Con un forte tributo a The Legend of Zelda: The Wind Waker, Oceanhorn: Monster of Uncharted Seas aveva tutti gli ingredienti per essere un gioco d’avventura memorabile: un oceano da scoprire, un piccoletto con una spada e molte isole da esplorare. Dopo un passaggio notevole su cellulari e tablet, il titolo di Cornfox si è insinuato sulle nostre console nella speranza di attirare sempre più giocatori. Non riuscendo ad ottenere il successo desiderato (non è Zelda a volerlo), Oceanhorn si è ritagliato una buona reputazione e torna con un seguito molto più ambizioso. Pronti a respirare questa nuova aria di avventura?
In un paesaggio maestoso, i bellissimi accordi di un pianoforte supportano una deliziosa melodia. La schermata del titolo attira già la mia attenzione. Il primo episodio ci ha affascinato con la sua magnifica colonna sonora e questo sequel prende la stessa strada. Mentre le immagini dell’introduzione scorrono, un violino si staglia e l’avventura inizia, di notte, sotto una pioggia torrenziale e un temporale che rompe il cielo. Un vecchio di nome Mayfair riceve un figlio. Quindici anni dopo, il bambino è cresciuto e arriva su un’isola per seguire un’iniziazione per diventare un cavaliere.
Il 3D isometrico dell’originale è scomparso a favore di una telecamera in terza persona. Gli ambienti, in tempo reale, sono ora molto più dettagliati e il giocatore può manipolare la visuale in totale libertà. Le texture sono pulite ed i diversi effetti riflettono gli sforzi dei grafici: gli alberi si muovono, la resa dell’acqua è di buon livello, il personaggio lascia impronte nella sabbia, i gabbiani volano nel cielo… il tutto è vivo e le prime impressioni sono, in quanto tali, abbastanza buone.
Se Oceanhorn è considerato lo Zelda delle piattaforme mobile, non è una sorpresa. È infatti molto semplice, anche qui troviamo tutti gli elementi della serie Nintendo: la barra della salute, gli oggetti da collezionare, i combattimenti con la spada e la possibilità di concentrarsi per potenziare l’attacco, lo scudo, i vari oggetti, il denaro, il taglio dell’erba, i forzieri, dungeon, ecc. Gli enigmi poi sono ripresi molto dalle avventure di Link con meccanismi da utilizzare, chiavi da trovare o persino boss da affrontare. In breve, è Zelda! C’è ancora una differenza in termini di sfida. I nemici, compresi i primi che incontrerete, sono più coriacei. Un colpo non basta, bisogna tornare alla carica per superarli. Il gioco introduce anche un sistema di esperienza ma che alla fine non aggiunge molto all’esperienza globale. E questo è senza dubbio il problema più grande con Oceanhorn 2, il suo gameplay è un po’ traballante ed è troppo generico (il character design in particolare) per essere degno della saga a cui si ispira. Copiando Zelda, il gioco inevitabilmente si scontra con il confronto dei titoli di Nintendo.
Che si tratti delle sue animazioni non proprio perfette, delle sue missioni non proprio memorabili o più direttamente del suo progresso, Oceanhorn 2 soffre di componenti un po’ datate. Durante gli scontri, i colpi non proprio precisi non aiutano e le aree alla fine sono piuttosto piccole. Un’altra novità che avrebbe meritato più attenzione: i compagni. Durante la vostra avventura, verrete supportati da vari co-protagonisti a cui dovrete impartire ordini. Questa aggiunta risulta però abbastanza marginale, fine a sè stessa e tende a spezzare un po’ il ritmo dell’azione. Quindi, ovviamente, facciamo i pignoli, ma avremmo voluto che gli sviluppatori si spingessero un po’ oltre nelle loro intenzioni. Resta il fatto che Oceanhorn 2, che vi consigliamo di giocare con un controller, è un buon titolo. Graficamente pulito, il gioco ha una colonna sonora di qualità e offre una piacevole avventura. Sebbene sia anni luce distante da Breath of the Wild , la sua principale ispirazione, è più ambizioso del primo episodio e delizierà i giocatori desiderosi di enigmi ed esplorazione. Dato che è disponibile nella vasta libreria di Apple Arcade è un titolo che consigliamo altamente di provare a tutti i possessori di un dispositivo Apple. La mia prova in particolare è stata fatta con iPhone 12 Pro e iPad Air di 4a generazione.
Con le sue isole paradisiache, il suo oceano e i suoi vari gadget, Oceanhorn 2 bisogna prenderlo per quello che è: un clone di Zelda che assorbe The Wind Waker e Breath of the Wild. Sviluppato con l’Unreal Engine, il titolo è molto più ambizioso del suo predecessore e vanta risultati complessivi di alta qualità. È comunque un peccato che il gameplay e l’interesse suscitato dalle missioni siano al di sotto dell’aspetto visivo. Le animazioni non sono perfette e avremmo voluto che questo sequel andasse oltre nelle sue intenzioni. Ma per coloro che vogliono immergersi in un mondo da esplorare, combattimenti e puzzle, Oceanhorn 2 tocca i punti giusti. Non è sicuramente un pari di Zelda, ma abbiamo visto diversi titoli del genere decisamente peggiori.