Sono molti gli horror usciti negli ultimi anni e che riscuotono un certo interesse da parte del pubblico che, fan o curioso che sia, almeno una volta desidera provare il titolo in questione. E’ un genere che ha spopolato tra i giovani, specialmente grazie agli youtuber che, di tanto in tanto, provano giochi dall’indole paurosa. Basti pensare a Favij con Five Nights at Freddy’s o Zeb89 con Dead by Daylight e tanti, tanti altri. La mania di provare questi nuovi horror è dettata dal fatto che, ormai, molti giochi sembrano essere simili gli uni con gli altri e questo perché, quasi inevitabilmente, appare sempre la meccanica dei jumpscares o riferimenti ai film più conosciuti; la domanda che il player si pone, quindi, è: cosa avrà di diverso White Noise 2 dagli altri? Siamo qui per scoprirlo.
E’ stata una delle mie prime esperienze nei giochi horror, in quanto sono una gran fifona, e mi cimento più volentieri a guardare gameplay su YouTube trovandoli meno spaventosi del gioco stesso. Solitamente rifiuto videogame del genere. Quando, però, mi sono ritrovata la possibilità di poter giocare a White Noise 2, la tentazione è stata talmente forte da accettare e provarlo. Perchè?
Nonostante la mia grande paura verso gli horror, adoro Dead by Daylight e, vedendo vari video su di esso, ricordo molto bene che alcuni player consigliavano White Noise 2 perché, appunto, simile a DbD. Ed essendo fan del gioco, pur non avendolo giocato, la curiosità di vedere le differenze è stata veramente forte! Ma non è stato come mi sarei aspettata.
TRAMA (?)
La trama è inesistente. Letteralmente, come molti giochi horror del momento; White Noise 2 ti porta a vestire i panni di un investigatore in cerca di registrazioni riguardante il paranormale in diverse ambientazioni. Esse spaziano tra ospedali, tra case abbandonate e tanti altri luoghi visti e rivisti, utili per mettere in soggezione il player. Ma oltre questo, non c’è altro se non per la creatura che segue un gruppo di persone (quattro investigatori in multiplayer e un singolo nel singleplayer) per, ovviamente, fare ciò che ogni mostro fa meglio: ucciderli.
La prima volta che mi sono trovata in partita, da sola, contro la creatura è stata abbastanza spaventosa. Questo per via del jumpscare che mi colse di sorpresa. Il gioco è stato in grado di creare un’atmosfera tale da farmi sentire più l’ansia e la paranoia, piuttosto che eventuali suoni che mi facessero capire la presenza della creatura. Dopo poco, il pensiero principale durante la partita è stato chiedermi dove fosse il mostro, anziché completare la missione principale del gioco. Almeno all’inizio.
Possiamo però dire che “un gruppo di quattro persone devono riuscire a trovare le cassette registrare e scappare dal mostro” sia anch’essa una trama? Può darsi, ma a lungo andare non porta molto al player, specialmente per il fatto che, l’atmosfera creata, aiuta solamente i jumpscares sopra citati. E’ ovvio che questo sia una parte dominante del gioco e che mi ha portato ad abbandonare la partita in solitaria per noia, essendo, forse, riuscita a “rompere” questo sistema.
Fortuna e semplice strategia
Non saprei se considerarla fortuna sfacciata o una strategia atta a rompere il sistema di gioco. Una volta avuto il primo jumpscare ho riletto l’oggettistica in dotazione al personaggio:
- Una normale torcia a pile, adatta per illuminare i posti più bui, ma che fa lasciare al personaggio tracce di calore e che, quindi, può essere individuato prima dal mostro;
- Una bussola in grado di dire la posizione approssimativa della cassetta più vicina (abilità ricaricabile);
- Kit di Pronto Soccorso trovabile all’interno della mappa, utile per curare le ferite inferte dal mostro;
- Torcia chimica verde in grado di stordire il mostro e permettere al personaggio di scappare (abilità ricaricabile).
Sapevo bene che dovevo raccogliere le cassette, ma avevo troppa paura del mostro. Così, leggendo la descrizione della torcia, decisi di tenerla spenta per tutto il tempo; la creatura non avrebbe avuto modo di vedermi se non fiutandomi, al costo di non vedere più niente. Il buio non permetteva una visuale ottimale, ma camminando di fianco al muro mi era possibile vedere quel minimo indispensabile per continuare la mia avventura. Ciò non bastò, perché arrivò il secondo jumpscare mandandomi nel panico. Nella foga del momento, utilizzai tutto ciò che avevo a disposizione, compreso un oggetto a cui non avevo dato così tanta importanza: la torcia chimica.
Una volta riuscita ad allontanarmi, mi calmai e pensai ad una nuova strategia; sarebbe stata molto più lenta ma, almeno, più efficace. Da quel momento, ogni passo che facevo, lanciavo una torcia chimica nella direzione in cui volevo andare. Ed effettivamente, da quel momento, il mostro non si fece più vedere.
Che sia stata fortuna oppure lanciare sempre le torce chimiche stordisce così tanto il mostro da non permettergli più nessuna azione? Scoprendo questo, quindi, mi misi a cercare le cassette che non trovai e mi allontanai dal gioco dopo qualche minuto.
Emozioni e Personaggi
Nonostante questo, una cosa che mi è piaciuta molto di White Noise 2 è il fatto che l’insieme di dettagli trasmetta paura, angoscia e curiosità verso il mistero. La musica non è delle migliori, ma riesce a fare il suo dovere, come la grafica dei personaggi. La loro fisionomia non è precisa e molto spesso sembrano “buggarsi”, con uno stile abbastanza cartoonesco. Personalmente l’ho apprezzato, mettendomi quella giusta inquietudine che non mi dispiace.
All’inizio avremo 4 personaggi con un paio di righe sul loro passato: Iker, Anna, Rinko, Phileas. Tra tutti ho provato Anna, optando per qualcuno silenzioso e con un livello di batteria per la torcia abbastanza alto da non avere grossi problemi. Essendo stata la prima partita in un gioco horror del genere, decisi che sarebbe stato meglio non andare con personaggi pesanti, alla carica e con un modo di fare che avrebbe fatto più al caso mio e al mio modo di giocare; volevo qualcuno di silenzioso, in grado di stare il più possibile lontano dal mostro senza farsi sentire e Anna si presentava bene con le sue statistiche. Al contrario di Rinko, seconda femmina del gruppo, che a pelle mi sembrò un personaggio da caos più totale, con Velocità e Coraggio come statistiche principali. Quest’ultima come passiva ha la bussola con più precisione rispetto ad altri, aiutando nelle ricerche e questo la fa peccare in Furtività.
Ogni personaggio ha bonus e malus aggiuntivi che variano all’interno del gruppo, arrivando a coinvolgere anche tutta la squadra se si trova all’interno di una determinata area. Un modo per bilanciare il gioco che, personalmente, ho trovato carino e giusto e che ti fa pensare bene a chi scegliere. Ma esistono solo questi quattro personaggi? No, perchè avanzando di livello si avrà la possibilità di sbloccare nuovi contenuti e investigatori.
Le partite
Non sono molte le partite online in rispetto ai giocatori connessi, visibili in basso a destra del menù. I caricamenti sono lunghi e spesso bisogna aspettare di trovare altri investigatori, o compagni, per molto tempo. Questo è stato un altro dei motivi che mi ha fatto abbandonare il gioco dopo poco; per quanto sia un gioco multiplayer, i giocatori scarseggiano e ciò non incoraggia a continuare l’avventura.
Per lo più, White Noise 2 si basa sulla modalità online e quando una componente così importante manca o ha problemi, rischia di far perdere utenza invece di guadagnarla. Ho aspettato più volte per vedere se riuscivo ad entrare in qualche partita, ma senza successo e la modalità singola non è così entusiasmante come possa sembrare. Almeno in un gioco horror del genere e, un videogame con queste meccaniche, è quasi obbligato ad avere un sistema online funzionale. O giocatori pronti a partire all’avventura.
Non ho potuto condividere, quindi, l’emozione di venir inseguita da un mostro con altri player o la gioia di aver completato un obiettivo. E questa è stata una pecca enorme.
In più…
Sono presenti 6 DLC in cui è possibile sbloccare personaggi aggiuntivi – o creature – e item al prezzo di €1,99 ciascuno. Il gioco, però, è disponibile su Steam ad un prezzo di €9,99 con la possibilità di poter acquistare l’intero pacchetto di giochi della Milkstone Studios – casa produttrice del gioco. In quest’ultimo è possibile trovare: White Noise 2, White Noise Online (il predecessore di White Noise 2), Little Racers Street, Ziggurat e Pharaonic. Questo pacchetto può essere acquistato ad un prezzo di €40,99. Un prezzo troppo eccessivo? Probabile, ma non troppo visto i contenuti che il gioco, e i giochi, offrono.
Molti player, però, si chiederanno: e gli achievement? Il gioco ha a disposizione ben 54 achievement sbloccabili che terranno i collezionisti attaccati allo schermo del proprio PC! Ma non solo Steam, in quanto è possibile avere il gioco anche su Xbox One e PlayStation 4 allo stesso prezzo.