Il 12 Febbraio 2019 è approdato anche da noi il titolo da fiaba atteso dagli amanti del genere puzzle-platformer: The Liar Princess and The Blind Prince; in Giappone il gioco è già uscito da quasi un anno, a Maggio 2018, ed è sviluppato da Nippon Ichi Software per Nintendo Switch e PlayStation 4. Un gioco che, come spiegato prima, mantiene tratti fiabeschi dalla storia fino alla colonna sonora, passando per un’animazione del tutto inchiostrata.
The Liar Princess and The Blind Prince dura, circa, 6 ore e il doppiaggio è solamente in giapponese; per fortuna vengono in nostro soccorso i sottotitoli in inglese, ma non abbiamo notizie se verranno aggiunte altre lingue. L’inglese utilizzato non è complesso ed è di facile comprensione e lettura, in quanto staremo costantemente a leggere una fiaba. Perché sì, il gioco in questione è, in tutto e per tutto, ispirato alle fiabe più classiche, con un principe e una principessa. E, come tutte le storie, anche questa parte con un tema assai triste, malinconico, che fa sciogliere lo stesso il cuore dei giocatori, facendo accennare un sorriso sulle proprie labbra.
Cuore d’inchiostro
The Liar Princess and The Blind Prince è disegnato a mano – esatto, proprio come Cuphead o Haimrik – e possiamo notarlo dallo stile che mostrano i disegni. I colori sono per lo più cupi e non vanno in contrasto con gli elementi più colorati e spiccati che possiamo trovare sullo sfondo o durante le missioni che affronteremo. Questi elementi li possiamo trovare anche nel menù di gioco, molto semplice e per niente invasivo; menù che potremo consultare prima di avviare la partita e durante l’azione, mai durante la narrazione che The Liar Princess and The Blind Prince ci propone. Infatti non potremo mettere in pausa durante la visione.
Il gioco, come detto all’inizio, è un puzzle-platformer e, quindi, dovremo risolvere alcuni enigmi per poter avanzare durante la storia. Come è possibile vedere in tutte le illustrazioni del gioco e dal trailer, muoveremo la ragazza insieme al giovane principe. I personaggi sono sono disegnati nel minimo dettaglio: dal riflesso della luce sui capelli alla nitidezza fra capelli argentati del principe e il bianco della benda sugli occhi. Ed entrambi rispettano il logo creato per il gioco, almeno nei lineamenti.
La giovane avrà i denti aguzzi che possiamo trovare sul “Liar” del titolo, ma perché questo dettaglio?
C’era una volta…
La storia è facilmente capibile anche dal trailer di lancio, dove possiamo vedere una principessa che si trasforma in lupo insieme ad un principe con una benda sugli occhi. All’inizio del gioco, però, non vediamo nessuno dei due.
Ad accoglierci sarà un lupo con quattro occhi, e un canto melodioso verso la luna. Il canto proviene proprio dalla creatura e riesce ad incuriosire un giovane principe che, per sapere di chi fosse questa meravigliosa voce, prova a raggiungerla senza successo. Dall’alto di un’altura, la bestia lo vede e si prodiga per ucciderlo divorandolo, ma l’istinto omicida si placa quando il principe applaude alla performance del lupo. Decide quindi di risparmiargli la vita.
Il giovane però non placa la sua voglia di conoscere la “persona” dal canto così meraviglioso e riesce a raggiungerla, al costo di venir ferito al volto. Infatti il mostro, per paura di spaventare il giovane e di perdere il suo unico ammiratore per via del suo aspetto, lo attacca facendogli perdere l’uso della vista. Il principe cade da un dirupo e il lupo comincia a sentirsi in colpa. Per questo motivo si reca da una strega che lo trasforma in essere umano (una fanciulla), in cambio della sua abilità nel canto. Molto simile alla storia di Ariel, non vi pare? In questo modo la ragazza può presentarsi di fronte al principe, parlarci e convincerlo ad andare insieme a lei dalla strega per poterlo guarire. E da qui inizia l’avventura. A raccontare tutta la storia non vi sono molti doppiatori, bensì una sola donna che, nel corso della lettura, cambia la voce in base ai personaggi e ai dialoghi. Fa tornare bambini, come quando i genitori ci raccontavano le storielle della buona notte, vero? La sensazione è la stessa.
Una fiaba interattiva
Come detto prima, per andare avanti durante il gioco bisognerà affrontare diversi enigmi che possono essere risolti in diversi modi: agendo in coppia con il principe, usando solo la ragazza o trasformandosi in lupo. Ogni modo ha il suo potere speciale.
- Coppia: potremmo attraversare tronchi d’albero in bilico oppure giocare con i pesi dei personaggi per far scendere, o salire, alcune pedane per raggiungere luoghi più in alto;
- Ragazza: potremmo prendere la mano del principe, raccogliere fiori da donare a lui e avere, in cambio, dei pezzi di storia legata alla strega, o interagire con il mondo;
- Lupo: potremmo attaccare i nemici sul nostro cammino o giocare con la forza, e il peso, del mostro.
Dovremmo osservare bene la scena per capire cosa fare sul momento e, in rispetto a tanti altri giochi simili, The Liar Princess and The Blind Prince è abbastanza facile da risolvere. Nel corso della partita avremmo una introduzione di nuove meccaniche e questo ci permetterà di scoprire cose nuove, di non sentire mai la ripetitività che, purtroppo, in alcuni puzzle-platformer si sente.
Attenzione, però, al principe: deve essere incolume durante tutta l’avventura. Anche perché, il gioco, ha un sistema di checkpoint non propriamente ottimale. Una pecca considerevole, insieme all’impossibilità di mettere in pausa durante i dialoghi.
Una conclusione da fiaba
Sulla colonna sonora? Niente da dire? Effettivamente no, perché oltre a dire che accompagna perfettamente il giocatore in ogni parte del gioco in maniera egregiamente spettacolare… non c’è molto altro. Niente nota negativa. In complesso, quindi, The Liar Princess and the Blind Prince è un gioco piacevole, adatto, specialmente, se si vuole staccare da qualche gioco più impegnativo o dopo una lunga giornata stressante. Anche se single-player, rimane un titolo che possiamo condividere con la nostra dolce metà per una serata da cioccolata calda e coccole. Alla fine sembrerà di vedere un film interattivo, un film come Azur e Asmar o come il cartone animato La Regina delle Nevi del 1957.
Versione recensita: PS4