Dopo essermi preso una pausa di qualche mese, finalmente sono tornaoi con The Elder Scrolls Online High Isle, la nuova espansione dell’MMORPG targato Zenimax e Bethesda. Come ormai saprete, sono esattamente quattro anni che seguo tutte le novità legate al titolo, provando per voi tutti i DLC e le espansioni della trama, seguendo la cadenza annuale (e per questo ovviamente i nostri sentitissimi ringraziamenti vanno alla casa di produzione che ci permette di accedere ai nuovi contenuti).
The Elder Scrolls Online High Isle apre così l’ottavo Anno del titolo Bethesda, portandoci a scoprire il mondo dei Bretoni, in una ambientazione completamente nuova e molto diversa rispetto al passato, in quanto la popolazione bretone non è mai stata protagonista effettiva delle vicende narrate nell’MMORPG. L’arcipelago di Systres che fa da ambientazione a questo nuovo arco narrativo è una novità assoluta, e ovviamente il nostro mitico eroe GRGRGFB (per chi non lo conoscesse è il nome del personaggio che da sempre ci accompagna nelle scorribande su TESO) non vedeva l’ora di gettarsi nella mischia e nell’esplorazione di questa nuova terra.
Ecco a voi la recensione di The Elder Scrolls Online High Isle, che abbiamo provato, come sempre, nella sua versione PS5!
Un arcipelago in guerra
The Elder Scrolls Online High Isle porta con sé diverse novità rispetto al passato, sia come detto per quanto concerne l’ambientazione, ma anche e soprattutto per come viene impostata la trama principale. Se nelle espansioni dei passati anni infatti la trama era molto più incentrata sul classico concetto “arriva l’eroe, proprio adesso che una terribile minaccia sta per disintegrare l’Universo”, in questa nuova storia non si ha una immagine così catastrofista, ma bensì ci troveremo invischiati in una guerra tra più fazioni. Emerge quindi sin da subito un fattore “politico” all’interno della trama, anche se ovviamente il tutto risulta essere condito da maghi malvagi e da ordini di maghi neri che vogliono distruggere tutto e tutti. Nell’arcipelago di Systres sono presenti infatti due distinte isole, la High Isle del titolo ma anche Amenos, che è in realtà una isola-prigione, nella quale viene a crearsi questo misterioso Ascending Order, che minaccia la stabilità politica nella zona. Sarà dunque nostro compito intervenire a favore della nobiltà dell’arcipelago, che ha intenzione di bloccare la minaccia.
Quello che si nota è quindi il fatto che, per una volta, non si tratta di salvare il mondo, ma solo di aiutare in una situazione paragonabile ad una vera e propria guerra civile. Questo cambiamento risulta essere ben accetto, in quanto comunque ci porta a vivere una storia dalle tinte molto meno oscure, e soprattutto rappresenta un qualcosa di diverso per il titolo. Il tutto viene corredato, finalmente, anche dall’ottima caratterizzazione dei personaggi intorno a noi, che risultano essere ben definiti, molto carismatici (elemento che in qualche espansione precedente era mancato), ma soprattutto godono di un ottimo lavoro per quanto riguarda il doppiaggio, elemento molto utile a rendere più verosimili i personaggi intorno a noi.
Altro elemento molto positivo è la ristrettezza della mappa: l’arcipelago di Systres ha una estensione nettamente minore rispetto alle regioni delle precedenti espansioni. Questo vi permetterà di non perdere il ritmo delle missioni, cosa che, personalmente, ho sempre ritenuto una enorme pecca proprio in generale della serie Bethesda, in quanto queste mappe di enorme dimensione per farti raggiungere l’obiettivo della missione ti fanno impiegare troppo tempo, in High Isle invece si arriva subito al punto obiettivo, quindi l’azione risulta essere molto più rapida del passato, ed è un elemento molto apprezzato.
Sotto il profilo dei contenuti, in linea con le altre espansioni, The Elder Scrolls Online High Isle offre circa 30 ore di contenuti, tra la quest principale, le diverse secondarie, il nuovo trail chiamato Dreadsall Reef, ma vede anche l’aggiunta di una nuova modalità, ossia il card game Tales Of Tribute. Questo gioco di carte è una buona aggiunta, e potrà essere giocato sia contro il computer che contro avversari umani. Inizialmente però, complice anche la mancante localizzazione italiana, potrebbe essere molto complicato riuscire a capire esattamente il funzionamento del gioco: armatevi di pazienza dunque, e anche parecchia.
In conclusione
The Elder Scrolls Online High Isle punta tanto sull’innovazione quanto sulla continuità rispetto al passato, risultando essere una espansione particolarmente gradevole, che può essere in grado di fare la gioia sia dei fan più accaniti della produzione, ma anche per chi vuole decidere di affacciarsi sul mondo TESO in questo momento. Si può affermare senza ombra di essere smentiti che High Isle ha un po’ di tutto, per tutti i gusti: la trama presenta qualche idea notevole, e l’esplorazione dell’arcipelago regalerà comunque tante cose da fare, ma soprattutto tanti nemici da abbattere, se non siete fan solo della trama ma invece vi piace menare le mani in giro.
Qualche elemento tra le novità forse avrebbe meritato qualche piccola correzione, ma in linea generale mi sento di consigliare assolutamente l’acquisto. Esattamente come consigliavo l’acquisto ai tempi di Elsweyr, di Greymoor, di Markarth, di Flames Of Ambition eccetera: insomma, si è capito che sono un estimatore di The Elder Scrolls Online no?
The Elder Scrolls Online High Isle è disponibile su PC, PS4, Xbox One, PS5, Xbox Series X | S e Google Stadia.