Suicide Squad Kill The Justice League è senza dubbio uno dei titoli più discussi dell’ultimo periodo per quanto riguarda il mondo videoludico. La nuova produzione targata Rocksteady si è fatta attendere per tantissimo tempo, ha visto uno sviluppo travagliato, lungo e con diversi rinvii, ma soprattutto ha visto una serie di scelte molto contestate, che hanno diviso il pubblico e che ad oggi vedono un dibattito ancora molto acceso.
Suicide Squad Kill The Justice League è infatti in quasi completa antitesi rispetto alla serie che ha consacrato lo studio nel gotha dei migliori titoli dedicati ai supereroi, quella serie di Batman Arkham che ci ha estasiato in tutti i suoi episodi. Il gioco dedicato alla Task Force X cambia ambientazione, meccaniche di gameplay ma soprattutto la struttura stessa della produzione, con il contestatissimo passaggio al modello del live service. Questo ha scatenato i fan più accaniti dei vecchi giochi Rocksteady, che si sono sentiti “traditi” nell’animo dallo studio e hanno quindi contestato in maniera forte questa scelta, che personalmente mi sento di definire coraggiosa e tutta ancora da scoprire.
Grazie a Warner Bros, abbiamo avuto modo di mettere le mani, anche con qualche giorno di anticipo, su Suicide Squad Kill The Justice League, e ci siamo presi il nostro tempo per giocarlo a fondo, per esplorare le meraviglie di Metropolis in compagnia dei nostri protagonisti prendendo a calci qualche e qualche alieno, e siamo pronti a dirvi la nostra su questo interessante titolo. Abbiamo giocato alla versione Xbox Series X.
Ecco a voi la nostra recensione di Suicide Squad Kill The Justice League!
I buoni diventano i cattivi, i cattivi diventano i buoni
Questa è fondamentalmente la premessa narrativa di Suicide Squad Kill The Justice League: Braniac ha infatti portato dalla sua parte (quasi) tutti i membri della Justice League, con l’intenzione di conquistare la Terra e dare vita ad una nuova civilizzazione. Per farlo gli ha praticamente fatto il lavaggio del cervello, portandoli dunque dalla parte sbagliata, trasformandoli in supervillain pronti a distruggere tutto e tutti per servire Braniac. E qui entrano in scena Harley Quinn, Capitan Boomerang, King Shark e Deadshot, quattro “anti-eroi”, che diventeranno l’unica speranza della Terra. I quattro vengono prelevati da Arkham da Amanda Waller, che gli affida la missione di uccidere la Justice League e salvare il mondo.
Per far questo devono recarsi a Metropolis, la città di Superman, che è diventata il luogo simbolo dell’invasione di Braniac. I nostri personaggi sono esattamente quello che si può chiedere ad un villain: sono rozzi, sboccati, violenti, e incarnano perfettamente quello che è lo spirito base della produzione, ossia quello di andare in giro e creare quanto più caos. Sin dai primi istanti pad alla mano, il gameplay si mostra per quello che vuole essere: uno shooter in terza persona con elementi melee in cui dobbiamo distruggere orde su orde di alieni e creare quanto più bordello per le strade.
A livello di meccaniche di gameplay, Suicide Squad Kill The Justice League come detto è uno shooter in terza persona, con la presenza anche di alcune meccaniche melee. Le armi sono di diverso tipo e variano in base al personaggio che si usa, e ciò ne determina anche lo stile di combattimento, e diciamo che in questo senso il gioco è abbastanza “classico”. Una meccanica molto interessante è quella che riguarda il fatto che se colpiamo alle gambe un nemico, dopo un po’ sarà possibile colpirlo con un colpo melee che ci dropperà una ricarica per il nostro scudo. I nemici inoltre saranno corazzati, e alcuni nemici sferreranno contro di noi attacchi potenti, che dovremo contrattaccare: questa meccanica è di vitale importanza per riuscire a sopravvivere. Inoltre, dopo un determinato momento, potrem usare armi con particolari alterazioni, così anche come granate per sbloccare tutto il nostro potenziale offensivo.
Ad una prima occhiata può sembrare tutto molto confuso, ma in realtà il gioco vi viene incontro sempre, con degli indicatori a schermo che vi suggeriscono quale mossa fare. Questi sono molto utili soprattutto verso il finire del gioco, quando le missioni saranno un vero e proprio caos e riuscire a districarsi non è semplicissimo.
Il gioco basa la sua esperienza anche sul free roaming, con i nostri protagonisti che hanno diversi modi per spostarsi all’interno della mappa: Deadshot ha il jetpack, Harley Quinn ha un bat-drone e il rampino, Boomerang ha la Forza della Velocità che lo fa correre all’impazzata su qualsiasi superficie, e King Shark può spiccare enormi balzi. Sebbene all’inizio ero molto scettico, devo dire che il tutto funziona abbastanza bene, anche se ogni tanto tenete sempre a mente che la telecamera tende ad andare un po’ dove vuole, ma basta regolarla manualmente e tutto diventa facilmente gestibile.
A livello di sistema di potenziamenti, questi sono veramente un’enormità: praticamente tutto, ad eccezione dei costumi indossati dalla TFX, è potenziabile. Le armi, le granate, le armi da mischia, le mod, tutto si può migliorare. E per quanto riguarda il sistema di progressione, l’albero dei talenti si articola in tre rami, che crescono in parallelo quando saliamo di livello (level cap a 30), e questo ci garantisce sia potenziamenti passivi che anche nuove mosse da sfoggiare in battaglia, come ad esempio il Colpo Suicida.
Essendo un titolo con ben quattro protagonisti giocabili, Suicide Squad Kill The Justice League vi porrà subito davanti ad un bivio: giocare tutta la storia con un singolo personaggio oppure far crescere in parallelo i vari personaggi. Personalmente ho optato per questa seconda via, che è anche quella che il gioco tende a farvi imboccare, in quanto le tantissime missioni secondarie vi diranno di usare un determinato personaggio “in adrenalina”, che avrà dei perk speciali per la specifica missione. Il consiglio è quello di seguire questa linea, di modo tale che qualora decidiate di affrontare le missioni in compagnia di altri giocatori potete essere pronti con qualsiasi personaggio, ma di questo tema dibatteremo più avanti.
Salvare il mondo
Veniamo ora a quello che è il comparto narrativo ma anche come sono strutturate le missioni in Suicide Squad Kill The Justice League. Per quello che riguarda la storia principale, senza fare praticamente nessuna attività secondaria, si conclude in circa 11 ore. Ma le attività secondarie sono estremamente consigliate da fare, sia perché vi permettono di far salire di livello i personaggi, ma anche perché vi faranno sbloccare diversi potenziamenti che alla fine della fiera risulteranno molto utili. Io, nella mia run, sono arrivato in circa 15 ore alla fine della storia, lasciando però da parte più di qualche incarico e attività, quindi diciamo che l’offerta “base” del titolo si attesta all’incirca sulle 20/25 ore di contenuti, più poi l’endgame. Ovviamente dovete considerare che parliamo di un live service, quindi è anche abbastanza normale che all’inizio il livello di contenuti non sia così elevato, dato che nel corso dei prossimi mesi arriveranno DLC e nuove parti della storia per portare avanti l’endgame.
Qui arriviamo però a uno dei punti che più di tutti mi ha fatto storcere il naso giocando Suicide Squad Kill The Justice League: nonostante le poche ore di gioco necessarie per finire il gioco ci sono tante attività da fare, ma alla lunga tendono ad essere tutte uguali. Mi spiego meglio: le dinamiche delle missioni principali vengono riprese anche nelle missioni secondarie, con l’aggiunta però di una restrizione sugli attacchi: in pratica, svolgendo la missione, vi si chiederà di abbattere i nemici solo con colpi critici, con le mosse mieti scudo, oppure con le granate. Le missioni sono tante, ma alla fine le variazioni sul tema sono poche, e quindi potrebbe presto venirvi a noia tutto il discorso. Sono presenti anche altre attività secondarie, come ad esempio le attività dell’Enigmista, ma in questo caso sono anche qui poco ispirate e vi verrà voglia di lasciarle perdere praticamente da subito.
Sono due gli altri elementi che personalmente ho trovato davvero poco ispirati in Suicide Squad Kill The Justice League: il primo riguarda l’IA, il secondo invece riguarda le boss fight. L’IA nel gioco è evidentemente livellata verso il basso, e quasi mai, pur in situazioni in cui mi sono ritrovato a combattere contro un’orda gigantesca di nemici, mi sono ritrovato sconfitto. Questo perché l’IA, nel caos, trasforma i nemici in carne da cannone, che sarà ovviamente molto semplice da spazzare via in un battibaleno. Per quanto concerne invece le boss fight, la mia critica è semplicemente nel fatto che sono davvero poco ispirate: bastano poche mosse per reagire ai nemici, e poi vi basterà un approccio molto aggressivo per venirne a capo. Quanto meno in alcune, perché poi le ultime due provano a cambiare un po’ il paradigma, ma lo fanno troppo, e ne risulta che le ultime due battaglie diventino estremamente sbilanciate e complesse. Forse un po’ più di equlibrio non avrebbe guastato, con magari anche qualche meccanica particolare da inserire o qualche piccola variazione sul tema.
Endgame e gioco in cooperativa
Essendo come detto un live service, Suicide Squad Kill The Justice League, una volta visti i titoli di coda, non finisce. Nell’ultimo trailer di presentazione prima della pubblicazione Rocksteady ci ha dato qualche indicazione su quello che verrà nell’endgame del gioco, con la presenza del multiverso e quindi nuove dimensioni da esplorare. Per ora l’endgame è abbastanza “limitato”, e sicuramente sarà arricchito di contenuti nei prossimi mesi e sarà molto interessante capire dove tutto questo andrà a parare, e se il tutto dovesse funzionare potremmo essere dvanti ad un qualcosa di davvero innovativo per quanto riguarda i titoli dedicati ai videogiochi, quindi va sospeso il giudizio su questo aspetto.
Per quanto riguarda la modalità cooperativa, che ovviamente è possibile a causa della presenza di quattro personaggi sempre in azione, è praticamente la stessa di Gotham Knights: potrete quindi andare in giro da soli con dei compagni guidati dall’IA, oppure affidarvi ad un gruppo di amici, oppure ancora giocare con perfetti sconosciuti online. Come in Gotham Knights ognuno dovrà selezionare un personaggio, e per questo vi dicevo che è consigliabile alternarli quando si gioca da soli, di modo da essere sempre al passo quando si gioca con altra gente. Una buona coordinazione con gli altri membri del party può assolutamente portare a risultati ottimi in battaglia, e vi posso dire che giocato in cooperativa il gioco ha tutto un altro sapore, pur essendo estremamente godibile anche in solitaria.
Un mondo luminoso
Suicide Squad Kill The Justice League si discosta anche in questo aspetto dalla serie di Batman Arkham, che vede la notte come la vera protagonista della scena. Metropolis è una città viva, molto ben costruita e disegnata, e la si può sfruttare al meglio per riuscire a spostarsi velocemente durante l’esplorazione. I modelli dei personaggi (anche questi molto criticati senza motivo) sono ottimi, e per quanto riguarda la performance grafica il frame rate risulta stabile, con sporadici cali o qualche altro problema di prestazione. Il discorso è un po’ diverso se si parla di caricamenti delle texture: più di una volta è capitato di vedere un ritardo nel caricamento completo degli elementi dello scenario oppure qualche piccolo problema di pop-up.
Per quanto riguarda il comparto audio, mi sento di dire che ho trovato veramente mal realizzato il doppiaggio in italiano, che ho infatti cambiato praticamente subito nel doppiaggio inglese. Per il resto le musiche mi hanno convinto, anche se più di qualche volta mi è capitato un bug che andava ad impattare l’audio di gioco: ad esempio capitava che alcune linee di dialogo non si sentissero, oppure non si sentiva il rumore dei colpi di arma da fuoco, oppure problemi di blianciamento nell’audio. Sono sciocchezze ci mancherebbe, però non nascondo che l’ho trovato abbastanza fastidioso.
In conclusione
Dare un giudizio completo su Suicide Squad Kill The Justice League al momento non è possibile, dato il fatto che il gioco è un live service, e che quindi nel corso dei prossimi mesi riceverà nuovi contenuti e nuovi personaggi tutti da giocare. Molti dei fan della serie di Batman Arkham hanno criticato la scelta di passare a questo tipo di titoli, buttando subito avanti il paragone con il fallimentare Marvel’s Avengers che tutti ricordiamo. Ebbene, dopo averlo giocato, perché sì, sono ancora uno di quelli convinti che prima di valutare un gioco bisogna giocarlo, il paragone è, a dirla con toni carini, quanto meno stupido.
Suicide Squad Kill The Justice League non c’entra assolutamente nulla con quell’altro progetto, ma anzi ha un comparto narrativo estremamente solido, un comparto grafico di buon livello, ma soprattutto offre un gameplay non esattamente innovativo, ma estremamente divertente. Indubbiamente forse il prezzo potrebbe essere un po’ alto per il quantitativo di contenuti presente in questo momento, ma secondo me sarà più che giustificato già nei prossimi mesi, quando Rocksteady andrà a rilasciare i vari contenuti previsti.
Suicide Squad Kill The Justice League, a mio modo di vedere, è stata una scelta coraggiosa da parte dello studio, andando un po’ contro la propria fanbase, ma ha dimostrato che se si ha coraggio nel creare un prodotto diverso, se le cose vengono fatte come si deve, ne viene fuori un qualcosa di buono. E Suicide Squad Kill The Justice League è assolutamente un gioco valido che merita la prova per i fan dei supereroi, grazie sia ai contenuti che offre ma anche grazie al suo tono anticonformista e scanzonato.
Suicide Squad Kill The Justice League è disponibile su PC, PS5 e Xbox Series X/S.