Il 1987 è l’anno degli esordi di una giovanissima Madonna con Who’s that Girl, le classifiche musicali vedono in testa Bad di Michael Jackson e The Final Countdown degli Europe. Al cinema vengono proiettati alcuni dei film diventati poi delle pietre miliari della cultura pop di quei mitici anni come Robocop, Full Metal Jacket e Dirty Dancing. Nel mondo dei videogiochi, intanto, veniva fondata Maxis, la software house che solo due anni dopo avrebbe portato al successo Sim City lanciando di fatto un nuovo genere di videgames.
Il 1987 è anche l’anno di uscita di Rastan, il gioco di cui vogliamo parlare in questa nuova puntata di GAMEmories.
Rastan (conosciuto in Giappone come Rastan Saga) è stato pubblicato da Taito nel 1987 per molte delle piattaforme di gioco dell’epoca tra cui il Sega Master System. Proprio la versione per la prima console di SEGA che tra l’altro rappresenta il mio primo ricordo da videogiocatore.
Conan Rastan il Barbaro
Il personaggio di Rastan è evidentemente ispirato a Conan il Barbaro (interpretato nel film del 1982 da un giovane e muscolosissimo Arnold Shwarzenegger) La storia di Rastan è molto semplice ed è possibile scorgerla solo nelle immagini dell’introduzione della versione giapponese del gioco e quindi risulta perlopiù sconosciuta alla gran parte dei giocatori europei ed americani. Infatti chi pensava alla solita storia delle principessa da salvare si sbagliava. In realtà la principessa del regno di Ceim (sana e salva nel suo bel castello) avrebbe ricompensato con tesori inestimabili colui che le avrebbe portato la testa di un terribile Drago. Chi se non Rastan il barbaro si sarebbe avventurato in una tanto temeraria impresa?
Nella Demo Mode invece si può vedere una schermata dove appare lo stesso Rastan da vecchio che seduto su un trono recita:
“Sono stato un ladro e un assassino. D’altro canto, non sarei mai riuscito a sopravvivere in quei tempi difficili. Siediti accanto a me e ascolta la mia storia di giorni ricchi di avventura”
Acciaio rovente
Rastan è un classico Hack e Slash (letteralmente taglia e affetta) in 2D a scorrimento orizzontale con elementi platform (uno dei generi di maggiore successo di quegli anni). Il nostro compito in questo gioco è quello di attraversare il mondo fantasy del gioco infestato di strane e pericolose creature mitologiche (Chimera, Medusa, Uomini alati) che faranno di tutto per ostacolare la nostra corsa verso il raggiungimento del nostro obiettivo, ovvero la testa del drago da portare alla principessa per riscuotere il ricco premio in palio (i soldi fanno comodo anche ai barbari).
Dalla nostra parte abbiamo le solite 3 vite, una barra di energia, alcune pozioni magiche utili a recuperare l’enegia vitale e una serie di armi da taglio come spadoni, asce, mazze ferrate e spade incantate che ci pemettono di lanciare palle di fuoco contro i nemici.
Tra le ambientazioni da attraversare (realizzate molto bene nel limite delle possibilità del tempo) possiamo trovare foreste, castelli, montagne rocciose e sulla nostra strada oltre ai nemici, ad ostacolarci ci sono trappole varie, lava, e fiumi pieni di piranha.
Una citazione particolare va alle musiche molto piacevoli da ascoltare e che riescono a creare l’atmosfera adatta ad accompagnare le gesta del nostro barbaro (l’intera colonna sonora è ascoltabile qui).
Curiosità
Ecco alcune curiosità, citazioni ed easter egg presenti nel gioco
- La sequenza finale di Rastan,ricorda moltissimo il finale del film ‘Conan il barbaro’.
- Nel primo livello, sullo sfondo, si possono vedere delle gigantesche statue di pietra molto somiglianti a quelle presenti nel film ”Il Signore degli Anelli – La compagnia dell’anello”.
- Il gioco contiene diversi oggetti bonus che non sono solitamente lasciati cadere dai nemici: un’armatura d’oro, una pergamena marrone ed una pergamena gialla. Esse sono visibili esaminando le rom e, a volte, modifiche alle tabelle di dati, possono farle comparire in gioco. L’armatura d’oro ha lo stesso effetto di quella normalmente esistente, le pergamene non hanno nessun effetto.
- Il gioco contiene una modalità di test, attivata dal valore di due byte verso la fine delle rom del codice. E’ possibile selezionare l’invincibilità, cosa che fa apparire il messaggio ”NO-HIT” (nessun colpo) in fondo alla schermata del titolo. E’ anche possibile cambiare il livello da cui iniziare.
- Il gioco proibisce le iniziali ”SEX” nella tabella dei punteggi elevati. Se ci provi, esse vengono modificate in ”AHA”.
- Il porting per Commodore 64 aveva una giocabilità peggiore rispetto alla versione arcade ed era impossibile da terminare in quanto uno dei buchi mortali presenti tra le piattaforme era troppo ampio per essere saltato.
- Rastan, appare come personaggio selezionabile, Miracle Rastan, in ”Champion Wrestler”.
Conclusioni
Rastan è un gioco che consiglio a tutti coloro che vogliono rivivere le atmosfere dei videogame anni ’80, quando una delle componenti dei videogiochi era l’immaginazione. Il gioco in se è molto godibile sia a livello di gameplay che di caratterizzazione del personaggio e dei nemici oltre che nel design degli stage di gioco.