Nel 2009, una sconosciuta software house statunitense si presentò sul mercato PC con un M.O.B.A. (Multiplayer Online Battle Arena) capace di trasformare l’intero settore videoludico: League of Legends dei Riot Games è probabilmente il prodotto più influente dell’ultimo decennio, foriero di un successo illimitato. Milioni di utenti affollano quotidianamente i server del gioco, che pur restando gratuito ha introdotto un sistema di microtransazioni tanto remunerativo quanto insignificante per il gameplay.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Il brand continua a registrare dati da capogiro e i suoi creatori sono ormai attesi alla seconda prova. Nel 2016 il colosso californiano ha acquisito un nuovo team di programmatori, i Radiant Entertainment, dopo che quest’ultimi avevano chiuso i battenti dichiarando fallimento. Il titolo a cui stavano lavorando era un picchiaduro con protagonisti degli enormi mech, una ip che potrebbe essere stata in parte conservata.
Tom Cannon, cofondatore della software house scomparsa ha svelato, durante una livestream su Twitch, di essere impegnato nella produzione di un titolo per conto dei Riot Games, concettualmente simile a quello eliminato. Infatti Rising Thunder era una sorta di brawler multiplayer, dove decine di giocatori avrebbero potuto sfidarsi all’ultima combo. Pur senza svelare ulteriori dettagli sul progetto segreto, ci sono da registrare le conferme provenienti dai diretti interessati, che hanno già accennato in passato ad un inedito “fighting game” la cui pubblicazione è ancora lontana e indefinita. Due indizi non fanno una prova, ma è ormai palese che l’erede di L.o.L sarà un picchiaduro basato sulla componente online. Nell’attesa di nuove informazioni vi salutiamo con la promessa che non mancheremo di aggiornarvi al riguardo. Stay Tuned!