Gamers fan della pallavolo: questo gioco fa al caso vostro. Erano molti anni che non si vedeva un titolo dedicato a questo meraviglioso sport, che appassiona molto il sottoscritto. Da piccolo mi sono ritrovato a giocare tantissimi titoli dedicati al beach volley, e trovarmi ora davanti ad un gioco che si dedica alla pallavolo professionistica mi rende davvero felice.
Spike Volleyball è sviluppato da Black Sheep Studios, autori di Tennis World Tour, ma anche di molti altri titoli sportivi come V-Rally 4 o WRC 7, e pubblicato da Big Ben Interactive.
Le premesse per un bel gioco in questo caso ci sono tutte, e Spike Volleyball ha come motore grafico Unreal Engine 4, ma una presenza del genere avrà aiutato? Scopriamolo insieme nella nostra recensione.
Giocabilità
Diciamolo subito: Spike Volleyball è un titolo solo per fan della pallavolo. Può sembrare un’ovvietà, ma adesso vi spiego perchè. Appena il gioco parte, vi troverete davanti ad un tutorial che vi introdurrà alle meccaniche di base, come la ricezione: questa si basa sul vostro tempismo, e migliore è il vostro tempismo, migliore sarà la palla giocabile dal palleggiatore. Il palleggiatore avrà a disposizione quattro possibilità: giocare la palla sui lati o giocare la palla centrale, per servire il primo tempo (che sarebbe la palla centrale e veloce, per il giocatore centrale che attacca la rete) oppure la Pipe (sempre una palla giocata al centro per l’attaccante centrale che arriva dalla seconda linea, cioè la parte posteriore del campo). Ad ogni possibilità corrisponde un tasto del pad. Una volta partita l’alzata, dovrete caricare il vostro attacco direzionandolo: questo è quello che riguarda la fase offensiva. La fase difensiva invece prevede il muro, e già qui si iniziano a notare dei problemi. Innanzitutto, la mobilità del muro: abbiamo 3 giocatori, due sui lati e uno al centro che rimane spesso fermo, mentre gli altri due possono essere manovrati con R2/L2. La palla sul muro spesso diventa una palla pazza: è davvero difficile trovare il tempo per chiudere l’attacco, ed inoltre basta una palla in diagonale per essere sempre battuti: il giocatore al centro è una sorta di bella statuina.
Una cosa che ho trovato molto fastidiosa a livello di giocabilità – per la precisione sul feeling pad alla mano – è il fatto che il gioco si basa sul tempismo nella risposta, ma a volte è davvero difficile capire cosa stia accadendo. Vi spiego: molto spesso vi capiterà di non capire da dove il pallone arrivi, causa animazioni mancanti. Molte volte mi è capitato che la schiacciata avversaria partisse da un punto in cui non erano addirittura presenti giocatori. E questo alle volte può dare fastidio, perché oltre ad essere un fattore estetico, rende di difficile interpretazione il gioco.
Arrivo adesso al punto più “difettoso” di Spike Volleyball: l’I.A. degli avversari. Siamo davanti ad un titolo che è più difficile a livello medio che a livello difficile. Sembra un’assurdità, ma posso dirvi che è così. Livelli sbilanciati, ma soprattutto una gestione molto scarsa dell’IA, che a volte sbaglia quasi lo facesse apposta, regalandovi così preziosi punti. E questo, in un titolo sportivo in cui certamente la sfida online rappresenta una parte importante, non è comunque accettabile.
Altro punto difettoso, la fisica del gioco. E questa volta devo nuovamente tornare al muro, una delle meccaniche più complesse ma purtroppo mal realizzate. In precedenza ho parlato di palla pazza per questo motivo: se il muro tocca il pallone, magari anche con il tempismo corretto, vedendo nei replay del gioco la palla sbatte sulla rete e finisce nella vostra metà campo. E questo è frustrante, perché nella pallavolo il momento del muro che blocca l’avversario è molto importante, mentre con l’attuale situazione si rischia di alterare fin troppo la simulazione.
Le modalità di gioco vedono, oltre alla partita amichevole, anche una ottima Modalità Carriera che vi metterà davanti alla creazione della vostra Nazionale: da lì bisognerà iniziare a vincere partite per cercare di diventare i più forti al mondo. Questa Carriera può essere iniziata sia con una squadra maschile che con una squadra femminile, e vi consiglio di farlo con entrambe. Da qui il gioco vi darà una squadra predefinita con cui iniziare. Una cosa che mi è piaciuta molto della Carriera sta nella possibilità di trovare nuovi talenti, inviando degli osservatori e permettendovi così di migliorare la vostra squadra.Questo dà molta profondità alla Modalità in questione, a cui giocherete parecchio – se il gioco dovesse prendervi – specialmente per puntare a migliorare il vostro team. Ovviamente presente anche la modalità multiplayer, che vi permetterà di sfidare il resto della community con la vostra squadra della Carriera!
Comparto tecnico
Come detto, per quanto riguarda il comparto grafico, Spike Volleyball si avvale dell’Unreal Engine 4. Il gioco graficamente non raggiunge certo i livelli di Fifa o NBA 2K, ma comunque si difende. Le prestazioni sono ottime, frame rate stabile, che è certamente importante per un titolo sportivo. Abbiamo già parlato di animazioni un po’ ballerine, ma tolte quelle volte in cui i giocatori “colpiscono” la palla senza effettivamente colpirla di cui sopra, diciamo che le animazioni delle schiacciate, ma anche delle spettacolari ricezioni in tuffo, sono buone, così come anche quelle del servizio. Alcune si ripetono con frequenza, come quelle delle esultanze oppure della rabbia per aver subito un punto, ma si tratta di dettagli trascurabili. Le arene inoltre sono molto belle: abbiamo vari tipi di pavimenti,e la presenza di elementi come gli sponsor a terrariesce a catapultare il giocatore dentro ad un vero e proprio palazzetto dello sport.
Per quanto riguarda l’audio, siamo di fronte ad una situazione particolare: il pubblico è praticamente assente, si fa sentire solo durante i timeout tecnici, o a fine set.Per quanto riguarda i rumori di gioco, alcuni si attengono alla realtà, altri invece hanno ricevuto un innaturale aumento del volume. Ad esempio, al momento della scivolata di un giocatore a terra, in un paio di occasioni pensavo che il mio libero stesse per scivolarmi fuori da sotto il divano per il suono troppo forte, ma tutto sommato anche qui siamo davanti a dettagli relativi, in quanto comunque questi suoni possono essere tranquillamente regolati nelle impostazioni.
Conclusioni
In conclusione: perchè vi ho detto che Spike Volleyball è un titolo solo per veri fan della pallavolo? Semplicemente perché è un gioco con tanti difetti, che vi ho elencato nel corso di questa recensione, ma che riesce comunque a tenervi incollati grazie ad una modalità Carriera molto buona. Inoltre è un titolo per veri fan perché, se riuscite a guardare oltre i difetti, troverete una discreta simulazione dello sport che tanto vi appassiona.
Se invece non riuscite a sorvolare sui tanti problemi tecnici, vi dico che questo titolo è un’occasione sprecata, nel senso che poteva essere un gioco che avrebbe potuto essere qualcosa di molto interessante, dato che di titoli dedicati alla pallavolo non se ne trovano molti in giro, ma che alla fine si è perso dietro a queste grosse pecche, che non riescono a dare al pubblico un titolo convincente.
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