Dopo il rilascio dell’ultima grande espansione Greymoor, siamo tornati ancora una volta nel magnifico mondo di The Elder Scrolls Online, con il nuovo DLC Stonethorn. Come per i vari DLC del titolo Bethesda e Zenimax la nostra recensione sarà concentrata principalmente sulle novità introdotte, senza guardare in maniera particolarmente approfondita al comparto tecnico, che ovviamente non ha risentito in maniera particolare di novità.
Il “dungeon DLC” Stonethorn vede l’aggiunta classica, successiva alla espansione della storia del titolo MMORPG, di alcuni dungeon che vanno ad aggiungere ulteriori dettagli alla lore del mondo introdotto: in questo caso parliamo del mondo del “Cuore Oscuro di Skyrim“, già introdotto con l’espansione Greymoor, che abbiamo apprezzato particolarmente.
Come al solito, la nostra prova è avvenuta su PS4 base, dato che ormai chi vi scrive è l’incaricato ufficiale di NBG, e da un anno circa ha preso ben volentieri questo ruolo.
Le novità
I due dungeon introdotti con questo nuovo aggiornamento, dal titolo “Castle Thorn” e “Stone Garden“, ci vedranno affrontare due diversi tipi di nemici, che vanno dai vampiri fino ai lupi mannari. Nel primo dungeon saremo chiamati a dare la caccia ad una sorta di strega della notte, che sta perpetrando in questo castello una serie di riti magici estremi, che sono al limite del consentito anche per gli appartenenti alla razza dei vampiri. Un po’ più articolato è invece il secondo dungeon, dove, come si evince dal titolo, ci troveremo ad esplorare un grande giardino circondato da grandi statue, che improvvisamente decidono di prendere vita, grazie all’alchimia, e cercano di scappare da questo giardino.
Ovviamente non ci addentreremo troppo nei meandri della storia raccontata nei dungeon onde evitarvi scomodi spoiler, ma vi possiamo dire che questi dungeon sono diversi rispetto alle altre espansioni classiche di ESO, in quanto, invece di puntare su meccaniche complesse, con missioni di una durata particolarmente lunga, vanno invece a puntare su una maggiore linearità, dove al centro dello scontro ci sono i boss, con cui andrete a scontrarvi più volte nel corso della missione. A sorprendere e convincere è anche la spettacolarità e l’impatto visivo sia delle ambientazioni che delle boss fight, regalando così all’utente, anche il più esperto, un qualcosa di diverso rispetto al solito, che punta però tutto su un fattore visivo importante, oltre ad una maggiore intensità dell’azione.
Al netto però di una esperienza più breve, come per tutte le missioni e le attività da compiere all’interno di The Elder Scrolls Online, è anche possibile concentrarsi sull’esplorazione, avendo quindi a disposizione un’esperienza estremamente personalizzabile, dove è il giocatore a decidere cosa fare, cosa cercare, e come impostare il suo modo di affrontare la missione assegnata, nonostante una certa linearità dell’azione, che può essere un qualcosa che può piacere oppure no.
In conclusione
Stonethorn è un’ottima espansione di contenuti per il già pienissimo mondo di gioco di The Elder Scrolls Online, che va ad aggiungere nuovi elementi all’avventura annuale dedicata al mondo di Skyrim, con due dungeon che sì sono più brevi rispetto al solito, ma saranno comunque una lunga attività da portare avanti. Particolarmente apprezzabile è la presenza di un qualcosa a livello visivo che praticamente da solo potrebbe andare a giustificare l’acquisto di questo DLC. La spettacolarità è forse da sempre uno dei punti che la saga di Bethesda ha tenuto in conto, e di “momenti wow” in questa serie ne possiamo trovare a bizzeffe, come anche in Elder Scrolls Online, con gli eventi casuali presenti nel mondo di gioco, dove si radunano moltissimi nemici ma anche moltissimi utenti, sanno sempre regalare un momento.
Stonethorn non fa differenza, anzi, al netto di una riduzione delle meccaniche complesse, cosa che potrebbe indispettire i più avvezzi tra i fan, comunque vede tante cose da fare, e soprattutto delle boss fight particolarmente belle da affrontare. Vi consigliamo però di provare ad avventurarvi in compagnia, e soprattutto con un personaggio di livello abbastanza alto, altrimenti vi toccherà tornare al Wayshrine ad ogni combattimento.