In questi ultimi giorni il cinema, soprattutto in Italia, sta subendo un vero e proprio tracollo. Le notizie sulla sanità che dominano il momento storico in cui ci troviamo hanno colpito in maniera profonda questa industria, tanto che molti film previsti nelle prossime settimane hanno visto slittare la loro data d’uscita. Tra questi troviamo il nuovo film Disney e Pixar Onward – Oltre la magia.
Un film sotto alcuni aspetti innovativo, con una sceneggiatura originale. Pixar, dopo tanto tempo, è riuscita a sfornare un’opera non sequel di prodotti precedenti (l’ultimo era stato Coco nel 2017), ritrovando lo spirito dei primi anni di questa meravigliosa azienda. Onward – Oltre la magia presenta delle novità importanti su alcune tematiche, come il primo personaggio nella storia Disney e Pixar dichiaratamente omosessuale. Una piccola rappresentanza della comunità LGBT purtroppo ancora troppo marginale.
Trama
Il mondo era, un tempo, un posto magico popolato da creature incantate. La magia veniva utilizzata in molte situazioni come aiuto e supporto della vita quotidiana ma ciò richiedeva potere e sforzo. Per questo motivo si è iniziato a creare supporti che aiutassero nella vita di tutti i giorni in maniera più semplice e immediata. Man mano che le epoche avanzavano, le tecnologie aumentavano sostituendo del tutto l’uso della magia.
In un mondo ormai moderno, Ian, giovane elfo protagonista della storia, compie sedici anni. Un evento molto importante per la sua innata insicurezza. Ian ha deciso che ormai è arrivato il momento di vincere le sue innumerevoli paure e cercherà di farlo senza successo. Il fratello maggiore, Barley, è completamente diverso: impavido — anche troppo — e, soprattutto, si sente libero di essere esattamente come vuole essere.
Il giorno del compleanno di Ian, la mamma fa dono ai due ragazzi di un bastone magico lasciato dal padre prima di morire, in grado di riportarlo in vita per 24 ore. L’incantesimo non riesce, o meglio, riesce a metà e per questo i due ragazzi si troveranno ad affrontare un avventuroso viaggio — tra creature magiche e luoghi sconosciuti — per rivedere il padre un’ultima volta.
Personaggi
Protagonista del film è Ian, un elfo timido e pieno di insicurezze. L’azione parte e si sviluppa nel giorno del suo sedicesimo compleanno, evento che, in un modo o nell’altro, gli cambierà la vita per sempre. Ian è un ragazzo metodico a cui piace fare liste di ciò che vorrebbe fare. Mettere nero su bianco le sue intenzioni lo aiuta a non entrare evidentemente nel panico, facendolo organizzare al meglio. Ian è un personaggio con cui si empatizza sin da subito. L’insicurezza è certamente un qualcosa che caratterizza ognuno di noi, c’è chi la sente di più e chi riesce, invece, ad averne di meno. Non sempre è una cosa negativa perché dà la possibilità di non rischiare inutilmente, ma quando è troppa c’è l’eventualità che blocchi nel fare anche cose che in fin dei conti risultano piacevoli. Chi scrive in questo momento lo sa bene cosa significa rispecchiarsi in Ian, e la crescita che lo caratterizza nel corso del film dà speranza allo spettatore che lo guarda, grande o piccolo che sia.
Totalmente opposto è il fratello maggiore, Barley. Senza paure, sicuro di sé stesso. Un ragazzo “allo sbando” ma leale con la sua famiglia e molto affettuoso. Sarà proprio Barley, nel corso della storia, a spronare il fratello nell’agire e nell’abbattere del tutto le sue inutili paure. Non esiterà un secondo nell’aiutare il fratello e salterà a bordo del suo amato furgone, Ginevra, per intraprendere questa nuova avventura. Egli sa bene che la magia — intesa in senso classico — non gli appartiene, nonostante ne sia un grande cultore. Il mago di casa è il fratellino, e ciò non lo rende invidioso quanto, piuttosto, orgoglioso. Barley è comunque una creatura magica, grazie al suo forte spirito guida e alla sua voglia di esserci sempre e comunque per la sua famiglia. La sua vera magia è nel suo carattere, ed è un incantesimo che non si spezzerà mai.
Madre di questi due ragazzi è Laurel. Una donna sicuramente molto forte che ha cresciuto, suo malgrado, due figli da sola e che ha saputo trasmettere valori profondi, seppur i due ragazzi siano così diversi tra loro. Laurel, nonostante la sua forza d’animo, presenta le sue fragilità soprattutto quando si parla dei figli. Nonostante questo, farà di tutto per aiutarli nel loro intento di rivedere il padre, senza timori.
Altro protagonista, seppur a metà, della vicenda è Wilden, il padre di Ian e Barley. Ian non ha mai conosciuto il padre, in quanto è morto prima che lui nascesse. Un padre involontariamente assente, che apparirà a metà grazie all’incantesimo fatto da Ian. Personaggio interessante non tanto dal punto di vista della caratterizzazione, quanto per ciò che rappresenta.
Altre creature magiche si susseguiranno nel corso degli avvenimenti, come unicorni randagi e altri non identificati tra cui spicca un fauno poliziotto, Gore, nuovo compagno di Laurel e Corey, una manticora un po’ pasticciona e proprietaria di un ristorante che, grazie ai due ragazzi, ritroverà le sue origini di creatura incantata.
Tematiche
Il tema principale del film è la fratellanza. Troviamo due fratelli che si supportano a vicenda nonostante tutto, e che muovono l’azione dall’inizio alla fine. Argomento molto importante ma comunque già visto in altre opere Disney — ultimamente in Frozen — che, però, sarà centrale e primario nel corso di tutto il film. Da ciò deriva tutta una serie di questioni come il supporto, l’orgoglio e il coraggio che in due fratelli dimostreranno di avere in più occasioni.
Ian e Barley sono sicuramente legati grazie anche all’assenza del padre. In questo caso è una mancanza dovuta a forze maggiori, che però ben rappresenta una realtà ormai molto comune nella nostra società. La figura del padre è quella che purtroppo risulta essere più carente rispetto a quella della madre, dovuto anche a regole e credenze ormai radicate nella comunità in cui ci troviamo. Dogmi che andrebbero rivisti e scardinati. Un padre che torna per breve tempo, ma a metà. Significativo, no?
Una critica minore e velata è sicuramente rivolta alla tecnologia: Pixar deve molto allo sviluppo tecnologico, ma fa notare anche che l’essere umano tende ad adagiarvisi dimenticando le cose importanti e primitive che lo contraddistingue. Quello rappresentato è un mondo immaginario, ma non così lontano dalla realtà.
Infine, vediamo una piccola parentesi che però apre un enorme spazio per il futuro nel campo dell’animazione. Per la prima volta viene presentato un personaggio appartenente alla comunità LGBT in maniera del tutto naturale, com’è giusto che sia. Ci voleva, e la speranza è che nei prossimi lavori questo aspetto venga allargato e approfondito.
Conclusioni
Dan Scanlon, regista del film, afferma che si tratta di una storia autobiografica in quanto la perdita del padre in tenera età ha segnato profondamente lui e il fratello. Detto ciò, a mio avviso, le tematiche affrontate dal film appartengono alla biografia di molte persone che lo andranno a vedere, chi più chi meno. Sono temi universali, rappresentati nella maniera più cristallina e semplice possibile. Per quanto la storia risulti scontata a volte, è qui che trova il suo punto di forza: temi così conosciuti che ti toccano in maniera inequivocabile.
Non mancano, ovviamente, spunti di comicità così come non mancheranno le lacrime, di gioia o di tristezza. Anche una persona adulta rischierà di piangere, e meno male. Non si dovrebbe mai avere paura, nemmeno di mostrare le proprie fragilità.
La Pixar ha ritrovato la purezza di una volta, staccandosi un po’ dalle produzioni più vicine alla Disney e recuperando la magia che l’ha sempre contraddistinta.
Contrariamente da quanto annunciato in precedenza, Onward – Oltre la magia, distribuito da The Walt Disney Company Italia uscirà nelle sale italiane il 16 aprile.
Data di uscita: 16 aprile
Durata: 103 minuti
Distribuito da: The Walt Disney Company Italia
Regia: Dan Scanlon
Musiche: Mychael e Jeff Danna
Voci italiane:
Alex Polidori – Ian Lightfoot
Andrea Mete – Barley Lightfoot
Sabrina Ferilli – Laurel Lightfoot
Fabio Volo – Wilden Lightfoot
Favij – spiritello
Raul Cremona – apprendista stregone
David Parenzo – cameriere