Operazione Ore Buie, il primo raid dedicato a The Division 2, ha diviso la community del gioco facendo scaturite una notevole quantità di polemiche. La prima di queste ne ha anticipato l’uscita, e riguarda la scelta della software house di non munire la playlist di un matchmaking. Massive Interactive probabilmente aggiungerà la funzione nel prossimo aggiornamento, in modo da permetterne la partecipazione anche ai giocatori sprovvisti di un clan.
Il secondo argomento di discussione riguarda invece l’eccessiva difficoltà della quest, completata fino alla giornata di ieri unicamente dagli utenti PC. In molti avevano additato, come principale motivo dell’insuccesso, il frame rate della versione console incapace di superare i 30 fps. Un fattore che influisce negativamente sulle ostiche boss fight, e che ne limita l’estremo tempismo necessario al superamento. A tal riguardo gli sviluppatori avevano già espresso il proprio parere, motivando le difficoltà segnalate con la semplice mancanza di un mouse, che rende la realizzazione dei fondamentali head-shot molto più semplice e immediata.
Ebbene, dopo un tentativo di 17 ore su Xbox One, e un altro dalla durata di ben 36 ore su PlayStation 4, Operazione Ore Buie ha finalmente registrato due squadre vincitrici sulle rispettive piattaforme. Un successo così lento ed esiguo, su due console che vantano svariati milioni di utenti, è sicuramente sintomatico del fatto che le meccaniche di gioco proposte meritano una revisione, soprattutto per quanto concerne l’eccessivo livello della sfida.
Ovviamente non mancheremo di aggiornarvi sulle eventuali modifiche che verranno apportate alla missione. Nel frattempo, vi consigliamo di consultare le prime guide che gli abbiamo dedicato.