In questi giorni Ubisoft è finita al centro di un interessante dibattito che ha scatenato parecchie reazioni nel mondo videoludico, in quello che è stato definito come “ads-gate”. La questione è ruotata tutta intorno alla comparsa di avvisi pubblicitari durante le sessioni di gioco per alcuni utenti, e l’affaire sembra essere rientrato dopo le scuse del publisher franco-canadese, ma l’episodio ha comunque lasciato aperto il dibattito in merito alla presenza di pubblicità invasive all’interno dei videogiochi.
Abbiamo seguito il più possibile la vicenda, e adesso vogliamo raccontarvi cosa è accaduto di preciso, e anche la nostra opinione in merito ad un argomento che rischia di diventare particolarmente caldo nei prossimi giorni, e ovviamente vi chiediamo la vostra opinione in merito.
I fatti
Partiamo con quello che è successo: alcuni utenti, giocando ad Assassin’s Creed Odyssey, andando nel menu di pausa si sono ritrovati dei banner pubblicitari a tutto schermo che andavano a pubblicizzare Assassin’s Creed Mirage, l’ultimo capitolo della serie di Ubisoft. Questo ha scatenato una certa indignazione nell’utenza, che ha ovviamente riportato il tutto su diverse piattaforme social, quali Twitter e soprattutto Reddit, che da sempre è un social molto attivo quando si parla di videogiochi e situazioni particolari.
Solitamente, nei titoli Ubisoft, questi banner pubblicitari (pratica assolutamente lecita) comparivano solamente nei menù iniziali di gioco, un po’ come accade per tutte le case di produzione che ovviamente si autopromuovono attraverso altri prodotti. Sicuramente “l’invasione” della pubblicità durante le fasi d’azione può esssere ritenuta disturbante, e gli utenti quindi non hanno mancato di far notare la situazione direttamente ad Ubisoft.
Se all’inizio si pensava ad un bug, gli utenti in massa sono tornati su Assassin’s Creed Odyssey per testare se la cosa venisse a riproporsi con continuità e su tutte le piattaforme dove le avventure di Kassandra e Alexios sono giocabili. Gli utenti hanno riscontrato che la cosa avveniva ovunque e con una discreta continuità, puntando il dito contro Ubisoft, ritenendo che il publisher stesse provando a pubblicizzare in maniera invasiva il suo nuovo titolo.
Ovviamente, dopo qualche giorno, la casa di produzione è ufficialmente intervenuta sulla situazione, smentendo categoricamente che si trattasse di una cosa voluta, ma che tutta la situazione era derivata da un problema tecnico che gli sviluppatori stavano provvedendo a risoolvere con la massima celerità.
Altrettanto ovviamente, la risposta di Ubisoft in merito alla situazione è stata vista, da una buona fetta dell’utenza, come la più classica delle “toppe peggiori del buco“, aumentando ancora di più l’insoddisfazione generale. Molti utenti hanno infatti ritenuto che il “problema tecnico” affermato da Ubisoft era in realtà una cosa voluta, e c’era effettivamente una forte idea di marketing con l’aggiunta di banner pubblicitari che compaiono durante le fasi d’azione. Questo ha fatto preoccupare diversi utenti, in quanto l’opinione generale ritiene assurdo che mentre si gioca si deve essere interrotti da pubblicità, che vanno a spezzare il ritmo di gioco e sono assolutamente fuori dal contesto videoludico.
La nostra opinione
Posto che non siamo qui a fare le pulci né tantomeno i complottisti, non possiamo fare altro che schierarci. La presenza di pubblicità all’interno dei videogiochi è ormai una costante, e ribadiamo il concetto che è naturale e giustissimo che una casa di produzione vada a promuoversi attraverso e all’interno dei suoi prodotti, ma c’è modo e modo. Per quanto forse le preoccupazioni di alcuni utenti siano un po’ esagerate (alcuni hanno subito buttato dentro l’idea che siamo spiati e che qualcuno vuole per forza costringerci a comprare cose), l’invasione della pubblicità proprio durante il gioco desta sicuramente qualche preoccupazione.
Non è la prima volta che si parla di questa cosa, e la situazione occorsa con Ubisoft è solo l’ultimo caso negli ultimi anni (basti ricordare il dibattito generatosi con 2K e le pubblicità dinamiche in NBA 2K), ma forse si dovrebbe iniziare seriamente a ragionare sulla questione, andando magari a regolamentare in maniera logica e ponderata la presenza di ads nei videogiochi, e non lasciare che il tutto venga gestito in maniera autonoma dai produttori dei titoli, altrimenti si rischia di diventare come accade nella vita di tutti i giorni, che quando si guarda la televisione dopo qualche minuto su un canale ci appare un banner pubblicitario sempre piuttosto invasivo.
E voi cosa ne pensate? Le pubblicità nei videogiochi vi danno fastidio? Secondo voi, nel caso specifico, colpa di Ubisoft oppure esagerazione nella preoccupazione da parte dell’utenza? Diteci la vostra nei commenti!