Sbarca a partire dal 5 novembre su Prime Video la serie Vita da Carlo, uno scorcio di vita – fittizio a tratti – dell’amatissimo comico, attore e regista Carlo Verdone, che con i suoi film ed i suoi personaggi ha condizionato la storia del cinema italiano e parte della vita di buona parte della popolazione, soprattutto quella romana.
Carlo Verdone rappresenta per l’Italia – in particolar modo per Roma – un vero e proprio simbolo di goliardia e di leggerezza. Emblema della cinematografia italiana, ha deciso di portare la propria vita, seppur con la maggior parte di elementi di invenzione, su una piattaforma streaming per raccontare di sé stesso e di tanti problemi molto comuni.
Trama: essere Carlo Verdone
Icona della comicità italiana e del suo cinema, Carlo Verdone vive la sua vita quotidiana tentando ci cambiare registro nella sua arte e dedicandosi un po’ più alla regia, staccandosi da quei personaggi che lo hanno reso celebre e riconoscibile ovunque.
Un fatto sconvolge la sua vita: l’inaspettata candidatura, da parte del presidente della regione Signoretti, a sindaco di Roma. Tutto nasce da un video, diventato virale sui social, in cui Carlo lamentava le condizioni della città trascurata dicendo che solo un romano sarebbe stato capace di risollevare le sorti della capitale italiana. Una proposta ben vista dalla popolazione ma che gli creerà non pochi “disordini” nella sua vita già abbastanza piena.
Ad accompagnarlo il sempre fedele amico Max Tortora e molte comparse del mondo dello spettacolo che lo aiuteranno a comprendere ciò che sta realmente succedendo.
Personaggi e tematiche: verosimiglianza della vita di Verdone?
Per chi non conosce a fondo Carlo Verdone, basta fare una breve ricerca su internet per capire che molti elementi – la maggior parte in verità – sono di invenzione. A partire dalle cose più ovvie come la candidatura a sindaco (senza un reale senso e competenze da poter vantare in merito), ai personaggi della sua vita interpretati da attori ed attrici ben noti come l’ex moglie Sandra (Monica Guerritore) o la farmacista di fiducia (Anita Caprioli), sino ad arrivare ad elementi che storpiano la realtà come il presidente della regione Lazio che qui si chiama Signoretti invece che Zingaretti.
I figli di Verdone sono interpretati da Caterina De Angelis (nella realtà figlia di Margherita Buy) e Filippo Contri, con nomi diversi rispetto alla reale progenie del protagonista. No sarà un fatto noto dato che i figli di Verdone non hanno intrapreso la stessa carriera artistica del padre – seppur sono apparsi in piccoli camei in alcuni film – ma la riconoscibilità degli attori fa sì che la questione salti subito all’occhio.
Questo contrasto tra ciò che è riconoscibile – il protagonista, Max Tortora che interpreta sé stesso ad esempio – e ciò che è palesemente finzione, rende la visione delle dieci puntate in sostanza difficile. La mente dello spettatore non sempre riesce a scindere le due cose che entrano inevitabilmente in conflitto, creando confusione nell’ordine delle idee che vuole creare questa serie.
Un gioco complesso per un prodotto che tende ad essere a sfondo comico, tra momenti di risata e battute, personaggi tipicamente romani che facilmente riescono a scatenare il riso, a partire proprio da Max Tortora, capace di creare ilarità anche solo con uno sguardo.
Un’opera piena di autocritica – quando ad esempio molte delle persone che conoscono Carlo gli ribadiscono il cambio di tono degli ultimi film contrariamente aio più apprezzati personaggi da lui creati tempo addietro – ma colma anche di perbenismo. Carlo Verdone appare qui come un uomo a cui capitano problemi di ogni tipo e che solo lui riesce a risolvere, dicendo sempre la cosa giusta nel momento giusto, anche con qualche scivolone.
Sicuramente Vita da Carlo strizza l’occhio a chi ama Carlo Verdone, con tutta la sua comicità dell’ultimo periodo, maturata rispetto ai suoi lavori giovanili ma anche a chi apprezza quello di una volta con i suoi personaggi caratteristici e le battute più famose.
La serie è composta da dieci episodi non troppo impegnativi sul piano della narrazione, più incentrati sullo svolgimento e lo snocciolamento di una morale rispetto alla storia in sé anche poco verosimile. Il punto di forza maggiore è che Verdone interpreta Verdone: come nei suoi ultimi lavori cinematografici, si riconosce la sua essenza in pieno con le sue fissazioni – ad esempio la sua memorabile ipocondria su cui ha costruito anche vari personaggi – la sua schiettezza e forza d’animo.
Prime Video ultimamente sta puntando molto sulle serie-documentario basate su personaggi ben noti – a breve uscirà anche un prodotto incentrato sulla coppia Fedez/Chiara Ferragni – e in questo caso lo fa inserendo, in un contesto reale, molti elementi immaginario con un rocambolesco effetto di estraneità dello spettatore rispetto a ciò che vede.
Nell’immaginario collettivo un fatto o è reale – per lo meno riporta una realtà, anche se ricostruita – oppure è effimero, senza aderenza a fatti concreti. Questa unione di vero e non vero ha bisogno di tempo per creare immersione totale.
Conclusione: un po’ di leggerezza
Vita da Carlo ha sicuramente il pregio di incuriosire proprio per la natura del prodotto in sé: Carlo Verdone è una garanzia, in questo caso lavora anche con ottimi professionisti del settore e riesce a creare familiarità con chi lo conosce da sempre ma anche con chi magari non è pratico nel destreggiarsi all’interno dell’opera verdoniana. Certamente più affine ad un pubblico romano – o quanto meno laziale – senz’altro capace di arrivare anche al di là del Tevere grazie alla riconoscibilità dell’attore e dei suoi personaggi.
Dieci episodi da vedere anche tutti d’un fiato, che aiuteranno ad avere momenti di piacevole leggerezza.
Vita da Carlo, distribuita su Amazon Prime Video, sarà disponibile a partire dal 5 novembre.
Data di uscita: 5 novembre
Distribuito da: Amazon Prime Video
Genere: Commedia, Biografico
Episodi: 10
Ideatore: Enrico Oldoini
Paese: Italia
Cast
Carlo Verdone
Max Tortora
Anita Caprioli
Monica Guerritore
Antonio Bannò
Caterina De Angelis
Filippo Contri
Giada Benedetti
Maria Paiato
Claudia Potenza
Andrea Pennacchi.