Nella mistica torre di The Tower of Time s’intrecciano magia, tecnologia e antichi misteri
Anno Domini 2018. Nel panorama videludico del GDR, sempre più incalzato dalla presenza predominante delle sfaccettature più action del genere, volti più o meno noti fra le software house, stanno concentrando i propri sforzi nella produzione di titoli decisamente più old school, con l’intento di ridare lustro e visibilità a quella che è diventata una sotto trama del GDR stesso. E’ proprio il caso della giovane software house polacca, Event Horizon, e del suo GDR isometrico The Tower of Time.
The Tower of Time s’inquadra nella – ormai – nicchia di GDR narrativi con un’importante componente strategica; per intenderci: quelli che andavano per la maggiore negli anni ’90, e che han visto come massimi esponenti titoli come Baldur’s Gate e Planescape: Torment – giusto per citarne alcuni. Non è un caso che il team di sviluppo abbia chiaramente attinto a piene mani – facendolo bene – da ambientazioni importanti come quelle del classicissimo D&D. Infatti, The Tower of Time, si presenta con un’ambientazione fantasy fra le più classiche, ma con alcune infiorettature che riescono a circoscrivere un universo del tutto unico, anche grazie a una narrativa di spessore, sopratutto nelle prime fasi dell’avventura.
Un Torre da esplorare, un passato da rivelare, un presente da salvare
Come ogni GDR che si rispetti, la storia e le vicende ad essa collegate, rappresentano il vero snodo cruciale e fulcro stesso dell’avventura. Non appena avviato il titolo, questo vi mostrerà un intro decisamente suggestivo, accompagnato dalle classiche illustrazioni animate che ritroverete in altre occasioni durante l’incedere dell’avventura. Le illustrazioni sono finemente elaborate, e alternano repentinamente – non a caso – colori dai toni freddi ad altri decisamente più caldi, a testimonianza di quanto Event Horizon abbia improntato il titolo su una narrazione più evocativa.
Il personaggio che andremmo ad impersonare durante il corso degli eventi, non sarà – per una ragione ben precisa – quello che effettivamente muoveremo durante il corso del gioco. Bensì useremo un gruppo di suoi affiliati, con la missione di recuperare l’antico potere nascosto nei meandri più reconditi della Torre magica. Gli eventi di gioco prendono parte proprio in questa fantomatica Torre sotterrata sottosopra, dimenticata da tempo immemore. Il mondo sta morendo e l’unica speranza per l’umanità risiede nei segreti così a lungo dimenticati della Torre.
The Tower of Time si discosta dai suoi cugini più recenti, come Pillars of Eternity e Divinity Original Sin, per l’assenza totale dei famosi wall of text che a volte rischiano di rendere stagnante il progresso nell’avventura e il gameplay stesso. Infatti sarà facile imbattersi in moltissime interazioni ambientali (es. statue, librerie et similia) che apriranno una piccola finestra narrativa di poche righe con un semplice click del mouse, senza necessariamente mettere in pausa la fase d’esplorazione della Torre, garantendo fluidità e un ritmo più vivace al gioco.
L’esplorazione stessa ha un ruolo fondamentale, tanto nell’economia del gameplay che nella storia. Durante la nostra discesa (o risalita) nei livelli della Torre mistica, oltre alle fasi forzatamente scriptate che scandiscono i vari obiettivi della storia, è possibile imbattersi negli abitanti e nelle varie scelte morali che caratterizzeranno maggiormente i vostri personaggi e le loro abilità. Durante questa fase si dimostrano particolarmente azzeccate e a tratti divertenti, le interazioni fra i personaggi che compongono il party. Seppur brevi e volte a ricreare l’animosità di una compagnia d’avventurieri, non risultano mai banali e fine a se stesse, instillando un’empatia particolare per alcuni fra i personaggi giocanti.
Degni di nota sono anche alcuni indovinelli (dal classico indovinello delle statue ad altri più elaborati) che premieranno i giocatori più ingegnosi con artefatti e oggetti magici, le quali descrizioni aiuteranno a sciogligliere (o a aggrovigliare) la matassa di lore del gioco.
Nonostante queste premesse, la storia di The Tower of Time ha un ritmo altalenante, ed è più la premessa stessa a fare presa sul giocatore, che il vero e proprio svolgimento durante le ore di gameplay.
Gameplay – Combattimento, Slow Time e…loot, loot, loot!
Ciò che più colpisce di The Tower of Time è il gameplay, ma a lasciare il segno è proprio il sistema di combattimento. Potremmo definirlo una versione rivisitata del classico combattimento a turni in tempo reale, che caratterizza da sempre le produzione isometriche del settore.
A differenza di altri GDR, avere una tattica precisa e funzionale nel combattimento, è la chiave per garantirsi la vittoria sul campo di battaglia. A venire in nostro aiuto, è proprio lo stesso sistema di combattimento. Ogni volta che un mostro sarà visibile nel nostro campo visivo, potremmo avvicinarci indisturbati e cliccando sullo stesso, la schermata mostrerà ogni riferimento ai nemici che saranno presenti sul campo di battaglia, dal numero, alle abilità, alle resistenze e per ultimo, non per meno importanza, dei suggerimenti per come avere la meglio su quel determinato mostro.
Una volta iniziato il combattimento, verrà caricato il campo di battaglia. Da un lato ci saranno i nostri eroi e dall’altro…aspettate, e i nemici? E’ qui entra in gioco il carico di Event Horizon. I nemici non saranno subito visibili, ma ciò che balzerà subito ai nostri occhi sarà una piccola schermata in alto che mostra la percentuale di nemici sconfitti. Infatti, The Tower of Time, prevede un combattimento ad ondate. Ogni ondata sarà composta da diversi tipi di nemici, ognuno con le proprie abilità uniche. Una volta che i nostri eroi avranno sconfitto la prima ondata, entrerà in campo la seconda e così via.
Ma le novità non finiscono qui. Il titolo sfoggia una simpatica alternativa alla classica pausa tattica che chiunque si aspetterebbe da un gioco del genere: la modalità Slow Time. Premendo la barra spaziatrice o cliccando sull’icona in basso a destra dello schermo, saremo in grado in rallentare significativamente il tempo per impartire le azioni di combattimento ai nostri eroi.
Personalmente l’ho trovata un’aggiunta di spessore, che garantisce fluidità d’azione, abbassando la tensione nei combattimenti più concitati, senza spezzare il ritmo di gioco. A rendere il tutto ancora più vivo e coinvolgente, è l’interazione attiva con il campo di battaglia. Ad esempio alcune magie e capacità dei vostri personaggi, potranno innalzare dei veri e propri muri di roccia, modificando prepotentemente il campo di battaglia a vostro piacimento. Ogni personaggio della vostra squadra incarnerà una classe specifica e sarà dotato di abilità uniche. In combattimento vi basterà passare con il mouse sull’abilità che desiderate attivare per poterne leggere gli effetti, o vi basterà consultare la scheda del personaggio dove potrete amministrare equipaggiamento, talenti e abilità.
In ogni caso, nemmeno per gli hard core gamers avvezzi a questo genere sarà immediatamente facile destreggiarsi fra i letali combattimenti che offre The Tower of Time. Se da una parte l’asticella della difficoltà è volutamente spostata verso l’alto, d’altro canto è possibile giocare il titolo alla difficoltà Facile per tutti quelli che sono interessati unicamente nella storia. Ma a voi tutti amanti delle sfide, vi attende il massimo livello di difficoltà e le Challenges, che vi premieranno con onore, gloria e…oggetti magici.
Il loot, infatti, è ricco e variegato. I nemici, una volta sconfitti, lasceranno come da tradizione il loot, ma centinaia di oggetti magici, armi e armature attendono di essere recuperati nella Torre, quindi vi invitiamo a non tralasciare l’esplorazione. Anche se stiamo esplorando una Torre, non avremo quella sensazione claustrofobica tipica dei dungeons, anzi. L’ambiente è così variegato e spazioso, da farci sentire quasi come ricoperti da un manto di stelle. Esplorate ogni anfratto, quindi, e vi confermiamo che sarete adeguatamente ricompensati!
Tutti gli oggetti d’equipaggiamento potranno essere potenziati fino ad un certo livello, aumentando così il potere dei vostri personaggi. Per potenziare l’equipaggiamento, vi basterà visitare la schermata della Città e raggiungere la Forgia. La Città fungerà da hub di gioco. Qui potrete svolgere diverse attività e concedere un breve riposo ai vostri avventurieri, prima di rituffarvi nei misteri che avvolgono la Torre.
Grafica – Atmosfera
The Tower of Time offre degli scorci magnificamente renderizzati, con una tecnica per i colori e dettagli che rasentano la cura maniacale, sopratutto se consideriamo che non si tratta di una produzione tripla A. Pur notando alcune incertezze sul dettaglio dei personaggi, non si può non apprezzare la perizia utilizzata per scolpire la Torre e la sempre mutevole ambientazione. Nebbie che si dissipano, rampicanti che stritolano e si inerpicano sulla pietra come per reclamarne il dominio, danno vita ad un vero e proprio spaccato, facendoci sentire oltremodo intrusi in un mondo visibilmente vicino, ma emotivamente lontano.
L’audio di gioco fa la sua parte, senza lode e senza infamia. La musica di sottofondo è sempre in linea con l’atmosfera che il titolo vuole trasmettere, senza però aggiungere quel quid in più.