La produzione videoludica sul suolo italico corrisponde a tutt’oggi ancora a una piccola fetta del mercato nostrano, ma nonostante ciò risulta in grande ascesa e sviluppo. Nel 2016 il giro d’affari complessivo si è assestato sui 40 milioni di euro contro i 20 del 2014. Si tratta però di un settore che più che puntare sul mercato interno guarda fortemente a quelli esteri come acquirente finale. Nello specifico, il 93% degli sviluppatori italiani esporta in Europa, l’83% in Nord America, il 64% in Asia e il 58% in Sud America. A tutt’oggi, nonostante sia ancora in una fase iniziale, il Bel Paese è il quarto stato europeo per numero di vendite dopo Gran Bretagna, Germania e Francia. Il mercato italiano inoltre titaneggia su altri paesi emergenti quali Russia, Polonia e Medio Oriente
A confermare l’attenzione che il ramo economico italiano ha verso questo mercato, alla Gamescom di Agosto, che ricordiamo essere la fiera più importante per il settore dei videogiochi in Europa, hanno partecipato rappresentative, per conto dell’eccellenza nostrana nel campo, del Ministero dello Sviluppo Economico, dell’Agenzia ICE per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, e dell’AESVI, l’Associazione di categoria che rappresenta l’industria dei videogiochi in Italia.
Insomma, il mercato dei videogiochi fatti in casa sta crescendo in Italia e non possiamo che esserne lieti.
Fonte: Repubblica.it