Per inaugurare al meglio questa nuova sezione del sito (anche se ci sono già alcuni articoli, ma sono stati tutti spostati) ho deciso di iniziare con la recensione di The Binding of Isaac: Four Souls. Per chi non lo sapesse, si tratta del gioco di carte ufficiale del videogioco, creato dallo stesso Edmund McMillen. Il progetto era nato su Kickstarter, ed in pochissimo tempo raggiunse l’obiettivo. Four Souls è un gioco cooperativo-competitivo giocabile (ufficialmente) da 2 a 4 giocatori dove vince il primo che riuscirà ad ottenere 4 anime. Ma andiamo con ordine, e iniziamo dal contenuto della confezione. Intanto, se qualcuno fosse già intenzionato a comprarlo, lo potrete acquistare su Amazon. Sappiate che, però, il gioco è solo in inglese!
Contenuto
Anche se potrei semplicemente lasciarvi il video unboxing qui sotto per vederne tutto il contenuto, mi sembra giusto anche scriverlo per completezza. Allora, all’interno della scatola troveremo:
- 1 dado a 6 facce (rosso come il D6)
- 1 dado a 8 facce (nero come il D8)
- 100 monetine (penny)
- 340 carte di cui: 11 personaggi, 10 oggetti iniziali, 104 carte loot, 107 carte mostro, 105 carte tesoro (tra attivi e passivi) e 3 carte speciali
- 1 manuale delle regole
Ma, per avere un quadro più ampio e vedere effettivamente la scatola e tutto il resto, vi consiglio comunque la visione del video unboxing qui sotto. Inoltre, è uscita anche un’espansione che contiene un centinaio di carte.
Campo da gioco
Ora vediamo effettivamente come si gioca a TBoI: Four Souls. Come detto, bisogna ottenere 4 anime per vincere, ma ci sarà un solo campione: ci si aspetta quindi cooperazione, ma anche competitività in tutti i giocatori. Tra unioni e tradimenti, tutto è lecito in Four Souls.
Detto questo, prima di iniziare la partita bisogna “creare” il campo da gioco, ovvero: mischiare i mazzi dei mostri, dei tesori e del loot; una volta fatto, posizionare quello del loot al centro del tavolo e gli altri due ai lati, lasciando uno spazio per poter mettere due carte a faccia in su per ciascuno. In poche parole, avremo il mazzo dei tesori, due carte tesoro a faccia in su, il mazzo loot, due carte mostro a faccia in su e il deck dei mostri.
Mischiate il mazzettino dei personaggi, ed ognuno ne prenda uno a faccia in giù; quando tutti avranno la propria carta giratela e, di conseguenza, andate a prendere il corrispettivo oggetto iniziale (se dovesse capitare Eden, chi l’ha trovato deve pescare le prime tre carte tesoro dal mazzo, sceglierne una e mettere le restanti due in fondo). Posizionare la propria carta oggetto affianco al personaggio ed in verticale (vuol dire che è carica per essere utilizzata) ed infine prendere 3 penny ognuno. Cain inizia sempre per prima, ma se non dovesse essere in campo dovrà iniziare la persona più triste del tavolo (o più semplicemente, tirate un dado).
Ora si inizia
Il turno si divide in cinque parti:
- Ricaricare tutti gli oggetti attivi e la propria carta personaggio (per esempio Isaac). Ovvero, posizionare tutto in verticale.
- Attivare l’effetto di una o più carte che dicono espressamente di dover essere attivate prima della fase di pescata.
- Pescare una carta da mazzo loot.
- Fase d’azione dove il giocatore può fare tutto o niente di ciò che sto per scrivere, in qualsiasi ordine:
- Giocare 1 carta loot
- Comprare 1 tesoro, sia esso uno dei due visibili o la prima carta coperta del mazzo (gli oggetti costano 10 penny)
- Attaccare 1 mostro, scegliendo uno dei due scoperti o quello coperto in cima al deck
- Attivare l’effetto del proprio personaggio e giocare, quindi, una carta loot addizionale (si può anche non attivarlo in modo tale da poterlo fare nel turno di un avversario)
5. Finire il turno
- Curare tutti i giocatori e i mostri
- scartare tante carte dalla mano fino ad averne 10 (solo se ne si ha più di 10)
- Passare il turno al player alla propria sinistra.
Combattimento
Quando un giocatore decide di attaccare, innanzitutto può scegliere se combattere uno dei mostri scoperti o la prima carta del mazzo mostri. Una volta deciso, il player lancia il D6. Se il numero è pari o superiore al numero affianco all’icona del dado sulla carta del mostro, allora vuol dire che il colpo sarà andato a segno e quindi il mostro subirà tanti danni quanto è l’attacco del personaggio del giocatore. Se invece il numero è minore, vuol dire che il colpo sarà andato a vuoto e quindi sarà il giocatore a subire il danno presente affianco all’icona della spada sulla carta mostro. Il combattimento termina solo quando uno dei due morirà (a meno che non ci siano carte che dicono il contrario).
Come detto, gli altri giocatori possono interferire (o aiutare) il player attivo utilizzando la propria carta personaggio e giocando una propria carta loot. Se, per esempio, l’effetto dovesse essere “reroll the dice” vorrà dire che il giocatore dovrà ri-tirare il dado e provare nuovamente a colpire il mostro. Nel mazzo dei mostri, comunque, ci sono delle carte “non-mostro”: queste hanno vari effetti, positivi e negativi. Vi lascio il piacere della scoperta.
Se un giocatore dovesse morire, in battaglia o meno, dovrà scartare una carta tesoro (se ne è in possesso, la carta iniziale del personaggio è eterna), 1 penny e una carta loot. Inoltre, terminerà immediatamente il proprio turno e disattiverà tutte le carte attivabili, compreso il proprio personaggio.
Qualche consiglio e commento finale
TBoI: Four Souls in realtà può anche essere giocato da solo o in più di 4 persone, a parere mio. Da soli si potrebbe provare a fare una vera e propria run come se fosse il videogioco, ovviamente cambiando qualche regola in modo tale da adattare il tutto al gioco in singolo. Essendoci ben 11 personaggi, potreste giocarci anche in 6 o più, ma in questo caso il problema diventa soprattutto la mancanza di risorse come le monete (sia la carta loot che proprio le monetine fisiche, anche se si potrebbe usare un qualsiasi altro totem).
In generale, questo Four Souls lo trovo un gioco di carte ben strutturato, divertente, appassionante e assolutamente fedele al videogioco. Tantissimi nemici, una marea di oggetti e la possibilità di tradire il prossimo: cosa chiedere di più? Il tempo medio per una partita è di circa mezz’ora, ma può capitare quella da 10 minuti come quella da ben oltre un’ora. Ci sarebbero ancora moltissime cose da dire, ma magari lo faremo tramite un video su YouTube, per esempio un “How to Play” approfondito: ovviamente, su NBG Official TV.