Possono passare 10 anni, possono passarne 20, 30 ed anche 40. Possiamo diventare genitori, possiamo diventare anche nonni, ma la verità nel cuore di un vero gamer è una sola: la passione per i giochi con cui siamo cresciuti non tramonterà mai. Fieri e felici di questo, possiamo solo gioire quando scopriamo che, nel mondo, c’è chi lavora per tenere in vita questa passione e sfornare nuovi titoli per quelle console che hanno fatto la storia. Ed una di queste è senz’altro il NES, vero artefice dell’esplosione del gaming negli anni ’80.
Abbiamo contattato il team di Axbakk Games tramite l’account ufficiale Instagram per parlare di Pinky, platform di vecchia scuola dichiaratamente ispirato al primo intramontabile Super Mario Bros., di cui riprende tanti elementi grafici e di gameplay. Pinky è acquistabile in versione PC digital a questo link, ma i veri collezionisti non si accontenteranno di un platform 8 bit per Windows, e vorranno una versione fisica su cartuccia. Ebbene sì, è possibile acquistare una versione retail per NES del gioco, ovviamente su cartuccia originale! La versione fisica per NES comprende un box colorato e ben realizzato, cartuccia grigia originale e la consueta dust cover nera con logo Nintendo. Manca purtroppo il classico libretto di istruzioni che tanto amavamo – scelta comprensibile visto il budget contenuto degli autori – ma viene incluso un foglio con un breve plot della trama, uno screen del controller NES con i comandi di gioco, più altre info di cui vi riportiamo un riassunto.
Il gioco è stato creato come hobby per mezzo di NESmaker e contiene 11 livelli, 3 boss fight, 3 livelli nascosti pieni di ananas da raccogliere e nemici da sconfiggere o evitare oltre che, come dichiarato dall’autore, “qualche tipo di easter egg, chi lo sa”. La trama è piuttosto semplice, con qualche citazione nostalgica. In una discarica Atari, il malvagio Evil Totto riesce a fuggire e pianifica di conquistare il mondo, cercando di mettere le mani sull’ananas d’oro. Per riuscirci, decide di reclutare diverse creature malvagie che lo aiutino nei suoi loschi piani. Tocca al fenicottero Pinky imbarcarsi in una pericolosa avventura per fermare Evil Totto, trovare l’ananas d’oro e rispedire il malvagio da dov’è arrivato.
L’autore scrive di essersi liberamente ispirato al primo Super Mario Bros., con tanti elementi grafici ed un level design chiaramente ispirati – e talvolta quasi copiati – allo storico platform Nintendo. Troveremo ad esempio le mitiche piattaforme a fungo, nemici del tutto identici ai Koopa, ananas che assumono la funzione di monete per farci guadagnare vite extra, ed altro ancora. Purtroppo il nostro Pinky è più debole del noto Super Mario, quindi non possiamo uccidere i nemici saltandoci sopra. Abbiamo però un’abilità nativa fin dall’inizio, quella di poter sparare piccoli proiettili dal becco con i quali sconfiggere i nemici a distanza.
Oltre ai tanti elementi di gameplay in comune, è soprattutto a livello grafico che Pinky mostra la sua smisurata ispirazione al primo capitolo di Super Mario con livelli a cielo aperto, il classico castello con fuochi e spuntoni da evitare, piattaforme sulle quali saltare in modo preciso, ed altri elementi tipici. Ogni livello finisce al raggiungimento di una piccola bandiera. Graficamente è più scarno del capolavoro Nintendo – quindi non aspettatevi chissà quanti elementi contemporaneamente sullo schermo – ma possiamo gustarci un platform classico alla vecchia maniera, con un gameplay immediato e senza pretendere troppo a livello tecnico, come spesso purtroppo accade con i titoli di ultima generazione.
Inizialmente il gioco ci sembrava piuttosto facile, ma questa prima impressione è crollata già dopo pochi livelli di gioco, principalmente per i limiti del nostro personaggio ma, soprattutto, per una precisa scelta dell’autore: finite le vite a disposizione, appare il tipico Game Over vecchia scuola che non lascia scampo a Continue o respawn che dir si voglia, obbligandoci a ricominciare il gioco. Se volete finire Pinky, dovete imparare a gestire perfettamente ogni salto, raccogliere quante più ananas possibili – spesso incastrate in punti rischiosi da raggiungere, come prevedibile – e sfruttare al massimo l’abilità di sparare dal becco, evitando il contatto fisico con i nemici. Pronti per questa nuova retro-sfida?