Finalmente è arrivato, anche su PS4, uno dei titoli più apprezzati dalla community di Steam, il particolarissimo survival horror The Forest. Si tratta di un gioco sviluppato da Endnight Games, studio canadese indipendente, che ha pubblicato la prima versione di The Forest nel lontano 2014, nei giochi che hanno goduto del trattamento dell’Accesso Anticipato della piattaforma Valve.
Da lì è cominciato il perfezionamento sempre costante dell’opera, grazie ad una community che ha apprezzato il gioco sin dal primo giorno, fornendo feedback continui agli sviluppatori, fino al 30 Aprile 2018, quando The Forest è arrivato alla fatidica “versione 1.0”, lasciando l’Early Access e divenendo così un gioco completo.
Questo survival horror è così arrivato, dal 6 Novembre 2018, anche sulla console di casa Sony, e mi sono preso la libertà di giocare a questo titolo proprio su quest’ultima, per vedere come si comporta. Andiamo a vedere insieme se questa avventura nella foresta è davvero interessante.

Giocabilità
Il gioco parte con il vostro personaggio che si trova su un aereo di linea e si sta godendo il viaggio insieme a suo figlio, Timmy, ma subito qualcosa andrà storto, e vi troverete a compiere un atterraggio di emergenza su di un’isola misteriosa. Al vostro risveglio, scoprirete che alcuni passeggeri e vostro figlio sono spariti e il nostro Timmy è stato rapito da un mostro antropomorfo coperto di sangue.
Queste sono le premesse del titolo, da qui comincia la vostra avventura e avrete in dotazione, dall’inizio, una comoda e potente ascia, che sarà una delle armi principali del gioco. Comincerete quindi la vostra sopravvivenza nella Foresta e la prima cosa che vi troverete a fare sarà ovviamente costruirvi un campo base. Qui imparerete le basi della sopravvivenza, in un sistema che tiene conto di fame, sete, salute, energia e stamina del vostro personaggio.
The Forest vi lascia quindi liberi di esplorare, in una struttura open world, tutto il territorio dell’isola, dove potrete tagliare alberi, abbattere fronde, andare alla ricerca di materiali, creare armi e così via. In questo il gioco rispecchia tutti i canoni classici del genere survival, senza inventare o aggiungere qualcosa di nuovo.
L’esplorazione è libera, ma il mondo che vi circonda è pieno di pericoli: primi su tutti, i mutanti cannibali che hanno rapito vostro figlio, che vi attaccheranno non appena vi vedranno e, se non equipaggiati di una buona arma, saranno degli avversari molto ostici. Molto impegnative possono risultare le zone sotterranee, dove troverete dei mostri tanto orripilanti quanto difficili da abbattere.
Una forte importanza viene data al ciclo giorno/notte: questo, oltre a rendere i nemici antropomorfi ancora più agguerriti e difficili da fermare, vi metterà di fronte alla difficoltà di muovervi al buio, anche se avrete un fido accendino ad illuminarvi la via (a quanto pare gli accendini in The Forest non hanno bisogno di gas per funzionare). Si tratta sicuramente di una buona idea per stravolgere un po’ gli eventi, che altrimenti sarebbero molto lineari.
Arriviamo ora ad un fattore che reputo fondamentale per capire come funziona questo titolo: The Forest DEVE e ripeto: DEVE essere giocato in multiplayer. Cooperare con i propri amici è fondamentale per progredire nel gioco, anche se si può giocare anche in single player, ma davvero è un’esperienza che mi permetto di non consigliarvi. Il titolo vede la possibilità di creare lobby da massimo 4 giocatori, che possono essere pubbliche oppure potete giocare solo con i vostri amici. L’unica nota negativa, che ho riscontrato personalmente giocando con un mio amico – che è colui che mi ha consigliato (costretto) di giocare The Forest – è che la connessione con i server del gioco è particolarmente instabile e più di una volta, nonostante continuassimo a parlare attraverso la chat vocale di PlayStation, mi trovavo espulso dalla partita oppure mi appariva la scritta “host not responding”, indicando problemi coi server. Ma si è trattato di episodi isolati, che sicuramente verranno risolti tramite patch.

Prima di andare ad esaminare il comparto tecnico del titolo, parliamo del feeling che lascia il gioco pad alla mano. The Forest è pesante, ma in un senso positivo: essendo un survival anche l’uso del pad può mettervi in difficoltà. Ed è una cosa apprezzabile, in quanto, ad esempio, quando tagliate un albero la sensazione che vi lascia la vibrazione del pad vi fa avvertire il colpo come se foste voi a prendere ad accettate il povero arbusto. E questo, in un discorso di realismo, è particolarmente piacevole. Anche se si tratta di un porting di un titolo PC, comunque anche giocare con un pad è possibile, anzi forse quest’ultimo si presta meglio al controllo rispetto a mouse e tastiera.
In chiusura parliamo di un altro elemento importante per qualsiasi prodotto videoludico, cioè la durata del gioco. Si tratta di un survival horror con impostazione open world, quindi è un’opera dalla durata estremamente soggettiva: potete scegliere di seguire la (non esageratamente profonda) trama, quindi dedicarvi solo alla ricerca del piccolo Timmy, oppure vivere la vostra avventura prendendovi tutto il tempo che volete, dedicandovi alla costruzione di accampamenti o di strutture e al looting, per poi andare a dedicarvi al crafting più totale, andando a potenziare il vostro arsenale. Il gioco non vi impone limiti, dipende quindi tutto da cosa decidete voi di fare (con i vostri amici).
Comparto tecnico – Grafica e audio.
Veniamo ora alla nota più dolente del titolo, che mostra in questo caso la sua natura indie in maniera abbastanza importante. Il gioco è sviluppato con motore grafico Unity, che come tutti sapete è un engine gratuito e open source che si può trovare comodamente su Internet. Nulla da dire su questa scelta, ma comunque mostra delle carenze. The Forest è infatti affetto da parecchi problemi grafici, come un framerate non sempre stabile, nonostante gli ambienti non siano eccessivamente ricchi di dettagli, escludendo gli elementi naturali (quali alberi, rocce, corsi d’acqua, ma anche piccole strutture di legno, oppure le grotte). Il gioco tende ad andare a scatti, con cali di frame oppure freeze temporanei, cosa che capita specie quando, all’interno delle grotte, dovrete far esplodere dei muri di roccia con la dinamite: al momento della deflagrazione si blocca tutto, ma poi riparte. Il gioco inoltre soffre di un forte blur, specie quando si compiono movimenti repentini, oppure durante le situazioni più concitate. Essendo inoltre un open world, ha uno dei problemi principali che questo tipo di gioco possiede: la mancanza di animazioni particolarmente complesse. Quando colpite un nemico, sembra quasi che neanche lo abbiate sfiorato, e quello continuerà ad attaccarvi come se nulla fosse. Questo, per un titolo dove il combattimento è una fase particolarmente ostica, non è di grande aiuto.
Per quanto riguarda il comparto audio, i suoni naturali sono riprodotti molto bene: i versi degli animali ad esempio, il rumore del fuoco acceso, ma anche quello dei corsi d’acqua, anche se questo suono specifico è impostato molto male (se siete dentro l’acqua non sentirete nessun rumore, se vi allontanate di qualche metro, vi sembrerà di avere vicino le Cascate del Niagara). Quasi praticamente assenti le musiche, se non per alcune melodie di circostanza nei momenti in cui troverete qualche indizio su dove cercare Timmy o gli altri passeggeri. Anche in questo caso, sono situazioni facilmente risolvibili dagli sviluppatori, ma che possono creare problemi, come ad esempio una campionatura sbagliata dei versi dei mutanti: se si troveranno quasi alla fine del vostro punto di vista, li sentirete urlare come se fossero non solo vicini al vostro avatar, ma proprio come se fossero seduti sul divano insieme a voi mentre giocate, invece se sono vicini al vostro personaggio quasi non si avvertono.
Conclusioni
Per dare quindi una valutazione alla mia esperienza con The Forest posso dire che, nonostante dei difetti grafici importanti, l’ho trovato comunque un titolo estremamente godibile. Ripeto, come ampiamente detto, che il gioco dà il meglio se giocato in coop, in quanto permette innanzitutto una più facile creazione di strutture, ma permette anche di cavarsela meglio quando si incontrano dei mutanti che hanno tutta la voglia del mondo di eliminarvi.
Si tratta di un titolo survival horror open world che non aggiunge praticamente nulla ai tratti distintivi del genere, però l’aggiunta di una storia, quindi di un obiettivo da perseguire, oltre a quello di sopravvivere il più a lungo possibile, è sicuramente interessante, in quanto comunque vi permette anche di giocare e rigiocare il titolo. Non solo per vagare in una Foresta alla ricerca di risorse, ma aggiungendo quella dose di mistero e anche di immersione nel mondo narrato che non guasta mai.