In un periodo piuttosto caldo di uscite, soprattutto in casa Sony, potrebbe essere passato inosservato il lancio in Accesso Anticipato su PC (tramite Epic Games Store) e Game Preview su Xbox One di Ooblets, titolo indie firmato da Glumberland. Il titolo, appunto, è proposto in una formula in divenire, e verrà costantemente aggiornato nei prossimi mesi anche grazie al feedback della community. Per questo non sono qui per proporvi una recensione vera e propria, ma per darvi le mie impressioni dopo alcune ore passate a scoprire le meccaniche e i contenuti proposti.
Ooblets è in parte “life simulator”, in parte “farming simulator”, un po’ in stile Animal Crossing o Harvest Moon: ci ritroviamo infatti nei panni del nuovo arrivato in una curiosa cittadina, Badgetown, popolata di diversi personaggi ognuno accompagnato da una o più buffe creature: questi sono proprio gli Ooblet, simpatici amici che ci accompagneranno in ogni dove e che potremo ottenere “coltivando” i loro semi. Si tratta di creature che ricordano in tutto e per tutto i Pokémon e che però hanno una peculiarità molto particolare: danzano. Esistono infatti gli scontri tra Ooblet, ma si terranno in forma di sfide danzerine con una particolare meccanica a turni. Ma andiamo con ordine.
Come il più classico “life/farming simulator” (un altro esempio di riferimento potrebbe essere My Time at Portia), nel via dell’avventura si prendono i panni di un avatar di cui possiamo decidere alcuni aspetti, in modo abbastanza limitato in realtà. Dopodiché saremo lanciati nel mondo di gioco e inizieremo a scoprire la nostra nuova casa, facendo conoscenza degli abitanti della cittadina (compreso il buffo sindaco che inizierà subito a darci cose da fare) e iniziando a crearci una nuova vita, con i nostri Ooblet. Avremo quindi a disposizione una casa, naturalmente da sistemare da cima a fondo, e un bel campo per iniziare a coltivare i nostri amici (sì, detto così è leggermente inquetante), ma anche le risorse che ci saranno necessarie per perseguire diversi obiettivi o per realizzare diverse ricette. Le attività presenti sono abbastanza classiche del genere: amici da aiutare, cose da riparare, risorse da raccogliere. Le similitudini con i Pokémon si ritrovano anche nella natura “collezionabile” degli Ooblet: ne sono presenti diverse specie, tutte diverse tra loro e una più buffa e simpatica dell’altra. Ma come si “catturano” gli Ooblet? L’unico modo è quello di ottenere il loro seme, e per farlo dovrete sfidarli in un combattimento a base di mosse di danza del vostro Ooblet. Si tratta di una sfida 1v1, in cui a vincere è il primo che arriva al punteggio di 20. La cosa è gestita come un vero e proprio combattimento a turni basato su carte: ogni turno si pescano 4 carte, ognuna delle quali ha una mossa da utilizzare, che può servire per guadagnare punti, rubarli o ottenere vantaggi particolari. Una volta ottenuta la vittoria, il vostro premio sarà il seme di quell’Ooblet e potrete piantarlo e farlo crescere nel vostro giardino, fino a ottenere un nuovo amico.
Nella cittadina di Badgetown, come detto, sono presenti diversi NPC, tutti caratterizzati diversamente; inoltre sono presenti anche negozi in cui acquistare diversi strumenti che ci miglioreranno la vita, semi di varie piante da coltivare, ma anche elementi estetici. Ogni Ooblet che otterremo invece potrà essere analizzato dalla ricercatrice di Badgetown, in modo da ottenere la valuta di gioco. Come ogni “life/farming sim”, è presente naturalmente l’alternanza notte e giorno, che risulta anche fondamentale per il riposo: il nostro personaggio infatti è dotato di una vera e propria barra di energia che si consumerà mano a mano a seconda delle attività: ogni azione ha un costo specifico, che sia tagliare un tronco per ottenere legna, oppure raccogliere un curioso fungo. Una volta esaurita, non sarà possibile effettuare altre azioni e dovremo per forza riposare.
A livello estetico Ooblets è adorabile: lo stile adottato e cartoonesco e assolutamente scanzonato, compresi i suoni che i personaggi emettono al posto delle parole (anche questo in stile Animal Crossing), le musiche e le animazioni simpaticissime. Il tutto contribuisce quindi a creare lo stile unico di Ooblets, che nonostante i riferimenti presi in causa anche piuttosto importanti, riesce a ritagliarsi una sua identità. Nonostante inoltre la natura di Early Access, l’aspetto tecnico è ben curato, con caricamenti non invasivi e l’assenza di particolari bug fastidiosi, cosa niente affatto scontata.
Quello che manca, in questo momento, è la presenza di una vera e propria main story più definita, che però non escludiamo sia in lavorazione, vista la natura di Accesso Anticipato del prodotto. In ogni caso, anche in questa forma “iniziale” Ooblets è in grado di regalare diverse ore di gioco molto piacevoli e scanzonate, popolate di creature adorabili e pacifico farming, oltre che vera e propria “caccia all’Ooblet”. Nell’attesa di aggiornamenti più importanti e di ampliamento dei contenuti di gioco, la base è assolutamente valida e, se foste alla ricerca di un titolo con le caratteristiche già elencate, prendetelo seriamente in considerazione, senza dimenticare il fatto che per il momento è proposto esclusivamente in lingua inglese.