Della versione per Nintendo Switch ne avevamo già parlato qualche mese fa, ma adesso dobbiamo tornare a parlare di SNK 40th Anniversary Collection e della sua versione per PS4. Non possiamo che rifarci ovviamente alla scorsa recensione, dato che comunque si tratta di due versioni pressoché identiche, ma le differenze ci sono e andremo ad analizzarle nel dettaglio.
Fatte le solite premesse, gettiamoci a capofitto nel retrogaming!
Giocabilità
Partiamo subito col dire che per me, come gamer, questa Collection rappresenta una totale novità. Dati i giochi presenti, ho avuto modo e piacere di riscoprire titoli del passato che hanno fatto la storia videoludica e la storia della mitica SNK. Ho avuto modo di giocare a icone del videogioco più vecchie di me, dato che tutti i giochi presenti sono stati pubblicati prima del 1993, anno della mia nascita. Quindi per quanto mi riguarda questo è già un punto a favore di questa Collection. Se siete dei gamer giovani, ma interessati a scoprire il passato videoludico, ci troviamo davanti a pane per i vostri denti.
Parlare di giocabilità in questa recensione potrebbe risultare quasi assurdo, ma va detto che comunque il gameplay di giochi che hanno più di trent’anni, riportato ad oggi, subisce profonde modifiche. Innanzitutto i comandi, dati con il joypad PS4, vedono una risposta non sempre particolarmente reattiva, ma dato che si tratta di un’emulazione di titoli che hanno una certa età ci può stare. Questo però potrebbe far storcere il naso a qualche utente,perché comunque nelle situazioni più concitate diventa molto difficile riuscire a portare avanti il gioco. In questo caso, il titolo vi dà anche la possibilità di riavvolgere il tempo, e quindi trovare il modo per risolvere la situazione. Ma, detto sinceramente, questa scelta un po’ elimina l’atmosfera della sfida. Da parte mia, il consiglio è quello di evitare di utilizzare il tasto L1 e prendersi qualche bella arrabbiatura per progredire nei vari giochi.
Se poi vi trovaste in difficoltà con i giochi, prima di lanciarli potrete accedere al menu Opzioni, dove potrete personalizzare la vostra esperienza. Nelle Opzioni infatti troverete la difficoltà, il numero di vite a disposizione, ma anche i comandi: vi consigliamo quindi – prima di giocare – di dare sempre un’occhiata a questo menu, al fine di non ritrovarvi spaesati, con la semplice pressione del tasto quadrato.
Giochi disponibili
Arriviamo qui alla parte più interessante: il parco dei titoli disponibili ovviamente è lo stesso della versione per Nintendo Switch, ma in realtà – come ampiamente annunciato – a questa Collection sarebbero stati aggiunti dei nuovi giochi. E questi nuovi titoli li ritroviamo tutti nella versione PS4. Oltre a quelli iniziali infatti ci sono delle aggiunte, come ad esempio Paddle Mania, Bermuda Triangle e molti altri. Questi giochi aggiungono quindi una certa quantità a questa Collection, anche se l’offerta iniziale non era comunque così esigua. In SNK 40th Anniversary Collection abbiamo quindi a disposizione più di 40 giochi, disponibili sia nelle loro versioni per cabinato che nelle versioni console. Inoltre gli sviluppatori hanno inserito anche la doppia versione, per cui potrete giocare sia all’edizione americana o europea, che a quella giapponese. Certamente le differenze sono minime tra le varie edizioni, ma è comunque una scelta che aggiunge rigiocabilità o che amplia la scelta e che vi permetterà di restare in compagnia di questa Collection un po’ più a lungo.
Al di là di questo però, una piccola nota a margine mi sento in dovere di farla. E anche in questo caso, mi devo associare a quanto detto nella precedente recensione: SNK, nel corso degli anni ’90, ha reso famosa una console come il Neo Geo, che io personalmente non ho mai avuto modo di possedere, ma il cui catalogo ho potuto recuperare per mezzo di emulatori. La SNK, su questa console così come nelle versioni arcade, ha sfornato dei veri e propri capolavori: serie come Metal Slug, King Of Fighters e altre. Mi risulta davvero incomprensibile il motivo per cui almeno uno dei capitoli di queste serie non sia stato inserito nella Collection. Posso capire il fatto di concentrarsi solo sui titoli pubblicati nel corso degli anni ’80, a cavallo tra la Golden Age e la prima grande crisi del mercato videoludico americano, ma in questo caso parliamo di mostri sacri, che come tali andavano celebrati. Spero davvero che lo sviluppatore decida, magari nel corso del tempo, di inserire altri aggiornamenti e nuovi giochi, inserendo quei capolavori che tutto il mondo conosce, ma da giocare e rigiocare sempre e comunque.
Conclusioni
Non posso dire assolutamente nulla sul comparto tecnico del titolo, dato che comunque si tratta di giochi del passato riportati su console così com’erano. L’emulazione è al limite dell’impeccabile, e i titoli creano un’atmosfera retrò in qualsiasi caso. Con uno sforzo di immaginazione vi sentirete sempre in sala giochi, con i gettoni in mano, mentre vi divertite come bambini. E sì, inizio a sentirmi un vecchio gamer, perché nonostante i miei 25 anni suonati,amavo andare in sala giochi. L’unica cosa che ho trovato un po’ sbagliata è, come detto prima, la possibilità di riavvolgere il tempo in gioco e quindi di poter correggere gli errori fatti. O perlomeno, farlo “alla bisogna”, senza un limite, spezza la magia della riscoperta.
SNK è una vera istituzione per quanto riguarda gli anni ’80-’90 e questa Collection trasuda nostalgia da tutti i pori, pur considerati i problemi legati al parco titoli che abbiamo espresso prima. In ogni caso, i giochi presenti sono (quasi) tutti da giocare e rigiocare, alcuni sanno essere davvero coinvolgenti e tengono incollato il giocatore anche per la loro difficoltà, invogliandolo a continuare e consumare gettoni (virtuali). Ma comunque, ripetiamo, a questi giochi ne vanno accompagnati molti altri ancora, quelli che hanno fatto la storia del mezzo videoludico e che non si possono non prendere in considerazione.
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