L’industria videoludica è talmente satura di contenuti che è indiscutibilmente più difficile che mai che un titolo si distingua e attiri la nostra attenzione collettiva. La novità e l’unicità sono fattori chiave per il successo di un gioco in questi giorni e Strange Brigade ha davvero uno stile tutto suo. Uno sparatutto in co-op in terza persona impostato come un’ avventura seriale degli anni ’30, il gioco offre un marchio unico di divertimento, pieno di umorismo britannico e un’estetica che infonde il fascino del cinegiornale vintage con vivaci colori fumettosi dei cartoni animati del sabato mattina.
Non ci sono giochi sul mercato con una presentazione simile a quella di Strange Brigade, sicuramente questa è la sua più grande forza. Il gameplay è veloce e divertente, soprattutto se si fa squadra con gli amici, ma il titolo delude in quanto i suoi meccanismi di base non sono così ispirati come le immagini e il design artistico.
Fino a quattro giocatori possono allearsi per falciare mostri con un arsenale personalizzabile di pistole e granate, così come amuleti specifici del personaggio che sbloccano attacchi speciali soprannaturali che uccidono più nemici contemporaneamente. I controlli sono standard per uno sparatutto in terza persona, e il movimento è sicuramente fluido e reattivo. Qualsiasi tipo di azione come mirare e sparare, lanciare granate, schivare ed eseguire attacchi in mischia sono ben realizzati e responsivi, ma mettere insieme tutte queste semplici azioni non è così fluido e snello come si vorrebbe.
Giochi come Gears of War 4 , Mass Effect: Andromeda e anche Plants vs. Zombies: Garden Warfare 2 sono sparatutto in terza persona che ti permettono di collegare le tue azioni insieme in modo naturale e di entrare in una sorta di flusso in cui i tuoi movimenti diventano ritmati. Strange Brigade non raggiunge abbastanza questo livello di fluidità e facilità d’uso, quindi, sfortunatamente, il suo gameplay di base non è avvincente quanto i titoli di cui sopra.
Pecca soprattutto nei dettagli. Gli attacchi in mischia sono dolorosamente inefficaci, e mentre sentirai l’impulso di usarli per liberare la via dinnanzi a te bloccata da una dozzina di nemici ti ritroverai sopraffatto perchè sono inutili in queste situazioni in quanto puoi attaccare solo un nemico alla volta. Semplicemente interrompeno il flusso di azione in modo imbarazzante ed sono davvero inutilizzabili. C’è una possibilità che Rebellion abbia preso queste decisioni per incoraggiare l’uso delle armi da fuoco (e granate varie) e scoraggiare un approccio di soli pugni, ma alla fine dei conti comunque sembra un aspetto inessenziale del combattimento.
La buona notizia è che nulla nel gioco è realizzato male o sbilanciato e, nel complesso, Strange Brigade può essere una vera gioia da giocare. Un numero schiacciante di cattivi può affluire su di te in qualsiasi momento ma, per aumentare le probabilità del tuo successo, per le mappe sono disseminate varie trappole mortali, che possono essere innescate da colpi di arma da fuoco ben piazzati. Lame oscillanti, lame rotanti, trappole con gli spuntoni, trappole di fuoco, barili esplosivi e altro ancora possono essere usati per fare piazza pulita dei nemici. In effetti, usare l’ambiente a proprio vantaggio è di gran lunga il modo più efficace per sopravvivere. Può essere un brivido sfuggire a malapena alla morte attirando i mostri in una trappola di fuoco riducendoli in cenere, e un brivido ancora più grande quando un altro avventuriero attiva una trappola vicino a te salvandoti la pelle.
Il multiplayer è il modo migliore per giocare a Strange Brigade, e anche se non c’è nulla di particolarmente diverso in co-op, può essere davvero divertente con tre amici che ti sostengono. Il gioco non è esattamente pieno di funzionalità come Borderlands, né supporta stili di gioco radicalmente diversi, ma l’esperienza in co-op regala un divertimento semplice e genuino. Coordinare gli attacchi con i tuoi compagni di squadra per sconfiggere un nemico particolarmente potente non è un’esperienza strabiliante, ma sicuramente è divertente, ed a volte basta.
Il gioco offre tre modalità principali: Campagna, Orda ed A Punti. Tutti e tre offrono esattamente quello che ti aspetteresti: la modalità Orda ci vedrà fronteggiare ondate di nemici sempre più numerose e potenti, nella modalità a punti ci saranno arene più densamente ricche di trappole per uccidere i nemici in catena e accumulare punti, ma la campagna è dove il gioco ed i suoi punti di forza brillano meglio. Tu e i tuoi compagni di squadra scegliete tra quattro eroi: il feroce protettore africano Nalangu Rushida, il meccanico muscoloso Gracie Braithwaite, il tiratore scelto Archimedes de Quincey e l’archetipo a mascelle quadrate Frank Fairburne. Insieme, formano il gruppo che verrà inviato in una grande missione che gli farà volare in giro per l’Africa con il loro dirigibile per rintracciare e fermare Seteki la Regina delle Streghe, combattendo sciami di non morti lungo la strada.
La salsa segreta che dà il sapore narrativo, in gran parte non interessante, è lo sfacciato narratore del gioco, interpretato da Glen McCready. Fornisce commenti spiritosi e spesso sarcastici su ogni situazione, come quando una piccola barricata di legno blocca il tuo percorso nei momenti iniziali della campagna (“Bloccato già… da legno, non meno! Maledizione! È questa la fine per i nostri eroi? ? “) e rompe anche la quarta parete in alcune occasioni, come quando lasci il controller inattivo e ti ricorda che c’è, in effetti, un pulsante di pausa a tua disposizione. Le sue battute sono sicuramente invasive, ma poichè la scrittura è così ben realizzata, non sembra mai una distrazione sgradita. La narrazione in realtà colora l’esperienza in modo meraviglioso, rendendo certi compiti banali molto più divertenti e memorabili.
Gli ambienti lussureggianti e colorati che Rebellion ha realizzato sono sorprendenti e dettagliati per un titolo che all’inizio sempre puntare solamente ad un approccio semplicistico ai fumetti. Dalle prime fasi nella giungla alle massicce caverne e cripte che esplorerete in seguito, ogni ambientazione è ben distinta a livello artistico ma non molto a livello di progettazione. Il gameplay può diventare ripetitivo, specialmente quando sei rimasto bloccato in una singola area per oltre quindici minuti uccidendo ondate di zombi e dei saltuari mini boss, ma l’ ottima presentazione audio/visiva aiuta a distrarre dal tedio. I riferimenti alla cultura pop degli anni ’30 e ’40 (come il filtro del cinegiornale granuloso usato nei filmati) sono davvero ben realizzati.
Per certi versi, Strange Brigade è un piccolo gioiello unico al mondo, diverso dagli altri giochi nel catalogo di Rebellion (lo studio è più noto per serie come Sniper Elite), che vanta davvero un ottimo comparto artistico e di scrittura dei dialoghi. Ma in altri ambiti, è un titolo derivativo che non sperimenta abbastanza e manca di un certo livello di rifinitura che avrebbe potuto renderlo un’esperienza da non perdere. Rebellion ha annunciato che ci saranno DLC mensili gratuiti e un abbonamento stagionale disponibile dopo il lancio, che includerà una campagna in tre parti, nuovi eroi, outfit e altro, quindi forse c’è ancora speranza che il gioco raggiunga il suo pieno potenziale nei prossimi mesi. Per ora, è un gioco di azione solido che vale la pena di prendere in considerazione, in particolare per gli appassionati di gameplay veloci e frenetici e se si ha qualche amico con cui condividere l’avventura (e molto umorismo britannico).
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