La diffusione esponenziale dei titoli multigiocatore ha portato molte software house ad inserire almeno una modalità di questa tipologia in produzioni prettamente votate al single player. La variante “Resistance” di Resident Evil 3 Remake ne è il classico esempio, nonostante la discutibile qualità del prodotto e le notevoli mancanze nel bilanciamento dell’esperienza di gioco. Non siamo sicuramente tra quelli che ritengono obbligatoria la presenza di queste playlist in tutti i videogame, soprattutto perché, nella maggior parte dei casi, il confronto con la modalità principale è impietoso. Questa premessa è stata necessaria per giustificare le basse aspettative che avevamo nella open beta di RE: Verse, shooter multigiocatore in terza persona, incluso nell’imminente Resident Evil Village. A volte la sfiducia viene spazzata via da prodotti sorprendenti, capaci di far ricredere anche gli utenti più scettici. Non è questo il caso.
RE: Verse è basato su un’idea molto semplice: mettere a confronto 6 giocatori in un classico PvP, inscenato in arene dalle dimensioni volutamente ridotte, allo scopo di favorire un confronto continuo e immediato. La produzione punta tutto sull’effetto nostalgia, visto che gli scontri si svolgono in alcune delle location più famose della serie e il roster dei personaggi è basato sugli assoluti protagonisti di quest’ultima. Chris e Claire Redfield, Leon Kennedy, Jill Valentine e Ada Wong sono solo alcune delle figure che potremo selezionare, mentre la versione di prova propone una piccola sezione del celebre distretto di polizia di Racoon City come unico scenario giocabile. Dopo un breve tutorial, apprendiamo le meccaniche base del titolo che propongono un sistema di combattimento basato sull’utilizzo sia delle bocche da fuoco che delle abilità.
Ogni eroe selezionabile è dotato di due armi e di altrettante “mosse speciali”, adoperabili al termine di un classico cooldown. È possibile inoltre ricorrere ad una schivata che consente di eludere le offensive antagoniste. L’arsenale e le skill variano a seconda del protagonista scelto che avrà la possibilità di ripristinare la propria energia tramite le onnipresenti piantine e di infliggere maggiori danni recupendo le armi speciali “nascoste” nelle ambientazioni.
L’unico aspetto originale del titolo è costituito dal fatto che ad ogni dipartita il nostro alter ego virtuale subirà una mutazione, tramite la quale potremo vendicarci del nostro carnefice, oppure andare a caccia degli altri avversari. La tipologia di creatura che andremo ad impersonare varia a seconda delle fiale di virus che collezioneremo in vita. In poche parole farsi eliminare subito ci tramuterà in mostruosità poco performanti, mentre dopo aver collezionato vari cluster della sostanza violacea, assumeremo la forma di esseri più potenti come: Nemesis, Mister X, Jack Baker ecc.. Ognuna di queste figure può essere adoperata per un tempo molto limitato e sfrutta la potenza degli attacchi ravvicinati per eliminare velocemente i bersagli.
La open beta permette di testare il gameplay del gioco in un classico deathmatch, apparso piuttosto insoddisfacente. Le hit box sono imprecise, la dinamica deli scontri è risultata eccessivamente ripetitiva e il bilanciamento dei personaggi quasi inesistente. L’effetto sorpresa di ritrovarsi a combattere contro gli eroi e i cattivi della saga svanisce dopo pochi minuti, sostituito dalla consapevolezza di un prodotto apparso alquanto superfluo, privo di mordente e tecnicamente mediocre. Nonostante RE: Verse sia costruito sul performante RE Engine, le animazioni sono apparse decisamente approssimative, così come il dettaglio dei personaggi e degli scenari. Il “realismo” visto nei due remake ha lasciato il posto ad una sorta di grafica “ibrida”, a metà strada tra quella ammirata nei titoli appena citati e uno stile fumettoso, peggiorato da un discutibile effetto luminoso che avvolge le figure evidenziate. Fortunatamente questa impostazione grafica può essere disattivata, rendendo l’esperienza visivamente più gradevole, seppur lontana dai fasti dei “fratelli maggiori”. Anche la fuoriuscita del sangue che sottolinea i colpi messi a segno, viene spesso mostrata tramite degli effetti imbarazzanti.
Non dubitiamo che con l’uscita di Resident Evil Village, l’offerta contenutistica di Re:Verse possa risultare più allettante, nonostante la struttura complessiva del gioco appaia piuttosto monotona e limitata. Ci riserviamo di esprimere un giudizio completo con l’edizione finale del gioco, con la speranza di trovare un prodotto migliore rispetto a quello provato. Resident Evil Village sarà disponibile dal prossimo 7 Maggio su PlayStation 4 e 5, Xbox One e Xbox Series X/S e PC.