Avete presente quelle simulazioni di guida che cercano di essere il più possibile fedeli alla realtà con regole, circuiti ufficiali e tutti i crismi simulativi al loro posto? Ecco, Wreckfest è l’esatto opposto. Andiamo ad analizzare nel dettaglio quanto offre il titolo sviluppato da Bugbear Entertainment e pubblicato da THQ Nordic, tenendo conto che il gioco è uscito per PC nel giugno 2018 e quella che stiamo recensendo è la versione console, in uscita il 27 agosto 2019 su PlayStation 4 ed Xbox One.
Wreckfest è il gioco che viene definito l’erede spirituale di FlatOut e Destruction Derby ed è quindi lecito aspettarsi che le sportellate ed il fango la facciano davvero da padrone in questo gioco di guida. Scopriamolo insieme.
Modalità di gioco
La modalità più corposa di Wreckfest è sicuramente la Carriera che vi porterà in giro per il mondo a suon di gare, destruction derby e competizioni su mezzi non proprio idonei (per esempio dei divani motorizzati o dei tosaerba a motore). All’interno di questa modalità potrete affrontare principalmente una manciata di gare divise ulteriormente per classi e tipologie di mezzi (compatte, mezzo passo, familiari, etc). I “campionati” sono 5 e sono ovviamente di difficoltà crescente: in ognuno di questi dovrete raggiungere il quantitativo di stelle indicato per poter essere promossi al campionato successivo, quindi si prevede una classica scalata, dalla gare locali per poi arrivare alle gare di rilevanza internazionale. Per ogni campionato si avrà un’alternanza equilibrata tra gare dove dovrete tagliare il traguardo per primi e quelle dove invece dovrete sopravvivere e rimanere l’ultima macchina funzionante dell’intera arena.
Esistono altre 2 modalità all’interno di Wreckfest che vi daranno la possibilità di creare degli eventi personalizzati, oppure di competere online a degli eventi preimpostati. Le possibilità di personalizzazione degli eventi sono davvero tante, tra cui modalità, arena o circuito, tipologia di vettura da utilizzare e numero di giri previsti.
Gameplay e Features
Nonostante possa sembrare un titolo molto arcade Wreckfest si pone con uno stile di guida davvero ben congegnato e con qualche opzione di aiuti alla guida che strizza l’occhio ai suoi “cugini” più simulativi. Una su tutte è per esempio il controllo di trazione, che può essere impostato su assente, parziale (50%) e totale, andando quindi ad incidere sullo stile di gioco del player e sulla risposta del veicolo e permettendo a chiunque di poter affrontare la sfida che Wreckfest propone.
Altro punto di forza di Wreckfest è la fisica delle collisioni tra i mezzi in pista. Ogni scontro porterà a dei danni fisicamente visibili sul vostro mezzo di trasporto e questi non saranno solo visibili ma, in caso di scontri poderosi, potranno anche comportare un danno effettivo interno al veicolo, andando quindi ad inficiarne il corretto funzionamento. Gli ipotetici danni sono anche ben localizzati, per farvi un esempio: se verrete colpiti nella zona anteriore sinistra, è probabile che il cerchione corrispondente subisca danni e vi limiti le capacità dello sterzo. Le parti dei vari veicoli che possono subire danno comprendono la totalità del mezzo e quindi dovrete stare attenti a tutto per evitare di rimanere a piedi, soprattutto quando vi ritroverete nelle arene del destruction derby e sarete bersagliati dalle ire degli altri partecipanti.
In Wreckfest le vetture sono quasi completamente personalizzabili su ben 3 livelli diversi: estetica, protezione e prestazione. Per quanto riguarda l’estetica tutte le vetture sono personalizzabili quasi totalmente, in quanto sarà possibile modificare i colori delle carrozzerie, gli spoiler, gli scarichi, le decalcomanie e tantissimi altri dettagli estetici. Per la protezione invece si potranno andare a migliorare tutte le caratteristiche strutturali del vostro veicolo (paraurti, rollbar, finestrini, etc) in modo da farlo resistere il più possibile ai danni che derivano dai molti urti che si subiscono durante le gare.
Infine, non per importanza, si può personalizzare l’aspetto prestazionale del veicolo, con una modalità che ricalca moltissimo quelle viste nei primi capitoli della saga Gran Turismo: si accumulano crediti partecipando e vincendo le gare e poi si spendono per acquistare e (automaticamente) montare i nuovi pezzi sul veicolo. Per quasi tutti i pezzi personalizzabili ci sono 3 categorie di appartenenza (da strada, semi-professionali e da gara) che in scala vi permetteranno di migliorare le prestazioni del vostro veicolo. Da notare che, proprio come nella serie di Polyphony Digital, acquistando ed installando dei miglioramenti si potrà anche arrivare a far salire di categoria un mezzo di trasporto, rendendolo quindi utilizzabile in gare diverse a seconda dei pezzi montati.
Il comparto online di Wreckfest risulta essere ben curato sotto l’aspetto tecnico, portando all’utente un’ottima sensazione in gara (esperienza quasi pari al single player) ed una notevole velocità di matchmaking. Purtroppo, al momento, non sembra prevista una modalità split screen che possa quindi far giocare 2 o più giocatori insieme sullo stesso divano. Un peccato, perché, soprattutto in questa tipologia di videogames, l’interazione diretta fra i partecipanti può sicuramente dare quel qualcosa in più al titolo.
Comparto Tecnico
Nonostante le buonissime impressioni che Wreckfest fece, a livello tecnico, su PC all’inizio della scorsa estate, non possiamo esimerci dal farvi notare che la trasposizione su console (nel nostro caso Xbox One X) non è stata ottimizzata così bene come su PC. Purtroppo anche se giocato su TV 4K il gioco non presenta lo stesso dettaglio grafico, nonostante i bassi requisiti che il titolo di Bugbear richiede per la sua versione computeristica. Nulla da dire sul frame rate, che anche nelle situazioni più caotiche (arena in modalità desctruction derby) non è per niente ballerino, anche se ad occhio nudo non sembra essere fisso sui 60 fps. Una vera pecca il fatto che non siano ancora stati inseriti dei preset di texture aggiuntivi per chi riesce a giocare il gioco sulle 2 console più potenti sul mercato (Ps4 Pro e Xbox One X).
A livello sonoro invece Wreckfest è esattamente in linea con quel che il gameplay vuole lasciare al giocatore. Buona musica ad alto volume, ottimi gli effetti sonori delle vetture e di pregevolissima fattura i rumori prodotti dagli scontri fra i mezzi di trasporto. Il tutto rende sicuramente più immersiva l’esperienza di gioco per i fruitori del titolo.
Conclusioni
Wreckfest è un titolo che forse in questa generazione di console mancava. Caotico, distruttivo e un po’ “ignorante” senza però sfociare nel banale. Una modalità Carriera che forse alla lunga potrebbe risultarvi leggermente ripetitiva, ma che comunque risulterà appagante nella sua interezza. Un gameplay non canonico ma non banale sicuramente riuscirà a tenervi incollati alla console per tutta la durata della Carriera e forse anche qualche ora in più. Ovviamente consigliato a chi ha apprezzato i vari Desctruction Derby e FlatOut e a chi vuole passare qualche ora di sano e rozzo divertimento tra fango, pneumatici e sportellate.
Versione Provata: Xbox One X