Remothered: Broken Porcelain oggi, lo dirò subito, non subirà una vera e propria anteprima. Piuttosto, quello che vi dirò oggi può essere considerato un semplice avvertimento, dato che non ritengo assolutamente opportuno fare niente di più a differenza di come hanno dubbiamente fatto molti “colleghi”. Ma sia chiaro, questa non è assolutamente da fraintendere come una condanna o una sentenza, ci tengo a sottolinearlo: semplicemente, non mi è letteralmente possibile giudicare Remothered: BP da un punto di vista critico professionale considerando il suo stato attuale, quindi il 20 Ottobre potrà essere pubblicato un gioco da 9 come uno da 4. Le chance per superare Remothered: Tormended Fathers ci sono tutte, ma non è detto che verranno sfruttate.
Una prova… provante
Sarò più chiaro, ma i più attenti avranno sicuramente già immaginato dal contesto: i problemi sono di stampo tecnico, in assoluto la ragione con più capacità di fare oscillare un responso tra il positivo e il negativo, ma anche una delle problematiche più “temporanee” e risolvibili, a differenza di una trama banale o di un concept senza sostanza. Essendo quest’anteprima molto limitata dall’embargo non posso farvi vedere con esattezza di che parlo, ma fidatevi quando vi dico che a tratti Remothered: BP è diventato essenzialmente ingiocabile durante la mia faticosissima prova.
Partiamo dalla tipologia di gioco: classica formula survival horror che alterna enigmi a fasi di fuga/stealth, arricchita da qualche componente tattica come l’interazione con elementi ambientali e il crafting. E il genere è questo, ciò non vuole assolutamente essere una critica filoinnovatrice né altro di negativo, ma è doveroso ricordare che… c’è poco da sbagliare. Questa tipologia di videogioco è estremamente meno problematica nelle fasi di sviluppo rispetto a un’infinità di altre tipologie di videogioco, prima tra tutte l’IA che nel 99% dei casi vede un unico nemico dover interagire con un solo protagonista: niente di più semplice, perlomeno rispetto a bilanciare il comportamento di decine e decine di NPC simultaneamente.
E… Remothered: Broken Porcelain riesce a toppare anche qua. Ho visto la pazza armata di coltello inseguirmi con sete di sangue andare a dare un’occhiata a un comò dopo aver girato l’angolo, invece che continuare a venire verso il sottoscritto situato letteralmente davanti a lei a 5 metri di distanza, tra l’altro persino finito in un vicolo cieco. Un vicolo cieco, esatto: la più classica delle situazioni ideali per l’aspirante omicida di turno. Ma evidentemente, in quel comò c’era qualcosa di molto interessante.
Scherzi a parte, e premetto che si scherza per sdrammatizzare più che altro, non continuerò con un elenco in cui riporto altri problemi perché non avrebbe senso, e sarebbe temporaneamente ingiusto nei confronti degli sviluppatori, che potrebbero aver avuto dei problemi estremamente massicci nei mesi precedenti ma che potrebbero avere la situazione in mano e gestirla con sicurezza nel mese che ci separa dall’uscita di Remothered: BP. Semplicemente, a questo punto non credo assolutamente che fosse il caso di mandare alle testate giornalistiche un’anteprima stampa in questo stato, ma sono genuinamente più preoccupato (o abbattuto?) dal silenzio al riguardo assunto da non pochi siti.
In conclusione
Remothered: Broken Porcelain, ripeto, ha tutti gli elementi per potenzialmente raggiungere anche un’eventuale eccellenza: i puzzle ambientali funzionano (concettualmente), le opzioni tattiche amplificate da crafting e gestione di elementi ambientali sono non di certo innovatrici ma non per questo meno stimolanti — oltre che raramente presenti in questa forma su un “horror puro” —, il sonoro e l’estetica (specie sul piano fotografico) sono di un livello davvero soddisfacente e la trama solletica frequentemente in maniera piuttosto intelligente il giocatore: insomma, tutti aspetti decisamente positivi. Il problema è che essendoci una stabilità tecnica estremamente fallace, al momento questo bel pacchetto rischia di non essere nemmeno lontanamente godibile, né dai neofiti né tantomento dai fan del genere, e la speranza è che i ragazzi di Stormind riescano a sistemare il più possibile in modo da poterci regalare quella che potrebbe essere una tappa davvero buona per il panorama horror di questo faticoso 2020.
Non ho purtroppo altro da aggiungere, se non che spero vivamente che il 20 ottobre (giorno fissato per il lancio su PS4 Xbox One, Nintendo Switch e PC) vi ritroviate a leggere parole dai toni ben più felici e sollevati rispetto a questi attuali.
Fino ad allora, il nostro consiglio è purtroppo quello di non acquistare Remothered: Broken Porcelain alla cieca, e prendervi piuttosto qualche minuto di tempo per investigarne lo stato tecnico post-lancio.