La saga di Pillars of Eternity ha avuto il grande merito di restituire ai giocatori una versione pura dei GDR, priva delle meccaniche action che hanno segnato il genere nell’ultimo decennio. In particolare il primo episodio è stato protagonista di un successo per certi versi inaspettato sia da parte del pubblico che dalla critica, purtroppo non replicato dal secondo capitolo. A fornire un quadro completo della situazione ci ha pensato Josh Sawyer, design director della Obsidian, tramite un comunicato rilasciato sulla piattaforma Tumblr. Nonostante un’ottima fase di pre-order, Pillars of Eternity 2:Deadfire non ha venduto secondo le aspettative, registrando dati molto inferiori al precursore.
Il motivo è sostanzialmente da ricercare nel fatto che la richiesta del mercato è stata soddisfatta dal primo capitolo della serie, un titolo che ha colmato il vuoto presente in un settore ormai riservato ad un ristretto numero di utenti. Una spiegazione plausibile che non basta a giustificare i risultati poco lusinghieri ottenuti dall’opera che potrebbe costituire il capolinea della saga. Purtroppo gli elevati costi di produzione e le vendite insoddisfacenti sono due elementi in contrasto tra loro, in un mondo che non perdona i passi falsi.
Se a questo aggiungiamo l’incredibile successo ottenuto da The Outer Worlds su cui la software house ha intenzione di investire anche nell’immediato futuro, è facile pensare che Pillars of Eternity sia probabilmente giunto ai titoli di coda. Con la speranza di ricevere tutt’altre notizie al riguardo, vi ricordiamo che PoE II: Deadfire è disponibile su PC e che le versioni console (PS4, Xbox One e Nintendo Switch) sono attese entro la fine del 2019 in data ancora da definire.