Quando ho visto per la prima volta Theatrhythm Final Bar Line, dopo l’annuncio da parte di Square Enix e Indieszero, ho subito pensato di volerne almeno quattro copie. Ora, immaginatevi un fan di Final Fantasy, che da sempre, quando si approccia ad un qualsiasi videogioco, va a notare i dettagli della colonna sonora, ma anche un fan di giochi ritmici: oltre ad avere la mia identikit, troverete esattamente il pubblico di riferimento di questa produzione.
La serie Theatrhythm ha mosso i suoi primi passi nel lontano 2012, con un ottimo titolo per Nintendo 3DS, con anche il sequel Curtain Call arrivato nel 2014 sulla medesima piattaforma. A distanza di anni però Square Enix ha deciso di puntare di nuovo sulla serie con un nuovo capitolo, che contiene l’enorme cifra di 385 brani provenienti tutti dai capitoli più celebri della saga, che come certamente saprete (o vi verrà ricordato non appena accenderete il titolo,ndr), taglia il traguardo dei 35 anni di longevità.
Theatrhythm Final Bar Line è quindi il modo giusto che Square Enix ha trovato per tributare il giusto merito alla celebrità della serie, che passa in parte anche dalle splendide musiche che hanno accompagnato le nostre avventure negli anni. Ho avuto modo di giocare il titolo su PS5, ovviamente sfruttando la retrocompatibilità con PS4.
Ecco dunque a voi la nostra recensione di Theatrhythm Final Bar Line!
Fanfare della vittoria a go-go
Il primo pensiero che vi verrà, non appena inizierete a giocare a Theatrhythm Final Bar Line, sarà quello di cercare il paragone con l’ultimo action-rhythm creato da indieszero, ossia Kingdom Hearts Melody Of Memory. I due giochi però seguono dei binari completamente paralleli, in quanto Final Bar Line resta totalmente aderente ai canoni e all’impostazione dei suoi predecessori, pur portando avanti le modalità e lo stile della produzione dedicata a Kingdom Hearts. Nel gioco troverete tre modalità principali: la prima è Tappe Musicali, dove in pratica troverete tutte le canzoni presenti nel titolo, divise in base ai differenti capitoli di Final Fantasy. Queste saranno a difficoltà crescente, e sbloccherete i livelli successivi solamente completando le prime tappe di un livello. I livelli dedicati ai capitoli principali (sono presenti tutti i quindici capitoli principali) si comporranno di 18 tappe musicali, e ognuna di esse vi vedrà affrontare le diverse canzoni cercando anche di eseguire degli obiettivi mirati. A disposizione poi avremo anche i tantissimi personaggi celebri della serie, che sbloccheremo progredendo nello sbloccare i livelli: quindi, se volete giocare con Cloud o Sephiroth, dovrete sbloccare il livello di Final Fantasy VII, così come se volete usare Squall o Rinoa il livello di FInal Fantasy VIII.
Già soltanto con questo Theatrhythm Final Bar Line si presenta con un corposo pacchetto di contenuti, ma la cosa si fa interessante in quanto sono presenti più livelli di difficoltà, ma sono presenti anche tre diversi preset per giocare: standard, in coppia o “Semplice”. Giocare in coppia è possibile anche utilizzando un solo joypad, mentre invece la modalità Semplice si applica per le canzoni con gli slide trigger, ossia quei trigger che vanno attivati muovendo nello spazio le levette analogiche oltre al tasto azione, seguendo una scia che si muove a schermo: con la modalità semplice questi vengono eliminati e il giocatore può concentrarsi solo sul ritmo.
Oltre alla modalità Tappe Musicali sono presenti altre due modalità, la prima ci consente di suonare liberamente i brani che abbiamo sbloccato, mentre invece la seconda modalità è quella dedicata al multiplayer online. Potrete perciò decidere di suonare liberamente tutti i brani che volete, e tra l’altro in questa seconda modalità sono presenti anche dei brani extra, non presenti nella modalità Tappe Musicali, ma che potrete sbloccare seguendo i livelli oppure svolgendo gli incarichi secondari (esempio su tutti, la celeberrima Eyes On Me di Final Fantasy VIII non è presente in Tappe Musicali ma è comunque presente nel gioco). Per quanto concerne il multiplayer, è possibile giocare contro fino ad un massimo di quattro giocatori, e le azioni dei nostri avversari vanno ad attivare degli impedimenti alla nostra esecuzione. L’unico problema è la poca stabilità del netcode: ho fatto una fatica enorme a trovare una partita e riuscire a giocarla.
Arriviamo però ora a quello che è certamente l’elemento cardine di tutto: il gameplay. In Theatrhythm Final Bar Line viene ripresa l’idea dei suoi predecessori per quanto concerne la libertà: i due capitoli per Nintendo 3DS andavano a sfruttare fortemente lo schermo touch, che serviva per dare gli input di gioco. Ovviamente questo sulle console attuali non poteva essere applicato, perciò si è scelto di dare un approccio diverso. Nel gioco sono presenti infatti tre tipologie di input: abbiamo il trigger semplice, che può essere attivato con la pressione di uno o due tasti in caso di nota doppia, senza però avere una netta e decisa scelta, possiamo utilizzare qualsiasi tasto; abbiamo poi gli input direzionali, attivabili usando le levette analogiche, e poi abbiamo i cosiddetti slide trigger, che come detto prima si attivano con la pressione di un singolo tasto, ma poi, per mantenere la nota per tutta la sua durata, dobbiamo muovere la levetta analogica. Il tutto sembra piuttosto semplice, ma fidatevi se vi dico che vi conviene assolutamente trovare una posizione corretta delle mani, di modo da poter gestire al meglio le combinazioni di tasti, specie ai livelli di difficoltà maggiori, e questo è derivante anche dalla scelta di porre in orizzontale la barra del tempo, a differenza di praticamente quasi tutti i rhythm game moderni, che hanno la barra del tempo in verticale al fondo dello schermo. Quindi, come possiamo notare, abbiamo una maggiore libertà rispetto a Kingdom Hearts Melody Of Memory, dove invece i tasti erano sempre ben definiti per ogni azione.
Un elemento che però mi ha lasciato una qualche perplessità, sempre legando il discorso al confronto con Melody Of Memory, è la totale mancanza di un elemento narrativo in Theatrhythm Final Bar Line. Sebbene anche nella produzione collegata a Kingdom Hearts l’elemento narrativo era piuttosto basilare, anche se ha introdotto qualche spunto ed argomento per quella che sarà la storia di Kingdom Hearts IV, in Final Bar Line questo è totalmente assente. Il problema nasce con il fatto che c’è, ed è anche ben strutturata, la componente RPG: i nostri personaggi, usandoli durante le canzoni, crescono di livello e apprendono nuove abilità e mosse, fino al livello 99. Questa componente viene così a fornire soltanto un elemento di sfondo, senza avere una particolare rilevanza nel gameplay, dando a Theatrhythm Final Bar Line la semplice funzione di essere un tributo alle musiche meravigliose che hanno fatto la storia della saga. Sì, lo sappiamo che questo era l’intento del gioco, ma magari aggiungerci qualche accenno di storia che legava il tutto avrebbe fatto bene. Qui troviamo forse un’altra pecca, ossia la scelta dei brani: tra le 385 canzoni presenti figurano i grandi classici delle musiche di Final Fantasy, ma sono presenti anche diversi spin-off e anche, acquistando la versione Deluxe, brani provenienti da altri titoli Square Enix comunque collegati al mondo di Final Fantasy. Ecco, qui sono stati inseriti dei titoli estremamente lontani dai giochi numerati, con la presenza anche di alcune produzioni piuttosto “scarse” della saga, mentre sono stati esclusi alcuni nomi eccellenti.
Un elemento invece estremamente apprezzato e apprezzabile è la grande personalizzazione che si può dare al gameplay: come detto ci sono diverse modalità di gioco, metodologie di gioco e diversi livelli di difficoltà, ma se si accede alle impostazioni prima di iniziare un brano sarà possibile personalizzare ulteriormente il gameplay, aggiungendo per esempio dei pannelli che bloccheranno la vista delle note, oppure facendo comparire una schermata che vi fornirà in tempo reale le statistiche di gioco, oppure anche la possibilità di modificare la velocità dei trigger. Insomma, Theatrhythm Final Bar Line è un’esperienza che non faticherete a fare “vostra”, modificandola a vostro piacimento.
Ovviamente sarebbe inutile dedicare un paragrafo al comparto audio, ma posso sicuramente pronunciarmi sul comparto grafico del titolo. La grafica in stile cartoon con i personaggi stilizzati è davvero molto ben realizzata e curata, anche se, data la forte presenza di tanti elementi a schermo, in caso di sessioni prolungate potrebbe venire a risultare un po’ “pesante” per i vostri occhi; in questo caso il consiglio è una piccola pausa ogni tanto, anche se vi posso dire che una volta preso il via, sarà molto difficile riuscire a staccarsi dalle musiche di Final Fantasy.
In conclusione
Theatrhythm Final Bar Line rappresenta certamente un must-have per i fan più accaniti di Final Fantasy e delle sue musiche, ed è un’opera di celebrazione della saga veramente ben realizzata e divertente. Il gioco presenta un quantitativo di contenuti veramente importante, che viene però presentato con ottima qualità, dando vita ad uno dei migliori action-rhythm game su cui abbia mai messo le mani, e sono convinto possa anche porsi tra le migliori produzioni dell’anno. Sicuramente si fa forte del fatto che presenta un materiale che tutti quanti conosciamo e adoriamo, come le musiche di Final Fantasy, ma è sempre un piacere riuscire a perdersi in quei ritmi, se poi il tutto viene convertito in qualcosa di ludico, ancora meglio.
Theatrhythm Final Bar Line è disponibile su PS4 e Nintendo Switch.