Quanti di voi, fieri possessori di una PS4 o di una Xbox One, hanno una remaster, un remake o un reboot di un gioco a loro caro? Secondo me molti, ed oggi noi di NBG vorremmo informarvi sulle differenze tra i titoli che presentano questi aggettivi sulla copertina, facendo anche degli esempi.
Partiamo da quello più usato, e probabilmente più abusato: la remaster. Quando un videogioco viene remasterizzato, si prende semplicemente il CD del gioco e lo si remasterizza ad una risoluzione più elevata senza variare gameplay, meccaniche di gioco o trama. È la stessa procedura di quando si prende un DVD e lo si remasterizza in un Blu-Ray. Remaster di altissima fattura per questa generazione ce ne sono, come l’edizione definitiva di Skyrim, la Collection Edition di Bioshock, le due edizioni ReMix di Kingdom Hearts e molte altre. Tutti titoli remastered che hanno portato il comparto tecnico ad un livello superiore, senza intaccare tutto ciò che non fosse pura grafica.
In alcuni casi, però, gli sviluppatori sono spesso esterni rispetto al publisher ufficiale, ed il lavoro sul disco della remaster non è in grado di reggere il confronto con quello originale. Ad esempio, Dishonored Definitive Edition non migliora praticamente nulla rispetto alla GoTY per PS3. Direi che è abbastanza ovvio la maggiore difficoltà nel lavorare su un titolo di 15/20 anni fa, ed è proprio per questo che molti fan di Crash Bandicoot, me compreso, hanno dubbi ed incertezze quasi esistenziali sulla qualità della remaster, forse dettati dalle altissime aspettative. Non ci resta che aspettare il 30 giugno per poter mettere le mani sul gioco definitivo, aspettando la nostra recensione.
Chiusa la questione remaster, direi di passare direttamente ai remake i quali, oltre a presentare un lavoro spesso di remasterizzazione, hanno un cambiamento (se non uno stravolgimento) del gameplay, del sistema di combattimento/shooting e, in generale, delle meccaniche di gioco; nessun aggiornamento però sul comparto narrativo. Da qui si intuisce subito che operare un remake di un titolo “anziano” sia molto più faticoso, sia dal punto di vista economico che dalla mole di lavoro che ci sta dietro, rispetto ad una “semplice” remaster.
Ecco spiegato il motivo per cui ci sono pochi videogiochi che presentano questo aggettivo anche se, dal mio punto di vista, molte remaster sono più vicine a dei remake; ad esempio la remaster di Gravity Rush che, per ovvie ragioni, ha dovuto variare il proprio gameplay da quando è diventato un gioco per home-console e non più portatile. Remake sarà l’attesissimo Final Fantasy VII, in quanto cambierà radicalmente il combat system avvicinandosi più a quello visto in Final Fantasy XV rispetto a quello originale a turni, senza presentare cambiamenti sul fronte della storia narrata.
Per ultimi parliamo di reboot, ovvero videogiochi che presentano titoli conosciuti o comunque già utilizzati, variando però tutto. I reboot che mi vengono subito in mente sono Thief, Tomb Raider e il recentissimo Prey. In tutti e tre i casi citati i lavori fatti dai team sono di altissima fattura, in quanto sono riusciti a migliorare sotto tutti gli aspetti i giochi originali senza snaturare il concept di essi.
Lara Croft, protagonista di Tomb Raider, non è diventata una ninja cacciatrice di demoni, ma anzi è quasi regredita a donna normale rispetto alla macchina da guerra che era in precedenza (resta comunque una dea dimenticata ndr). Thief non si è trasformato in uno sparatutto futuristico, ma è rimasto uno stealth game di tutto rispetto. Prey è l’unico che si può considerare quasi una vera e propria nuova IP da parte di Bethesda, ma è comunque legato sotto alcuni aspetti al titolo originale uscito nel 2005.
Proiettandoci invece nel futuro: molti possessori della console Sony sono impazienti di provare con mano il nuovo God of War, benchè non sia ancora chiaro se si tratti di un nuovo capitolo della storica saga targata Santa Monica o se sia un vero e proprio reboot per rilanciare al massimo le avventure di Kratos (il primo gioco è datato 2005, per PlayStation 2), diventato padre, il quale lascerà la Grecia e tutti gli Dei dell’Olimpo per spostarsi più a nord puntando alle divinità celtiche. Speriamo che durante l’E3 venga annunciata la data d’uscita. Restare quindi sintonizzati sulle nostre pagine e scriveteci qui sotto nei commenti le vostre remaster, i remake ed i reboot preferiti.