Il tutto inizia in mezzo al verde con due migliori amici, Skinny e Ronald, che decidono di fare un bel picnic. Ad un certo punto uno dei due offre una prugna all’altro. Peccato che quest’ultimo sia allergico a tale frutto, tanto che dopo averlo mangiato si troverà per terra agonizzante.
Ma in realtà non è che l’inizio dell’odissea. Dopo essere divenuto uno scheletro, il personaggio in questione sarà catapultato dentro l’armadio dell’amico e avrà 5 anni di tempo per farlo parlare con qualcuno dell’accaduto ed espiare la propria colpa, altrimenti sarà dannato. A distanza di 4 anni e 364 giorni da questo avvenimento inizia la storia di Skinny, protagonista di The Wardrobe, avventura grafica dell’italiana C.I.N.I.C. Games. Perciò rimangono al nostro “eroe” solo 24 ore, prima che scada il tempo a sua disposizione per salvare l’amico. Piccolo inconveniente: Ronald si sta trasferendo in una nuova casa e l’armadio in cui si trova Skinny viene buttato in una discarica! Sarà quindi compito del giocatore accompagnarlo nella nuova dimora dell’amico entro le 24 ore.
Un mondo di colori ed Easter eggs
L’avventura si snoda all’interno di un comparto grafico solido e convincente, con un’estetica da cartone animato. Gli stessi personaggi, come riportato sulla confezione del gioco, sono stati disegnati a mano e poi colorati al computer con risultati ottimi e coerenti con lo stile estetico scelto per la produzione. Perfino il design del protagonista si muove in questa direzione, anche se comunque risulta minimale, in quanto trattasi pur sempre di un mucchietto d’ossa con una felpa addosso.
Nota positiva è proprio la costruzione delle stanze e degli ambienti. Essi risultano funzionali a ciò che si può fare al loro interno, e caratterizzati anche dalla presenza di diversi Easter Egg. Quest’ultimi, anche se a mio parere esagerati nel numero, citando molte opere d’intrattenimento dal secolo scorso ai giorni nostri, possono spingere il videogiocatore ad esplorare in maniera minuziosa gli ambienti. In tal modo aumentano il suo coinvolgimento, visto che si troverà spesso a bocca spalancata, sbalordito dalla quantità di riferimenti.
Un mare d’umorismo in un gameplay classico
Un punto di forza del titolo è sicuramente l’umorismo, motore narrativo ed elemento sul quale viene costruito il carattere dei vari personaggi. Anche il protagonista non perderà occasione per interagire spesso con il giocatore, attraverso la rottura della “quarta parete”. In questi casi lo scheletro mostrerà la sua “simpatia” attraverso delle frecciatine pungenti, qualora il giocatore faccia qualcosa che Skinny considera stupido. Infatti le righe dei dialoghi saranno il mezzo principale attraverso il quale far emergere l’umorismo dei personaggi e consentiranno di dar vita a scene e situazioni al limite del reale che sfociano nella comicità. Così come per lo “spirito” ed altri elementi, The Wardrobe pesca a piene mani da un genere che spopolò soprattutto negli anni ’90, riproponendolo in chiave moderna, ma comunque conservatrice.
Anche il gameplay non nasconde una chiara ispirazione agli esponenti dello stesso genere, come ad esempio i titoli della compianta LucasArts (citati appunto sotto forma di Easter Egg). Ci troveremo ad esplorare scenari, muovendoci con delle animazioni un po’ rigide, interagendo con persone ed oggetti, nel tentativo di risolvere enigmi. Spesso quest’ultimi possono risultare un po’ cervellotici, dato che sfociano nel non-sense. Proprio nel tentativo di risolverli, ci si può trovare a combinare casualmente i vari oggetti dell’inventario o a “provare tutto con tutto”. Questa non sempre sarà la giusta strada e produrrà come risultato l’ennesimo “complimento” del protagonista.
Il tutto
Proprio nel doppiaggio troviamo un elemento solido. Infatti risulta amalgamato e azzeccato, avendo voci già note come Ultralem e Gianandrea Muia di Orion. A ciò tuttavia fa da contraltare la colonna sonora che, sebbene adeguata e non fuori tema, stenta veramente a decollare, risultando dimenticabile per la maggior parte delle tracce. Tutto ciò è impacchettato in un’esperienza, targata C.I.N.I.C. Games, dalla longevità minore rispetto ad altre produzioni, circa 10 ore, ma che è in linea con il proprio genere che come sappiamo tendenzialmente non offre molto in quest’ottica.
In sintesi The Wardrobe è il purista del genere, un’avventura grafica classica, che fa delle citazioni e della comicità i suoi elementi di successo, riuscendo ad intrattenere e divertire soprattutto i nostalgici del genere.
Versione analizzata: PC