La serie Project Cars ( Project Community Assisted Racing Simulator) nasce nel 2015 sviluppata da Slightly Mad Studios e pubblicata da Bandai Namco Entertainment e rilasciata interamente sull’attuale generazione di console (PlayStation 4 e Xbox One) e su PC.
Ci troviamo oggi a parlare della terza trasposizione videoludica della serie che, come ampiamente dichiarato proprio dagli sviluppatori, ha deciso di dare una forte sferzata di nuovo andando a stravolgere molti aspetti originari del franchise.
Project Cars 3 infatti abbandona sotto tantissimi aspetti la parte simulativa caratteristica della serie andando ad abbracciare uno stile fortemente arcade, scelta dettata con molta probabilità dall’acquisizione da parte di Codemasters dello studio di sviluppo SM Studios.
Di fatti il gameplay di Project Cars 3 può si regalare divertimento e soddisfazione al giocatore ma sicuramente si distanzia molto da quel che i puristi, e non solo, definiscono simulazione di guida.
Gameplay e Longevità
Pad alla mano il gioco somiglia davvero in maniera quasi sconvolgente ad altri giochi di guida arcade come Grid, Need for Speed o Asphalt. Infatti Project Cars 3 è molto immediato ed in pochissimi istanti si imparerà a padroneggiare lo stile di guida senza doversi impegnare o senza dover troppo pensare ad assetti, gomme o aerodinamica. Il punto di forza di questo gameplay risiede proprio nella possibilità di lanciarsi senza remore sull’asfalto dei tanti circuiti (alcuni anche ufficiali) preoccupandosi solo di essere il più veloce a qualsiasi costo. Anche eliminando tutti gli aiuti alla guida i veri puristi della simulazione storcerebbero probabilmente il naso per vie di alcune scelte sul motore fisico e sulla gestione delle collisioni davvero appiattite verso l’arcade rispetto ai primi due titoli della serie.
È sicuramente una scelta drastica quella effettuata di SM Studios e questo Project Cars 3 sembra solo l’inizio di una transizione che la serie ha deciso di intraprendere. Le idee danno l’impressione di essere chiare ma purtroppo risultano essere un po’ acerbe. Se è questa l’effettiva linea scelta dagli sviluppatori speriamo che nei prossimi episodi, se mai ce ne saranno, la realizzazione salga di livello.
In quanto a parco auto, fortunatamente, le licenze sono rimaste invariate ed il numero di vetture disponibile è abbondante, il che permette anche di aumentare la longevità della modalità Carriera che, come ormai classico, è divisa in categorie di autovetture partendo da quelle che possiamo considerare macchine stradali fino ad arrivare alle autovetture a ruote scoperte classiche delle competizioni mondiali automobilistiche.
La personalizzazione dell’auto è stata curata in maniera particolare ed infatti ogni auto che il giocatore riuscirà ad acquistare e di conseguenza aggiungere al proprio garage avrà la possibilità di essere modificata in ogni suo aspetto: per quanto riguarda il fattore estetico potranno essere personalizzate le livree, i cerchi e tutte le varie finiture e per quanto riguarda il fattore prestazione potranno essere effettuati upgrade di ogni genere e sorta a partire dal tipo di gomma fino ad arrivare alla turbina del motore o alla riduzione della massa. In pieno stile Arcade infatti si potrà migliorare la categoria di ogni vetture acquistando upgrade prestazionali permettendo quindi ai giocatori di “affezionarsi” ad una vettura protraendone l’utilizzo per diverso tempo.
Un’interessante modalità di gioco è Eventi Rivali che permetterà i giocatori di cimentarsi in sfide (giornaliere, settimanali e mensili) e scalare le classifiche virtuali confrontandosi indirettamente con i giocatori di tutto il mondo. Una modalità che ricorda molto il classico Time Trial ma con una componente di Social Community molto spiccata che spingerà i piloti a migliorarsi aumentando così il livello di sfida e la longevità del titolo.
Per quanto riguarda il single player c’è sicuramente da far notare un difetto di discreta portata: l’intelligenza artificiale. Gli avversari hanno un atteggiamento molto altalenante durante le varie gare della Carriera, negli eventi personalizzati e nella modalità Eventi Rivali. Spesso accade che, nelle prime fasi delle gare, gli avversari tendano ad entrare in modalità “trenino” risultando poco combattivi e decisamente privi di iniziativa; durante le fasi avanzate delle gare, soprattutto quelle più lunghe invece capiterà che uno o due avversari abbiano un repentino cambio di passo gara arrivando, a volte inspiegabilmente, a raggiungere la testa della gara acquisendo un vantaggio quasi imbarazzante che costringerà, il più delle volte, il giocatore a dover riavviare la gare per ritrovare una minima speranza di vittoria.
Il comparto multigiocatore è stato ben curato da parte degli sviluppatori che hanno dato la possibilità ai giocatori di competere in gare veloci, eventi programmati (una versione multiplayer degli Eventi Rivali) e di poter creare la propria lobby personalizzata con regole e circuiti e tipologia di veicoli utilizzabili completamente in mano all’host della partita.
Sono presenti anche le modalità Garage e Showroom che permettono rispettivamente di scegliere e modificare le autovetture in proprio possesso oppure di comprarne delle nuove con anche la presenza di offerte del giorno e sconti particolari.
Comparto Tecnico
Per quanto concerne il comparto tecnico i difetti da elencare purtroppo non sono pochi. Project Cars 3 non è assolutamente un gioco ben ottimizzato soprattutto per quanto riguarda la versioni base delle console su cui è venduto (Xbox One e Playstation 4). In alcuni casi il framerate risulta essere leggermente ballerino nonostante moltissime texture di gioco risultano essere a bassa definizione (spalti, interno delle vetture, texture dell’effetto bagnato). Quanto invece si parla della versione X e Pro delle due home console la situazione migliora di poco, le texture risultano essere leggermente più definite ed il frame rate decisamente più stabile. Rimane però un velo di “vecchiume” su tutto il comparto video di Project Cars 3 da cui ci si sarebbe aspettato decisamente di più. Più che sufficiente il comparto audio con ottimi campioni dei vari rombi di motore e degli effetti di gara come urti e sgommate.
Conclusioni
In conclusione Project Cars 3 non è un brutto gioco nonostante il grosso cambio di direzione della serie. Sicuramente i puristi e fan della simulazione e dei primi due titoli potranno storcere più e più volte il naso ma le idee messe sul piatto da Slightly Mad Studios sono numerose e soprattutto pregne di potenziale. Il divertimento e le ore di gioco non mancheranno sicuramente nonostante i limiti tecnici evidenziati dal titolo. Consigliato agli amanti dei motori senza troppe pretese che hanno solo voglia di macinare chilometri di gare sugli asfalti delle piste di tutto il mondo
Versione Provata: Xbox One X