L’uscita di una nuova console è quasi sempre accompagnata da una mascotte e PlayStation 5, con Sackboy, non fa eccezione. Va poi da sé che il genere ideale per una mascotte sia il platform. Ad onor del vero il titolo con protagonista il simpatico pupazzetto è uscito anche per PlayStation 4, ma è tuttavia innegabile che Sackboy: Una Grande Avventura costituisca uno dei titoli più importanti, limitatamente a quelli sviluppati da un team interno di Sony (Sumo Digital in questo caso) quanto a dote iniziale di PlayStation 5.
Una via di mezzo
L’omino di lana è stato già protagonista di altri titoli nelle passate generazioni di PlayStation, ma ora è tornato in questo platform 2,5D ed è più in forma che mai. Per quale motivo due dimensioni e mezzo? Perché l’inquadratura è fissa e, anche se il gioco presenta moltissimi livelli con avanzamenti in verticale, in profondità ed altrettante inquadrature (a volte anche dall’alto, a volo d’uccello), si avrà sempre la sensazione di muoversi lungo un percorso prestabilito. Discorso diverso, ad esempio, per Astro’s Playroom, il gioco demo precaricato all’interno di PlayStation 5: in quel caso si ha davvero la possibilità di esplorare tutto l’ambiente a piacimento e gironzolare in completa libertà.

Livello in stile Cyberpunk. Grazie ad una sostanza gelatinosa, Sackboy potrà camminare anche in verticale sulle pareti.
Sfida di livello
Detto ciò, la cosa non deve necessariamente suonare come un limite, è una precisa scelta artistica che consente al prodotto d’esser tra l’altro più fruibile anche e soprattutto all’utenza di più tenera età. A questo proposito occorre tuttavia fare un’importante premessa riguardante la difficoltà. Il gioco è mediamente facile, è vero, ma sino ad un certo punto. Le “vite” messe a disposizione di Sackboy sono numerose e non sarà impossibile, salvo qualche imprecazione durante qualche livello un po’ più ostico, venire a capo né dei numerosi boss né dell’avventura in generale. Il gioco soffre tuttavia di un picco nella difficoltà negli ultimissimi livelli, prima dello scontro finale, ed a volte, più in generale, di qualche trial & error di troppo. In questi casi si viene fregati o si cade nel vuoto, e si può far ben poco per scongiurare la prematura dipartita. Non è piacevole, ma i checkpoint sono numerosi e dunque questo aspetto, complessivamente, non mina la giocabilità.

Raggi Laser contro pupazzetto di lana. Chi vincerà?
La dura vita del collezionista (di sfere)
Il discorso si fa radicalmente diverso se siamo invece dei completisti e desideriamo raccogliere quanti più collezionabili possibili. Ve ne sono fondamentalmente di quattro tipi. Le sfere blu sono indubbiamente le più importanti e ricercate. Distribuite in quantitativo variabile per livello, il massimo è cinque; in numero adeguato costituiscono di fatto una sorta di lasciapassare per il mondo successivo. Essendo la tipologia di oggetti chiave e più strategica, il loro reperimento è spesso garantito solo dalla risoluzione di qualche semplice puzzle. Enigmi che oltre a colpo d’occhio e sagacia, implicano quasi sempre anche una buona dose di coordinazione ed abilità con il pad. Non preoccupatevi: il gioco è molto indulgente e anche se non le raccoglierete tutte, riuscirete comunque a farvi strada verso la nuova area. Tutto questo forse ad eccezione di una sorpresina, ehm, post finale.

Collezionare TUTTO di un livello. Taaaanta pazienza (figuriamoci per tutto il gioco!)
Vi sono poi le bolle normali; raccogliendone un adeguato numero, a fine livello la vostra performance verrà valutata secondo il medagliere olimpico: bronzo, argento e oro. Migliore sarà il vostro piazzamento e più ricco sarà il vostro premio. In genere, comunque, la vostra ricompensa sarà sempre costituita da campanelline sferiche dorate (i famosi “bubboli”, imparerete a conoscerli) e/o parti di costumi. Queste ultime due tipologie di oggetti saranno direttamente presenti e collezionabili anche all’interno dei singoli livelli. Le prime consentiranno di acquistare ulteriori costumi ed accessori, puramente estetici, presso i negozi disseminati in ogni mondo e gestiti dal pittoresco e di francese accento Zom Zom.

L’eccentrico Zom Zom è pronto a vestirvi di tutto punto! (In cambio di Bubboli, s’intende!)
Per tutto l’oro del mondo!
Raccogliere tutto quanto presente in Sackboy: Una Grande Avventura si rivela un’impresa davvero impegnativa e pare proprio che nella maggior parte dei casi i livelli siano strutturati per essere obbligatoriamente giocati e rigiocati più volte. In molti casi al primo passaggio ci si accorge della posizione di un determinato bonus, ma molto spesso l’opportunità di appropriarsene sarà già sfumata, questo soprattutto nei livelli, e ve ne sono parecchi, a scrolling continuo ed automatico. E poi ci sono le prove d’abilità a tempo. Sono dei livelli bonus in cui le vostre performance saranno valutate sulla base del tempo che impiegherete a raggiungere il traguardo. Per questi livelli le sfere blu saranno assegnate proprio sull’esito del cronometro. Oro tre sfere, argento due, bronzo una sola. Inutile dire che per ottenere l’oro dovrete impegnarvi davvero parecchio. Anche in questo caso, la prova finale è da manicomio!

Una delle prime prove a tempo. La difficoltà crescerà esponenzialmente.
Le apparenze ingannano
In mezzo a questo turbinio di prove, oggetti e bonus da recuperare i livelli mostrano uno stile grafico decisamente curato e ben differenziato per ambientazioni e struttura. Un po’ come nel recente Yoshi’s Crafted World su Switch, i vari mondo appaiono per ciò che non sono. In effetti, il “mondo del Fai Da Te”, così viene infatti chiamato nel gioco, null’altro è che la trasposizione in chiave Art Attack di precise ambientazioni. I coralli del mondo sottomarino sono in realtà dei lavori a maglia, le strutture aliene realizzate con cartone e carta stagnola. Effettivamente la tecnica con cui la varietà dei vari mondi è stata ricreata con oggetti o materiali d’uso quotidiano è davvero notevole e costituisce un ulteriore elemento di stupore per un comparto grafico sicuramente degno di nota.

Ogni mondo ha il suo sovraintendente. Ecco a voi N.A.O.M.I. rappresentante del Raccordo Galattico.
Di pari passo all’aspetto visivo, le colonne sonore sono assolutamente di prim’ordine. Tranne qualche livello dove sono leggermente ripetitive, si sposano perfettamente con le varie ambientazioni e contribuiscono non poco alla resa finale del gioco. Un piccolo specifico riferimento: in uno dei livelli d’ambientazione “canterina” la colonna sonora è firmata da una delle più grandi figure della musica elettronica degli anni ottanta, con tanto di disco in vinile perfettamente riprodotto!

A destra la rivisitazione del vinile di Let’s Dance. Omaggio all’immortale Duca Bianco.
Aggiungi un altro pad!
Un discorso specifico va fatto per la fruizione del titolo in modalità multigiocatore. Giocare a Sackboy in compagnia, sia da casa sia online, è davvero divertente e peculiare. Finalmente un gioco dove il multiplayer non è una banale ammucchiata o un mero gameplay in singolo moltiplicato per due. Giocare insieme consente azioni specifiche, come quella di prendere e lanciarsi. Un buon numero di livelli è stato poi specificatamente concepito per essere eseguito in coppia e, per accedervi, dovrete necessariamente presentarvi in, almeno, due. In tali livelli la cooperazione non è dunque solo consigliata, ma assolutamente indispensabile ai fini dell’avanzamento. Il risultato finale è che il tutto risulta molto, molto divertente ed appagante!
Non è tutto oro ciò che luccica
Tutto bene quindi? Sackboy: Una Grande Avventura è una killer application? Purtroppo no, qualche piccola nota stonata il gioco se la tira dietro ed è giusto e doveroso menzionarle. Limitatamente a PlayStation 5, l’implementazione delle nuove funzionalità garantite dal DualSense, in termini di vibrazioni e feedback aptici sui grilletti, è praticamente assente. Forse si tratta solo di un peccato di gioventù, ma la carenza si avverte, soprattutto dopo aver provato il già citato Astro’s Playroom, dove il nuovo pad di Sony è sfruttato sino al midollo in tutte le sue potenzialità.

Platform o Puzzle? Tutti e due.
Segnaliamo poi una reattività del personaggio leggermente insoddisfacente. Certo, Sackboy è un pupazzetto di lana imbottito di ovatta, nulla di più, ma in diverse situazioni si ha l’impressione che si schiatti non tanto per incapacità propria, quanto per una trasmissione dei vari input leggermente legnosa. Il discorso si fa ancora più accentuato quando in determinati livelli avremo a disposizione alcuni gadget speciali come una specie di boomerang, un artiglio o degli stivaletti-jet. Da un lato sono una variante molto interessante, dall’altra i controlli risultano leggermente e ulteriormente appesantiti.
Riguardo alla presenza di un trial & error un po’ accentuato avevamo già parlato in precedenza. In alcune situazioni si finisce poi per perdere una vita in maniera quasi “gratuita” specie quando dopo un primo colpo subito si finisce con l’essere esposti ad un secondo attacco o col finire in una zona, magari con fiamme o spuntoni, che non lascia scampo. In sintesi, anche se a pensar male si fa peccato, si ha l’impressione che alcune facilitazioni siano state introdotte proprio per smussare alcuni aspetti del gameplay che, in caso contrario, sarebbero risultati un po’ spigolosi, specie per un titolo di questa categoria e rivolto ad un’utenza non troppo smaliziata.

Situazione… rovente. L’effetto delle fiamme non è dei migliori.
Conclusioni
Sackboy: Una Grande Avventura è una produzione decisamente curata e di sicuro impatto. La giocabilità e la longevità sono indubbiamente buone ed è difficile identificare nelle mancanze o dei difetti davvero evidenti. Le buone idee, seppur non completamente originali, non mancano di certo, ma appaiono messe qua e là un po’ a casaccio, in maniera disorganica, giusto per gonfiare il più possibile il prodotto in questione. Sackboy, un po’ come un alunno bravo e diligente, che esegue il compito assegnatogli nel migliore dei modi, cercando di infarcirlo con quante più nozioni possibili, ma senza quella genialità e quella brillantezza tipica di chi ha realmente una marcia in più. Un acquisto sicuramente consigliato agli amanti del genere o a chi, magari con poco tempo a disposizione, desidera svagarsi in tranquillità, senza dedicarsi a produzioni più impegnative e totalizzanti.