I crime drama possono regalare parecchie soddisfazioni, se fatti bene. Il guaio più grande è che così tante grandi storie poliziesche sono già state raccontate in maniera egregia, quindi è difficile trovare qualcosa di nuovo che riesca ad emergere dai grandi classici del genere.
L’ultimo film di Denzel Washington, The Little Things (Fino all’ultimo indizio in itaia), non è certamente un brutto film in sè, non lo è neppure come crime drama, è solo un po’ deludente. Il film, scritto e diretto da John Lee Hancock di The Blind Side e Saving Mr. Banks, assomiglia a molti altri film del genere. La sceneggiatura era già pronta nel ’90 ed era stata addirittura proposta a Steven Spielberg. Dopo essersi affermato come regista, John Lee Hancock ha deciso di portare in scena lui stesso lo script che aveva pronto da ormai diversi anni.
La sua atmosfera ricorda il classico Zodiac di David Fincher, mentre l’antagonista è un po’ come John Doe in Se7en di Fincher, anche se The Little Things non è memorabile come nessuno di questi. Se non avete visto quei film, The Little Things potrebbe risultare più completo di quanto non lo sia per coloro che hanno familiarità con il lavoro di Fincher.
La storia vede il poliziotto Joe Deacon (interpretato da Denzel Washington) venire mandato a Los Angeles, la sua vecchia città dove era detective, per quello che doveva essere un veloce incarico di raccolta di prove. Mentre è lì, viene a conoscenza di una serie di omicidi che hanno notevoli somiglianze con un caso del suo passato, uno che non è mai stato in grado di scrollarsi di dosso e che ha cambiato la sua vita irrimediabilmente.
Rami Malek (Bohemian Rhapsody) interpreta il detective a capo delle indagini, che ben presto accoglie le intuizioni di Deacon. Dopo aver seguito un paio di piste riescono ad ottenere un sospettato, Albert Sparma (un inquietante Jared Leto, Dallas Buyers Club), e ancora più domande.
Ciò che il film riesce a ottenere in maniera egregia è un senso di tensione e disagio, specialmente nella scena di apertura che induce l’incubo alla base di tutto. Ma la narrazione delude sulle piccole cose alla fin fine. Ci sono degli ottimi spunti ed idee azzeccate, ma il risultato non è quello che avrebbe dovuto essere, soprattutto non nel 2021 e dopo aver visto un sacco di crime drama di altissimo livello.
Senza rivelare troppo, viene mostrato un comportamento discutibile della polizia. Una visione delle forze dell’ordine al di fuori delle leggi non è più accettabile, e il film sembra che stia cercando di affrontare in qualche modo il problema, ma non ci riesce davvero.
Il cast principale include anche Natalie Morales (“Battle of the Sexes”), Terry Kinney (“Mile 22”, “Billions” per la TV), Chris Bauer (“Sully”, “The Deuce”per la TV), Joris Jarsky ( “Bad Blood”per la TV), Isabel Arraiza ( “Pearson”per la TV) e Michael Hyatt (“Crazy Ex-Girlfriend”).
“Fino all’Ultimo Indizio” è prodotto dal premio Oscar ed Emmy, Mark Johnson (“Breaking Bad”, “Rain Man”) e Hancock, con Mike Drake e Kevin McCormick come produttori esecutivi.
Dietro la cinepresa, Hancock ha chiamato a lavorare con lui alcuni dei suoi collaboratori di lungo corso, tra cui il direttore della fotografia candidato all’Oscar, John Schwartzman (“Seabiscuit”, “The Founder”, “Saving Mr. Banks”), lo scenografo candidato all’ Oscar, Michael Corenblith (“Apollo 13”, “The Founder”, “The Blind Side”), il montatore Robert Frazen (“The Founder”) e il costumista Daniel Orlandi (“The Founder”, “The Blind Side”). Le musiche sono del compositore più volte candidato all’Oscar, Thomas Newman (“1917”, “Bridge of Spies”, “Saving Mr. Banks”).
Forse The Little Things avrebbe funzionato meglio come quarta stagione di True Detective che come film autonomo. Si sarebbero potute introdurre altre false piste e il passato di Deacon avrebbe potuto essere esplorato ulteriormente con i vari risvolti a livello umano e familiare. Nonostante gli inciampi della sceneggiatura, la recitazione – dei tre vincitori di premi Oscar – è eccezionale, specialmente la performance di supporto di Leto, nominata ai Golden Globe e alla Screen Actors Guild. In conclusione, Fino all’Ultimo Indizio non è sicuramente un brutto film però sembra esser davvero in ritardo e con minor impatto rispetto ai cult di David Fincher.
Ricordo infine che The Little Things (Fino All’Ultimo Indizio) è disponibile in Italia in esclusiva digitale da venerdì 5 marzo per l’acquisto e il noleggio premium su Amazon Prime Video, Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV e per il noleggio premium su Sky Primafila e Infinity.