più vario possibile il vostro divertimento. Di conseguenza, possiamo finalmente passare alla parte peggiore di tutto il gioco: il lato estetico (e non solo) dei menù e la cura dei dettagli. Qua ci ritroviamo davvero al segnale più vivido che il titolo possa offrirci riguardo la totale incompetenza videoludica e ancor più totale mancanza di gusto posseduta da chiunque abbia detto “Sì, finalmente il gioco è pronto per il mercato!”. Il menu fa, come direbbero i più illustri letterati del passato, ridere ai polli. Vi sembrerà seriamente di essere incappati in qualche profilo DeviantArt di dubbia qualità, o di essere in un sito che mostra i lavori dei grafici delle zone più remote dell’India. Avrete questo presagio sin da subito, persino i loghi del publisher e degli sviluppatori puzzano di obsoleto, ma il menu è davvero quasi adorabile da quanto è completamente povero di buongusto. Vogliamo togliere il lato estetico? Benissimo, sappiate che di menù non abbiamo comunque quasi nulla: ad esempio, nelle impostazioni le opzioni sono ben DUE, ed entrambe legate tra l’altro alla componente audio che, come già affermato, non è minimamente salvabile.
Sulla soundtrack, a proposito, è meglio tagliare corto e stendere un velo pietoso: anche qua, sappiate che la creazione di suonerie del Nokia 3330 potrebbe ottenere risultati perlomeno più originali. Tornando al Menù, rimangono il Negozio, in cui comprare parti per personalizzare i vostri veicoli e potenziarli, la Hall of Fame, ed un “tutorial” di dubbia qualità, con i suggerimenti mal distribuiti sul piano estetico e funzionale, precisamente sul posizionamento degli elementi…e infine abbiamo un’ultima voce: i crediti. Wow. E dopo aver parlato dei crediti, per essere coerenti con il loro ruolo, possiamo dirvi che è giunto il momento di chiudere questa amara recensione.
Insomma, ci sarebbe piaciuta parecchio l’opportunità di offrirvi una panoramica dai toni più entusiastici, ma non è il caso di negare l’evidenza, specie quando è così palese. Nickelodeon Kart Racers non è un gioco che vi raccomandiamo di acquistare, e se andiamo a vedere il suo prezzo la situazione precipita drasticamente, fino a darci il diritto di definire il costo scandaloso. Un vero peccato, dato che il gameplay su asfalto – che gli sviluppatori avrebbero dovuto mettere in netto risalto rispetto alle corse sullo Slime – non è malaccio, e i problemi legati perlomeno ai personaggi avrebbero potuto alleggerire un minimo il duro responso. Ma, nuovamente ahinoi, così non è stato. Il lavoro svolto da Bamtang non è comunque da bocciare al 100%, e ci auguriamo che i ragazzi tornino alla ribalta con un titolo più solido e ben caratterizzato.
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