Active Shooter, nuovo videogioco che sta per essere pubblicato su Steam, è già nell’occhio del ciclone. Un ente di beneficenza britannico ne ha chiesto la rimozione dalla piattaforma direttamente a Valve, prima che possa essere lanciato sul mercato, perché considerato un “simulatore di sparatorie scolastico”.
Il titolo permette al giocatore di giocare anche nei panni di un potenziale killer che entra per fare una strage in una scuola americana, e basta sapere solo questo per comprendere come The Infer Trust, ente che offre supporto alle famiglie e parenti di vittime uccise da armi da fuoco, abbia etichettato il gioco some “semplicemente orrendo”.
“E’ un gioco semplicemente di pessimo gusto. Negli Stati Uniti ci sono state 22 sparatorie nelle scuole dall’inizio dell’anno. Tutto questo è orrendo perché qualcuno penserebbe che è una buona idea commercializzare qualcosa di così violento, senza pensare alle vittime” ha dichiarato un portavoce.
Lo sviluppatore ha cercato di difendersi dichiarando che il suo gioco non promuove alcun tipo di violenza, ed ha cita come titoli del calibro di Hatred, Postal e Carmageddon siano decisamente più cruenti e più incentrati sull’omicidio di massa.
Ce n’era davvero bisogno di creare un videogioco così?