Nel corso degli ultimi anni Bigben Interactive è forse uno dei publisher che più di tutti ha conosciuto una grande crescita, grazie a moltissime produzioni dedicato al mondo sportivo. Overpass rappresenta un deciso cambio di direzione per quanto riguarda i racing games, giochi già prodotti negli anni dal publisher francese, basti pensare a Kylotonn e la sua serie dedicata al mondo del rally con licenza WRC.
Ebbene, Overpass è sviluppato da Zordix Racing, e vuole essere un racing game diverso, perché in questo caso si tratterà sì sempre di gare fuoristrada, ma a bordo di ATV e UTV (mezzi a quattro ruote da fuoristrada simili ai Buggy). Niente licenze ufficiali, ma solo terra, fango e sabbia davanti a voi.
Scopriamo se questo cambio di direzione da parte di Bigben Interactive è stato ben fatto o no! La prova è avvenuta su PS4 Base.
Il gameplay
Overpass come detto è un’idea molto originale, che va sicuramente a distaccarsi dai classici racing games dedicati al mondo delle gare fuoristrada, ma si basa su una struttura fin troppo classica per quanto riguarda le modalità di gioco. Non ci sono infatti moltissime varianti, e le modalità sono le più canoniche: Carriera, Gara Veloce, Sfida Personalizzata e il Multigiocatore. Niente di particolarmente diverso dal solito. Ma, questo va detto, la modalità Carriera è sicuramente l’attività principale di questo Overpass, ed è sicuramente molto ben strutturata. Questo tipo di modalità è ormai un fiore all’occhiello per quanto riguarda il publisher e le sue produzioni, basti pensare a quelle della serie AO Tennis. In questa modalità vi troverete ad affrontare molte gare, quanto meno a livello numerico, dato che molti circuiti si ripetono più volte. Ogni 12 gare che completerete, avrete accesso ad una sorta di Campionato mondiale, e il vostro piazzamento in classifica nelle gare di qualifica vi darà dei punti, che vi metteranno in classifica con altri avversari. Il sistema è inoltre arricchito dal fatto che, vincendo gare, potrete acquistare nuovi mezzi e upgrades vari per il pilota. Interessante anche il fatto che, usando un veicolo, questo vada gestito e riparato, altrimenti diventa inservibile per le gare successive. La Carriera, se vi lasciate prendere dal titolo, può tenervi attaccati al pad per ore.
Il problema però nasce una volta che vi metterete effettivamente alla guida. Anche nel sistema dei comandi Overpass è un titolo abbastanza classico, ma ha un’aggiunta interessante: mediante il pad direzionale durante la gara è infatti possibile modificare il sistema di trazione del vostro mezzo, cosa che può essere utile per superare ostacoli altrimenti invalicabili. Potrete scegliere tra la trazione a quattro ruote, quella a due ruote, trasformando il mezzo in un veicolo a trazione posteriore, oppure attivando la trazione differenziale, dove ogni ruota gestisce diversamente la trazione. Questa feature, per quanto punti al realismo, in realtà a livello di gioco non porta alcuna differenza. E arriviamo dunque ad un’altra nota particolarmente dolente, che va fortemente a minare l’esperienza di gioco globale: i comandi sono dannatamente poco reattivi. Per quanto le gare non vadano a puntare sulla velocità nuda e cruda, le reazioni agli input dei nostri mezzi sono troppo lente, e questo è un grave problema, soprattutto mentre si affrontano ostacoli vari e salite.
Altro grave problema che affligge il titolo, e questo è quasi al limite dell’imperdonabile, è la gestione della fisica. Questo si riflette sul gameplay in maniera importantissima, innanzitutto perché i mezzi che utilizziamo non danno la minima idea di stabilità, anche quando si affrontano le curve più semplici: sembra di guidare delle Minicar, pronte a ribaltarsi al minimo soffio di vento. Inoltre, e questo problema lo si può riscontrare principalmente quando si guidano degli ATV, dopo un qualsiasi salto potete stare quasi certi che il vostro pilota, atterrando, volerà via dalla sella neanche avesse dei razzi attaccati nel sedere. In un’occasione mi è capitato anche che il pilota sia caduto praticamente da fermo, neanche fosse un bambino alle prime armi con la bicicletta senza rotelle.
Comparto tecnico
Quanto vi abbiamo riportato nella prima parte della recensione, quello di un disastro annunciato, in parte potrebbe essere ribaltato dal comparto tecnico di Overpass. Di base infatti, se andiamo a guardare la componente grafica, il gioco non ha nulla da invidiare ad altri titoli del suo stesso genere. Graficamente infatti Overpass risulta gradevole, con scenari abbastanza semplici, ma comunque ben dettagliati. Ben fatti sono anche gli effetti di polvere e fango che vengono sollevati al nostro passaggio dai veicoli, che si sporcano anche in maniera verosimile. La performance grafica però non è assolutamente una delle migliori, anzi: Overpass, su PS4 base, quando si affrontano gli ostacoli più grandi tende ad avere enormi cali di frame rate, che portano quasi al blocco del gioco.
Per quanto riguarda il comparto audio, diciamo che anche qui siamo al livello di una striminzita sufficienza. Gli effetti audio del rombo del motore dei fuoristrada è comunque ben realizzato, e comunque, in cuffia, dà una sensazione abbastanza piacevole. Le musiche sono praticamente assenti, se non per la presenza di una sola canzone che si ripete in loop mentre siamo nei menu. Per il resto davvero poco altro da segnalare.
In conclusione
Overpass è sicuramente una bella idea, ma sviluppata un po’ sottotono e soprattutto con gravi difetti, che vanno a minare in maniera profonda e importante quello che è il gameplay, e quindi il titolo stesso. Anche i fan più sfegatati di questo tipo di corse infatti potrebbe davvero trovare molto difficile riuscire a digerire questo tipo di ricetta, che rende il titolo, in alcune situazioni, quasi al limite dell’ingiocabile. E questo dispiace per un fan come chi vi scrive di racing games, perché l’idea era davvero originale, ma doveva essere gestita in maniera migliore, specie per un titolo che è venduto a prezzo pieno.