Ancora una volta il catalogo di Amazon Prime Video è destinato ad ampliarsi e questa volta è il turno Nine Perfect Strangers. La serie in questione, adattamento dell’omonimo romanzo di Liane Moriarty, vede in un ruolo centrale Nicole Kidman, recentemente molto attiva in questo genere di produzioni. Infatti, è lei la guru che gestisce il lussuoso resort in cui la serie tv ambienta i suoi otto episodi. In questa idilliaca cornice la “life coach” dal sorriso sempre onnipresente promette di guarire e rigenerare i suoi nove ospiti, logorati dalle esperienze delle loro vite moderne. Le figure coinvolte spazieranno da figure classiche come un padre di famiglia fino ad arrivare ad altre più moderne come la coppia di influencer. Allo stesso modo ognuno presenterà le sue personali motivazioni per essere lì e naturalmente la sua morale che li hanno accompagnati nella mia visione delle prime sei puntate.
Un falso idillio
Come è facile immaginarsi e come insegnano tante altre produzioni, promesse così seducenti e affascinanti nascondono sotto banco ben più di un trabocchetto. Per carità Nine Perfect Strangers mostra solamente gli scheletri nell’armadio dei personaggi e perciò chi si aspetta chissà quale deriva horrorifica o addirittura paranormale rimarrà deluso. Tuttavia, la serie tv promette e mostra abbastanza carne al fuoco soprattutto quando costringe gli ospiti del resort a confrontarsi con i propri demoni interiori. D’altronde durante la durata del trattamento spesso lo spettatore si stupirà di quanto il legame tra beneficio e rischio sia stretto. Proprio questo aspetto e l’invadente “sensazione“ che non tutta la verità dietro agli interessi della stravagante terapeuta sia stata svelata del tutto catturano sufficientemente l’interesse dello spettatore. Tuttavia, questa atmosfera carica di tensione e mistero purtroppo non da vita a dei colpi di scena strabilianti o soluzioni di trama del tutto convincenti.
Regia e cast
La prima stagione di Nine Perfect Strangers vede alla regia Jonathan Levine, il cui lavoro si dimostra degno di lode. Infatti, le inquadrature, amalgamate ad una buona scelta di effetti sonori e musiche per il comparto sonoro, riescono a catturare le sensazioni mostrate a schermo. Un fattore da non sottovalutare in quanto aumenta l’empatia tra spettatore e personaggio e che alimenta l’aura di mistero costruita intorno alla terapia. inoltre, si viene subito catapultati nel mezzo della scena tanto da diventare quasi un osservatore in media res quasi scomodo. Personalmente nelle fasi iniziali vi consiglio di non farvi trasportare troppo dall’aura di falsa santità che permea l’ambientazione, anche perché sarete ben presto riportati con i piedi a terra.
Come già anticipato, c’è qualcosa dietro alla figura interpretata da Nicole Kidman che, come un’abile burattinaia, si preoccupa di creare e controllare le varie dinamiche tra i suoi ospiti, tutt’altro che scelti a caso. A supportare la performance dell’attrice nel cast troviamo anche Melissa McCarthy, Michael Shannon, Luke Evans, Bobby Cannavale, Regina Hall, Samara Weaving, Melvin Gregg, Asher Keddie, Grace Van Patten, Tiffany Boone e Manny Jacinto. A conti fatti non ci si può lamentare delle performance di ognuno di loro che soprattutto nel complesso risultano convincenti. Naturalmente, per fasi un’idea totale di questo aspetto non bisogna fermarsi alla prime dinamiche presentate nella storia, ma sarà necessario addentrarsi sempre di più nella fitta rete di mistero e suspense. in fin dei conti le prime sei puntate a noi disponibili sono andate a costruire pezzo dopo pezzo lo scenario che si dipana allo spettatore, anche se qualche soluzione fa storcere un po’ il naso.
Conclusioni
In conclusione Nine Perfect Strangers si colloca nell’attuale panorama come un’ottima miniserie che si avvicina ai generi del Thriller e del Giallo, lasciando anche un sufficiente spazio alle sfaccettature che compongono l’animo di ogni personaggio. D’altronde, anche facendo riferimento a semplici dinamiche di causa ed effetto, il motivo per cui ognuno varca la soglia del grande resort sarà differente e a disposizione dell’interesse dello spettatore. In particolare quest’ultimo, a patto che riesca a soprassedere su alcune passaggi o soluzioni di trama non pienamente funzionanti, potrà esser catturato da un’atmosfera ricca di suspense e della giusta dose di mistero. Chiudono il pacchetto una buona regia e un buon comparo sonoro che all’atto pratico evidenziano bene il “pathos” emozionale dietro a più di una scena. Di conseguenza, al netto di tutto quanto descritto fino ad ora, non mi sorprenderei che la produzione riesca a ritagliarsi un posticino al sole, ma quanto questo sarà grande lo deciderà il suo pubblico. A me non resta he ricordarvi che Nine Perfect Strangers è prossimamente in arrivo su Amazon Prime Video dato che al 20 Agosto non manca molto.