Diablo III è arrivato nel 2012 su PC. Nel 2013 è approdato su PS3 e Xbox 360 per poi, nel 2014, uscire anche su PS4 e Xbox One. Verso fine anno raggiungerà anche Nintendo Switch con contenuti a tema Zelda. Questo può voler dire solamente che Blizzard sa quel che fa e lo fa bene, anzi benissimo. E’ anche giunto il momento, almeno per alcuni, di cambiare. Di provare nuove emozioni. E Shadows Awakening vuole fare proprio questo. Cerca di catturare tutti quei giocatori che sono “stufi” di completare per la centesima volta Diablo III. E potrebbe anche riuscirci piuttosto bene. Sicuramente non si può paragonare al capolavoro Blizzard, ma i ragazzi di Games Farm hanno dato vita ad un prodotto più che discreto. Noi abbiamo avuto modo di provarlo su console (precisamente PS4 Pro) ma siamo sicuri che anche su PC si comporti bene, se non addirittura meglio. Siete pronti a tuffarvi, finalmente, in una nuova avventura piena di loot?
La solita trama, ma con qualcosa in più
Lo devo ammettere. Con Shadows Awakening mi sono concentarto molto di più sul gameplay che sulla storia narrata. Ed è per questo, oltre al fatto che parliamo, a grandi linee, della solita trama trita e ritrita, che a volte skippavo interi dialoghi. Aggiungeteci poi che il gioco è completamente in inglese ed otterrete il perfetto mix per saltare molte conversazioni. In sostanza, comunque, Shadows Awakening inizia con l’invocazione da parte di un mago del vostro protagonista principale, ovvero un Demone chiamato Divoratore. Dopo un paio di battute ci ritroveremo di fronte all’unico dettaglio che riesce a discostare questo titolo al “campione“. Il fatto di poter passare, con la semplice pressione di un tasto, da un Reame all’altro. Ossia: il demone potrà assorbire l’anima di alcuni personaggi che incontrerà nel corso dell’avventura (dopo averli sconfitti in battaglia) per farli diventare suoi Puppets, fantocci. Questo fa si che il Divoratore si troverà nel mondo degli spiriti, mentre le sue marionette saranno in quello reale, fisico.
All’inizio saremo costretti a scegliere tra tre personaggi, la Maga, il Guerriero e l’Arciere. Da qui in avanti starà a voi trovare le altre possibili vittime. In più alcune ne bloccheranno altre per la run che starete svolgendo, di conseguenza se vorrete provare tutti i personaggi dovreste compiere due viaggi. Questa meccanica è fondamentale sia per proseguire nella trama, sia per scoprire passaggi segreti, ma anche per risolvere la maggior parte degli enigmi ambientali proposti. Il game over si presenterà nel momento in cui il vostro Divoratore perirà o se moriranno tutti e tre i fantocci. Quattro infatti è il numero massimo di personaggi che potrete portare con voi, ma i combattenti “reclutabili” sono molti di più. Inoltre il demone e il vostro primo puppet scelto saranno insostituibili.
Tornando alla storia, molto brevemente, si narrerà di una guerra imminente, di Bene e Male e del fatto che il vostro avatar presente nel Reame delle Ombre si sta lasciando influenzare dalla forte volontà delle anime che assorbe. Tutto molto semplice ma mai banale e ben raccontato. Peccato solo, come già detto, che Shadows Awakening sia disponibile solo in inglese. Non parliamo di una scrittura molto elevata, ma comunque un filo narrativo lungo 30/35 ore, considerando anche le missioni secondarie, è difficile da seguire, soprattutto se tutto sa di già visto.
Un “Diablo-like” divertente da giocare
Purtroppo in Shadows Awakening non è possibile giocare con un amico, nè in locale nè online, ma fortunatamente il gameplay proposto è molto divertente anche da soli. Si tratta a tutti gli effetti di un “Diablo-like“. Un RPG isometrico basato sul loot e sulla meccanica citata sopra, ovvero la possibilità di passare da una realtà ad un’altra. Il titolo si fa giocare senza troppe pretese. A livello normale la difficoltà degli scontri non sarà mai troppo eccessiva, considerando anche il fatto che affianco ad ogni missione, primaria o secondaria che sia, è presente il livello consigliato. Inoltre se si completa ogni area continuando a switchare tra i Reami si potrà fare il doppio dell’EXP in quanto alcuni nemici appaiono solo in uno dei due mondi. Verso la fine dell’avventura si faranno 40’000’000 di punti esperienza, tanto per farvi capire. Ogni personaggio, che sia nel party o meno, guadagnerà gli stessi punti, facendo quindi livellari tutti nello stesso momento. Perciò consiglio agli esperti di partire subito con la difficoltà più elevanta, anche perché il level cap è il 30. Verso metà non si livellerà molto velocemente, ma all’inizio e nella battute finali si guadagneranno livelli a ripetizione.
Ogni personaggio potrà indossare determinati equipaggiamenti ed utilizzare specifiche armi, nonché differenti abilità sbloccabili (delle quali solo 3 utilizzabili). Inoltre potremo decidere quale caratteristica migliorare tra le 4 presenti. Infine ogni 3 livelli sbloccheremo per ognuno uno slot per un “perk” che dovremo scegliere noi. Insomma, le possibilità per creare ottime build ci sono tutte. Anche la varietà dei nemici è abbastanza alta, così come quella dei boss. Ognuno debole a qualche elemento o agli attacchi del demone o dei suoi fantocci. Parlando dell’equip c’è la possibilità di aggiungere, ad un certo prezzo, da uno a quattro “Essenze”. Queste possono essere paragonate a delle rune magiche che aggiungono diverse caratteristiche in base a l’equipaggiamento scelto. Ovviamente ogni cosa ha il proprio livello e starà a noi decidere cosa utilizzare e cosa invece rivendere. Non è possibile, invece, migliorare o cambiare le skin dei vari oggetti.
Bello, ma con qualche problema (almeno su console)
Shadows Awakening è sicuramente bello da vedere. Il passaggio da una realtà all’altra è ben realizzato, ogni area è diversa dalla precedente, così come gli interni dei vari edifici esplorabili. Il problema sono i caricamenti un po’ lunghi per passare da una zona all’altra ed il fatto che, almeno sulla mia PS4 Pro, a volte crasha. Ed è un problema soprattutto perché il sistema di autosalvataggio si avvia solo prima dei caricamenti, ed è quindi indispensabile salvare spesso manualmente se non si vogliono perdere i progressi fatti. Sotto il profilo delle animazioni siamo ad un livello abbastanza alto, mentre la colonna sonora non è per nulla memorabile. Il sonoro in generale, invece, è ben fatto, così come il doppiaggio in inglese. Il gioco non ha mai avuto uno scatto od un calo di frame.
In conclusione Shadows Awakening è un titolo consigliato soprattutto per coloro che sono “stufi” di Diablo III. Tutti quelli che invece non riescono ad apprezzare il genere non sarà di certo questo a farli cambiare idea. Il titolo si trova a 50€ su PS Store quindi consiglierei a quei giocatori che vogliono approcciarsi per la prima volta a questo tipo di GDR di provare prima il gioco Blizzard che sicuramente si troverà ad un prezzo più basso. Se poi vi dovesse piacere Shadows Awakening potrebbe essere un’ottima alternativa.
[review]